Candidata Filomena Filosa Matr. 584/31 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Tecniche Audiometriche TESI DI LAUREA Diagnosi eziologica e correlazione genotipo-fenotipo in soggetti Campani affetti da ipoacusia neurosensoriale non sindromica Relatore Ch.mo Dott. Annamaria Franzè Candidata Filomena Filosa Matr. 584/31 Anno Accademico 2005-2006
Nei paesi sviluppati, la sordità è un fenomeno che interessa circa 1 bambino su 1000.
Percentuali:
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L’80% delle sordità ereditarie hanno una modalità autosomica recessiva L’80% delle sordità ereditarie hanno una modalità autosomica recessiva. Molte di esse sono dovute a mutazioni nei geni che codificano per la famiglia delle connessine proteine trovate all’interno dell’organo del Corti
Le connessine sono i costituenti delle gap junction, esse sono disposte ad esagono e formano una struttura chiamata connessone.
Le gap junction svolgono un ruolo molto importante nella funzione cocleare: Permettono gli scambi di ioni e liquidi tra le cellule e tra le cellule e l’ambiente circostante Permettono il riciclaggio del K+ e il mantenimento di un equilibrio ionico
Le mutazioni piu’ frequenti coinvolgono la connessina 26 Le mutazioni piu’ frequenti coinvolgono la connessina 26. Anche altre connessine possono essere coinvolte ma in modo minore. Espressione della connessina 26 nell’orecchio interno
La mutazione piu’ comune nella connessina 26 è la 35delG ed è responsabile di circa il 50% delle ipoacusie neurosensoriali nel bacino del Mediterraneo. Sono state trovate anche altre mutazioni meno comuni.
Sono state trovate anche mutazioni nel gene GJB6 (cx30) Sono state trovate anche mutazioni nel gene GJB6 (cx30). Queste mutazioni possono trovarsi in omozigosi o in doppia eterozigosi con il gene GJB2 (cx26).
Scopo: Identificare l’eziologia dell’ipoacusia in un campione di soggetti campani affetti da ipoacusia neurosensoriale non sindromica; Effettuare un’analisi di correlazione genotipo-fenotipo.
Selezione dei pazienti: Sono stati selezionati 191 soggetti con età compresa tra 2 mesi e 56 anni affetti da ipoacusia neurosensoriale bilaterale non sindromica.Tali soggetti sono tutti di origine campana tranne 8.
Anamnesi Escludere cause di sordità di origine non genetica; Compilare un albero genealogico in modo da poter individuare altri familiari con perdite uditive; Avere informazioni sul tipo di trasmissione della sordità.
Analisi strumentale: Audiometria tonale liminare:ricerca della soglia per via aerea alle frequenze di 125, 250, 500,1000,2000, 3000, 4000,6000, 8000Hz; ricerca della soglia per via ossea alle frequenze di 250, 500,1000, 2000, 4000 Hz; Esame impedenzometrico:rilevamento delle curve timpanometriche e ricerca del riflesso stapediale; Esame vestibolare:prove obiettive e tecniche strumentali.
Analisi molecolare: Il materiale biologico necessario è stato estratto da campioni di sangue e di saliva; In primo luogo è stato analizzato il gene GJB2; Analisi del gene GJB6; Analisi del DNA mitocondriale (gene 12SrRNA).
Sono stati selezionati e sottoposti ad analisi molecolare: Soggetti con ipoacusia neurosensoriale non sindromica Soggetti con ipoacusia congenita o post-verbale insorta prima dei 40 anni Soggetti con almeno 25 db di perdita nell’orecchio migliore (media dei valori delle frequenze 500-1000-2000-4000 Hz )
RISULTATI
Nel nostro campione sono stati selezionati 191 pazienti di cui: 110 sporadici 27 familiari a trasmissione autosomica dominante 54 familiari a trasmissione autosomica recessiva.
