LA RIFORMA COSTITUZIONALE: CHE COSA VOTARE? Presenta le ragioni del SI: Marcella Grecu Presenta le ragioni del NO: Pietro Lopreiato
LA RIFORMA IN PILLOLE FINE DEL BICAMERALISMO PERFETTO: QUALE SARÀ IL RUOLO DEL SENATO? LA MODIFICA DEL TITOLO V: COSA CAMBIA NEL RAPPORTO TRA STATO E REGIONE? IL CNEL: È DAVVERO COSÌ UTILE? I NUOVI POTERI DEL GOVERNO: ESISTE DAVVERO IL RISCHIO DI UNA DERIVA AUTORITARIA? GLI STRUMENTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA: REFERENDUM E INIZIATIVA LEGISLATIVA POPOLARE L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CSM E CORTE COSTITUZIONALE: COSA CAMBIA? CONTROLLO PREVENTIVO DI COSTITUZIONALITÀ SULLE LEGGI ELETTORALE
FINE DEL BICAMERALISMO PERFETTO: QUALE SARÀ IL RUOLO DEL SENATO?
COSA CAMBIA? RIDUZIONE DEI SENATORI DA 395 A 100. 95 SENATORI ELETTI DAI CONSIGLI REGIONALI (ELEZIONE INDIRETTA), (DI CUI 5 DI NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA): OGNI CONSIGLIO REGIONALE, APPENA ELETTO, ELEGGE I PROPRIO SENATORI TRA CONSIGLIERI REGIONALI O SINDACI DEI CAPOLUOGO DI REGIONE. SARÀ UNA CAMERA DI RAPPRESENTA DELLE AUTONOMIE LOCALI NON VOTERANNO PIÙ LA FIDUCIA ALL'ESECUTIVO
PREROGATIVE LE LEGGI DELLA REPUBBLICA NON DOVRANNO ESSERE PIÙ APPROVATE DA ENTRAMBE LE CAMERE. IL SENATO CONSERVERÀ TALE PREROGATIVA SOLO PER LE LEGGI BICAMERALI: LEGGI COSTITUZIONALE, LEGGI SULLE DIRETTIVE EUROPEE E SUI TRATTATI, LEGGI SULLE AUTONOMIE LOCALI ALTRI POTERI IN MERITO AL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO: PUÒ INVITARE LA CAMERA A RIESAMINARE LE LEGGI APPROVATE MA SENZA POTERE DI VETO. HA COMPITI DI ANALISI E CONTROLLO DELLE POLITICHE PUBBLICHE PARTECIPA ALL'ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO ED ELEGGE I MEMBRI LAICI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
ASPETTI POSITIVI: TEMPI PIÙ BREVI PER L'APPROVAZIONE DELLE LEGGI I SENATORI CONSERVANO VOCE IN CAPITOLO SULLE LEGGI DELLA CAMERA, POTENDONE CHIEDERE IL RIESAME. LE MODALITÀ DI TALE POTERE SARANNO DEMANDATE ALLA DISCIPLINA DEI REGOLAMENTI INTERNI DEL SENATO. UNA RIFORMA DEL SENATO È STATA CHIESTA A GRAN VOCE GIÀ NEGLI ANNI IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVI ALL'ENTRATA IN VIGORE DELLA COSTITUZIONE. IL SENATO COSÌ STRUTTURATO È IL RISULTATO DI UNA MEDIAZIONE TRA I SOSTENITORI DEL MONOCAMERALISMO ED ALTRE CORRENTI RIFORMATRICI
ASPETTI NEGATIVI RISCHIO DI CONFLITTI TRA CAMERA E SENATO LA BUROCRAZIA, PROBLEMA DEL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO SCOMPARE SOLO FORMALMENTE LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA È PERSEGUITA SOLO A METÀ
LA RIFORMA DEL TITOLO V: COSA CAMBIA NEL RAPPORTO STATO-REGIONE
COSA CAMBIA: ASPETTI POSITIVI IN VIRTÙ DELLA CONFUSIONE E DEL DISORDINE CHE È DERIVATO DALLA RIFORMA DEL TITOLO V DEL 2001 SI È CERCATO DI RAZIONALIZZARE IL RAPPORTO TRA STATO E REGIONI. SONO STATE ELIMINATE LE MATERIE DI COMPETENZA CONCORRENTE STA STATO E REGIONI NEL NUOVO ARTICOLO 117 SONO INDIVIDUATE CON PRECISIONE LE MATERIE DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELLO STATO E DI COMPETENZA ESCLUSIVA REGIONALE IL TESTO DELLA RIFORMA HA PREVISTO UNA CLAUSOLA DI SUPREMAZIA IN FAVORE DELLO STATO E A TUTELA DELL'UNITÀ GIURIDICA E ECONOMICA DELLO STATO E DELL'INTERESSE NAZIONALE
ASPETTI NEGATIVI MINOR DECENTRAMENTO DEI POTERI DECISIONALI MANTENIMENTO DELLO STATUS DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE RISCHI DI CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE TRA STATO E REGIONI
LA RIFORMA COSTITUZIONALE ABOLISCE DEFINITIVAMENTE LE PROVINCE
IL CNEL: ERA DAVVERO COSÌ UTILE? QUESTO È FORSE L'UNICO PUNTO IN CUI GLI ESPONENTI DEI DUE SCHIERAMENTI SONO D'ACCORDO: IL CNEL È UN ORGANO TOTALMENTE PRIVO DI UTILITÀ SIA ISTITUZIONALE CHE PRATICA CHE COSTA AGLI ITALIANI (circa) 20 MILIONI L'ANNO
I NUOVI POTERI DEL GOVERNO: ESISTE DAVVERO UN RISCHIO DI DERIVA AUTORITARIA ?
COSA CAMBIA? LA FIDUCIA AL GOVERNA VERRÀ VOTATA SOLO DAL CAMERA DEI DEPUTATI, ELETTA CON SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO. È STATA ISTITUITA UNA CATEGORIA DI DISEGNI DI LEGGE PROPOSTI DAL GOVERNO ESAMINABILI DALLA CAMERA IN TEMPI PIÙ CELERI RISPETTO AL NORMALE ITER LEGISLATIVO. LA c.d. CORSIA PREFERENZIALE POTRÀ AVERE AD OGGETTO SOLO I DDL ATTUATIVI DEL PROGRAMMA ELETTORALE. IN QUESTO MODO SI LIMITA L'ABUSO DEI DECRETI LEGGI, CON RISVOLTI POSITIVI PER LA CERTEZZA DEL DIRITTO E SOPRATTUTTO PER IL RISPETTO DELLA SEPARAZIONE DEI POTERI.
ASPETTI NEGATIVI: LA RIFORMA DEL SENATO, ABBINATA POTENZIALMENTE ALL'EMANAZIONE DI UNA LEGGE ELETTORALE DI STAMPO MAGGIORITARIO, RISCHIANO DI NON PREVEDERE UN SISTEMA DI CONTRAPPESI A TUTELA DELLE MINORANZE LA DERIVA AUTORITARIA NON VIENE SCONGIURATA DALLA MANCANZA DI MODIFICHE ALL'ARTICOLO 77, CHE AFFERISCANO AI PRESUPPOSTI CHE GIUSTIFICANO UN DECRETO LEGGE
GLI STRUMENTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA: REFERENDUM ABROGATIVO: AMESSO SEI SI RAGGIUNGONO LE 800mila FIRME MA IL QUORUM PER CONSIDERARE VALIDO IL REFERENDUM VIENE ABBASSATO AL 50%+1 DEI VOTANTI ALLE ULTIME ELEZIONI ALLA CAMERA VIENE INTRODOTTO IL REFERENDUM PROPOSITIVO E DI INDIRIZZO INIZIATIVA LEGISLATIVA POPOLARE: SI AUMENTANO LE FIRME NECESSARIE PER LA PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE ( da 50mila firme a 150mila firme) MA SI OBBLIGA LA CAMERA A FISSARE LA DATA PER LA SUA DISCUSSIONE PER I SOSTENITORI DEL NO QUESTE MODIFICHE SCORAGGIANO LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI CITTADINI
L'ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO, E DEI GIUDICI DELLA CORTE COSTITUZIONALE: PER L'ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO VENGONO INNALZATI I QUORUM PER LA SUA ELEZIONE, CERCANDO DI OTTENERE IL PIÙ AMPIO CONSENSO POLITICO SU TALE NOMINA. I GIUDICI COSTITUZIONALI ELETTI DA CAMERA E SENATO SARANNO 5, NON SARANNO PIÙ ELETTI IN SEDUTA COMUNE: 3 SARANNO ELETTI DALLA CAMERA E 2 DAL SENATO.
LA CORTE COSTITUZIONALE AVRÀ IL POTERE DI SINDACARE LE LEGGI ELETTORALI PRIMA DELLA LORO ENTRATA IN VIGORE
GRAZIE PER L'ATTENZIONE