Nuovi approcci normativi in materia di sicurezza antincendio VGR 2016 Roma, 15 settembre 2016 Nuovi approcci normativi in materia di sicurezza antincendio
Semplificazione e Competitività Obiettivi della Commissione europea - snellire burocrazia ed eliminare oneri normativi Smart regulation L’ECCESSIVO COSTO DELLA REGOLAMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA RAPPRESENTA UNA DELLE CAUSE PRINCIPALI DELLO SVANTAGGIO COMPETITIVO DELL’ITALIA I REGIMI AUTORIZZATORI DEVONO ESSERE: NON DISCRIMINATORI GIUSTIFICATI DA UN MOTIVO IMPERATIVO DI INTERESSE GENERALE COMMISURATI ALL’OBIETTIVO DI INTERESSE GENERALE CHIARI ED INEQUIVOCABILI OGGETTIVI RESI PUBBLICI PREVENTIVAMENTE TRASPARENTI ED ACCESSIBILI
Oneri Amministrativi Dal DPR 37/1998 al DPR 151/2011 Proporzionalità nelle attività soggette ( CAT. A,B,C); Recepisce l’istituto della SCIA; “deresponsabilizza” il titolare per gli aspetti tecnici “responsabilizza” il tecnico asseveratore
Dal tradizionale corpus normativo a Codice Oneri Regolatori Dal tradizionale corpus normativo a Codice Progressiva costruzione Stratificazione (DPR, DM, LCirc, ..) Possibilità di misure disomogenee Notevole rigidità Difficoltà di tener conto della prassi, dei costi e della Ricerca (su materiali, impianti, studio dei fenomeni,..); le Norme “rincorrono” la realtà - Approccio prescrittivo puro. Se non si riesce ad applicare in toto, deroga (o inadempienza?….). Un solo grado di libertà - Rischio di iper-specializzazione, a volte senza piena comprensione del problema...
Esigenze iniziali del progetto Codice Realizzare uno strumento adatto a tutte le attività nuove ed esistenti; Evitare la sovrapposizione di prescrizioni di P.I. Allineare la PI italiana alle più aggiornate prescrizioni in ambito internazionale e europeo Individuare soluzioni tecniche basate su osservazioni tecnico scientifiche più solide rispetto alla sola esperienza del normatore
Principi del Codice G.2.1 Generalità Semplicità Modularità Flessibilità Standardizzazione Inclusione Evidenza Aggiornabilità Soluzioni progettuali semplici, realizzabili, comprensibili, per le quali è più facile la manutenzione; scomposizione in moduli delle soluzioni progettuali Proposizione di molteplici soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali, possibilità di elaborazione di soluzioni progettuali autonome da parte del progettista Linguaggio in linea con gli standard internazionali con unificazione di consolidati concetti e preesistenti disposizioni della prevenzione incendi Le diverse disabilità (es. motorie, sensoriali, cognitive, ...), temporanee o permanenti sono parte integrante della progettazione
Ipotesi del Codice 1. Un solo punto di innesco! 2. Il rischio 0 non esiste! (escluso l’incendio doloso o eventi estremi come catastrofi, azioni terroristiche etc…) Le misure antincendio sono selezionate per minimizzare il rischio di incendio, in termini di probabilità e di conseguenze, entro limiti considerati accettabili
Innovazioni del Codice Profili di rischio Cosa sono? Indicatori semplificati per valutare il rischio di incendio dell'attività Perché? secondo Dlgs 139/2006, la prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell'ambiente A che servono? attribuire livelli di prestazione, calibrare le misure antincendio
Innovazioni del Codice Profili di rischio Quali? Rvita : salvaguardia della vita umana da ISO/TR 16738:2009 e BS 9999:2008 Section 2 , determinato per compartimento Rbeni : salvaguardia dei beni artistici e strategici, specifico italiano, determinato per l'intera attività Rambiente : salvaguardia dell'ambiente, specifico italiano, determinato per l'intera attività
Innovazioni del Codice Profili di rischio Rvita Rvita : salvaguardia della vita umana da ISO/TR 16738:2009 e BS 9999:2008 Section 2 , determinato per compartimento Dipende dai seguenti fattori: δocc : caratteristiche prevalenti degli occupanti δα : velocità di crescita dell'incendio riferita al tempo tα in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW.