Tra i 191 soggetti analizzati,sono stati identificati: 4 soggetti con una singola eterozigosi 35delG La percentuale di questi soggetti è del 2% (4/191), 2,4% (4/164).
8 soggetti con singola eterozigosi non 35delG La percentuale è del 4,1% (8/191), 4,8% (8/164).
Mutazioni identificate nei singoli eterozigoti non 35delG: Singola eterozigosi non 35delG Mutazione Sigla soggetto c579delA A36-C V37I A26 V153I A54 A97 G160S A130 L90P A138 A139 A140
Sono stati identificati: 24 soggetti omozigoti per la 35delG La percentuale di questi soggetti è del 12,5% (24/191), 14,5% (24/164) Solo casi familiari recessivi: 44% (24/54). La maggioranza dei soggetti presenta un’ipoacusia di tipo profondo
Questo dato si differenzia da quanto già riportato in letteratura (A Questo dato si differenzia da quanto già riportato in letteratura (A. Murgia, E. Orzan, et al, 1999) campione di 53 soggetti, prevalentemente del Nord-Italia, affetti da ipoacusia neurosensoriale congenita non sindromica le curve audiometriche tonali degli omozigoti per la 35delG ( 15 soggetti) evidenzia un variabile deficit uditivo da moderato (45-50 dB HL) a profondo (fino a 120 dB HL)
La distribuzione degli audiogrammi dei soggetti idiopatici (22) è molto ampia.
Inoltre sono stati individuati: 8 soggetti doppi eterozigoti per la 35delG su un allele e un’altra mutazione sull’altro allele La percentuale di doppi eterozigoti è del 4,1 (8/191), 4,8 (8/164). Il soggetto A46 è un soggetto di origine non Campana
Mutazioni identificate nei soggetti doppi eterozigoti 35delG/altro: Doppia eterozigosi 35delG età mutazione sigla soggetto 3 anni 35delG/167delT A17 14 anni 35delG/del E120 A79 24 anni 35 delG/E47X A83-1 20 anni 35delG/W77R A125 10 anni 35delG/L90P A25-1 35delG/Y65X A37 11 anni 35delG/R127H A46 39 anni 35delG/G12V A113
2 soggetti doppi eterozigoti non 35delG La percentuale è dell’1% Anche il soggetto A67 è di origine non Campana
Mutazioni identificate nei soggetti eterozigoti non 35delG: Doppia eterozigosi non 35delG età mutazione Sigla soggetto 19 anni V27I/F83L A67 54 anni V153I/L90P A108
Nel campione analizzato non sono state trovate mutazioni né nel gene GJB6 né nel DNA mitocondriale, tranne in un soggetto appartenente ad una famiglia di affetti.
- I-1 I-2 II-1 II-2 II-3 II-4 II-5 II-6 II-7 II-8 II-9 II-10 II-11 12 27 31 11 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 28 29 30 32 33 34 II-7 II-8 A15-5 14 15 16 17 18
Conclusioni
L’etiologia è stata determinata per 34 soggetti: 24 omozigoti 35 delG, 10 doppi eterozigoti 12 soggetti con singola eterozigosi (probabile etiologia genetica) 155 ad etiologia sconosciuta
Nel campione Campano esaminato è stata confermata l’importanza del gene GJB2. In particolare la frequenza degli alleli mutati 35delG risulta di 78% (60/76). Le mutazioni più frequentemente riscontrate sono la V153I (5 alleli) e la L90P (4 alleli). Non sono state invece identificate mutazioni nel gene GJB6 e nemmeno nel DNA mitocondriale
Per quanto riguarda la correlazione genotipo-fenotipo: Le perdite dei soggetti Campani omozigoti 35delG sono prevalentemente di tipo profondo. Negli individui idiopatici invece la distribuzione degli audiogrammi è molto più ampia. Per le altre categorie non è possibile fare una chiara correlazione genotipo-fenotipo.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE