Sussidiarietà e… politiche industriali Rapporto sulla sussidiarietà 2015/2016 Foggia, 2 dicembre 2016.

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Sussidiarietà e… politiche industriali Rapporto sulla sussidiarietà 2015/2016 Foggia, 2 dicembre 2016

Capitale umano Produttività: cresce con il capitale umano (a parità di forza lavoro, capitale materiale e progresso tecnologico) Capitale umano: ammontare complessivo delle capacità innate e acquisite dei lavoratori (Kendrick, 1972)

Capitale umano Lavoro a elevato capitale umano: benefici per tutto il contesto circostante (fattore di attrazione) aumenta il livello di innovazione in tutta l’economia circostante effetto sociale Enrico Moretti, “La nuova geografia del lavoro”

CU come Cognitive skills (CS) Conoscenze, abilità, competenze degli individui che facilitano la creazione di benessere personale, sociale ed economico (OCSE, 2001): cognitive skills o ability (CS) CS: tutte le abilità intellettive che possiamo valutare nel test QI

CU come Cognitive skills (CS)

Modelli produttivi e necessità educative Fino agli anni ’50-’60: - industrializzazione, modello fordista - educazione tecnica - laureato con competenze tecniche Oggi: - non c’è più la fabbrica tradizionale - obsolescenza tecnologie meno di 5 anni - globalizzazione - cambiamento continuo

Modelli produttivi e necessità educative Non bastano le conoscenze! Negli ultimi trent’anni: complessità della società post-industriale attività che richiedono: - flessibilità - creatività - attitudine problem-solving - capacità di giudizio - responsabilità - capacità di agire in modo cooperativo estroversione Non bastano le conoscenze!

I non cognitive skills (NCS) Capitale umano: risultato della combinazione di due tipologie di skills: Cognitive ability: abilità intellettive Non-cognitive skill (o soft skill o “character”): capacità come l’autocontrollo, la motivazione, la disciplina, la pazienza... Gli studi stanno dimostrando sempre meglio il loro ruolo fondamentale.

Sussidiarietà e… politiche industriali Obiettivi Spiegare la grande eterogeneità delle imprese italiane Offrire una verifica quantitativa del ruolo giocato dalle soft skill dell’imprenditore nelle performance d’impresa Favorire un dialogo tra imprenditori, istituzioni, esperti sul possibile sviluppo delle politiche industriali

Politiche industriali in Italia Esempio classificazione: politiche orizzontali (trasversali) vs verticali (settoriali)

Politiche industriali - Questioni aperte Critica ricorrente: Impostazione dirigista, indicazioni troppo generali e strutturali che trascurano: Eterogeneità delle caratteristiche e dei processi delle imprese Storia che ha permesso lo sviluppo di imprese di successo Soft skill di imprenditori e manager

Campione indagine 3.314 imprese Dalle 4 A del Made in Italy: Abbigliamento e tessile Agroalimentare-ortofrutta Arredamento Automazione-macchine utensili

Ipotesi Le caratteristiche strutturali (settore, dimensione, area geografica) spiegano la diversità di performance delle imprese italiane? In minima parte: Variazione del fatturato: spiegato solo per il 4% Variazione del nr dei dipendenti: spiegato solo per il 12%

Indagine Soft skill (o “character” à la Heckman) dell’imprenditore Tendenza a cooperare Apertura all’esperienza Responsabilità Rifiuto omologazione 2. Fattori definiti dalla letteratura di management Motivazioni all’attività imprenditoriale Passione all’attività imprenditoriale Mentalità internazionale

1. Effetti “character” su performance dell’impresa (a parità di altre condizioni)   crescita fatturato crescita dipendenti margini vendite innovazione prodotto innovazione processi presenza mercati esteri Tendenza a cooperare +** +*** Apertura all’esperienza +* Omologazione -*** -* Responsabilità Legenda. ***: p<0.01, **: p<0.05, *: p<0.1

presenza mercati esteri 2. Effetti di motivazioni e attitudini sulle performance dell’impresa (a parità di altre condizioni)   crescita fatturato crescita dipendenti margini vendite innovazione prodotto innovazione processi presenza mercati esteri Motivazioni Autorealizzazione +** Sicurezza finanziaria Innovazione Conformismo, ruolo -*** Riconoscimento Indipendenza Mentalità internazionale Cognizione Conoscenza +*** Comportamento Passione impresa Propria identità +* Soddisfazione Legenda. Modello con attitudini (letteratura manageriale), ***: p<0.01, **: p<0.05, *: p<0.1

presenza mercati esteri Alcuni controlli Effetti caratteristiche impresa e imprenditore su performance, a parità altre condizioni   crescita fatturato crescita dipendenti margini vendite innovazione prodotto innovazione processi presenza mercati esteri Caratteristiche impresa Impresa familiare (n. generazioni) +*** +* Dimensione Caratteristiche imprenditore (rispondente) Uomo Esperienza -*** -* Ruolo gestionale Diploma o laurea -** Lettura quotidiani TV Attività religiose Legenda. Modello con tratti della personalità à la Heckman, riportate solo variabili di controllo significative, ***: p<0.01, **: p<0.05, *: p<0.1

Sintesi risultati Il "character" dell’imprenditore spiega i risultati dell’impresa Ruolo pervasivo (+): tendenza a cooperare con collaboratori, clienti, fornitori e altre imprese del settore Responsabilità verso l’azienda (+) Omologazione, conformismo verso ruoli indotti dall’esterno (-)

Conclusioni - Alcune implicazioni Centralità del soggetto nell’azienda Quale «educazione» per imprenditori e manager? Innovazione politiche scuola, università, formazione Cosa alimenta il "character»?

Conclusioni - Politiche industriali Ammortamento capitale umano Conoscenza imprese, settori e territori Antitrust: sostegno a cooperazione tra imprese Misure per salvaguardia eterogeneità virtuosa

Sussidiarietà e… politiche industriali Rapporto sulla sussidiarietà 2015/2016 Foggia, 2 dicembre 2016