Innovazioni del Codice Tabella profili di attribuzione S.6 – controllo dell’incendio
Innovazioni del Codice - SOLUZIONE CONFORME: SOLUZIONE PROGETTUALE DI IMMEDIATA APPLICAZIONE NEI CASI SPECIFICATI, CHE GARANTISCE IL RAGGIUNGIMENTO DEL COLLEGATO LIVELLO DI PRESTAZIONE. - SOLUZIONE ALTERNATIVA: SOLUZIONE PROGETTUALE ALTERNATIVA ALLE SOLUZIONI CONFORMI. IL PROGETTISTA E TENUTO A DIMOSTRARE IL RAGGIUNGIMENTO DEL COLLEGATO LIVELLO DI PRESTAZIONE
Innovazioni del Codice Tabella dei profili di rischio S.9 – operatività
Le Regole Tecniche Verticali Il codice si applica al 40% attività soggette (NO energia) Att. 9, 14, 27÷40, 42÷47, 50÷54, 56÷57, 63÷64, 66 70, 71, 75*, 76 Officine…; Impianti …; Stabilimenti …; Depositi …; Falegnamerie; Attività industriali e artigianali …; (*)Depositi mezzi rotabili. D.M. 8 giugno 2016 Uffici D.M. 9 agosto 2016 Alberghi Il presente ed il futuro………………………………..le RTV Le regole tecniche verticali nascono per meglio caratterizzare una specifica tipologia di attività dal punto di vista antincendio, fornendo per la stessa ulteriori indicazioni specifiche, complementari o integrative, rispetto a quelle già previste, in generale, nella sezione Strategie antincendio del Codice. Le nuove Regole Tecniche Verticali (RTV) sono pensate come parte integrante del Codice e, pertanto, ad esso rimandano in termini di linguaggio, di logiche applicative e misure antincendio da adottare.
Aspettative delle RTV Standardizzazione del linguaggio e delle misure di prevenzione incendi. Maggiore comprensione del problema: l’applicazione delle Regole Tecniche presuppone la conoscenza del Codice. Una ragionevole flessibilità: Approccio semi-prestazionale. Soluzioni a più gradi di libertà.
Il doppio binario Emanazione delle RTV “propriamente dette” doppio binario
Lo schema generale delle RTV Scopo e campo di applicazione Termini e definizioni - SOLO SE NECESSARIO Classificazioni - SOLO SE NECESSARIO Profili di rischio Strategia antincendio (con eventuali specifiche complementari/aggiuntive rispetto soluzioni conformi RTO) Altro (scenari per FSE, …) - SOLO SE NECESSARIO (eccezioni per Aree rischio specifico, Aree rischi ATEX e Vani Ascensori)
Per ogni misura antincendio Modalità applicative Per ogni misura antincendio
Modalità applicative Esempio Reazione al fuoco Ufficio
Modalità Applicative Reazione al Fuoco In prima approssimazione: Rvita = A2 In prima sintesi: -In altri locali nessun requisito! Per le vie d’esodo il normatore ha fornito indicazioni diverse da RTO
Monitoraggio sull’applicazione Il D.M. 3 agosto 2015 prevede monitoraggio DC Prevenzione Ad oggi i dati sono ancora parziali ed in elaborazione; Tuttavia………una piccola anticipazione: 240 progetti presentati; 87% tutte soluzioni conformi, 14% deroga o soluzione alternativa 23% favorevole; 68% favorevole con prescr., 9% contrario att. 70 (66X, 7Y), att. 53 (26X), 38 (22X, 1Y) 50% Tot. Depositi mat comb Stab fibre tessili Officine riparazione
GRAZIE DELL’ ATTENZIONE