Valorizzazione del patrimonio identitario delle donne vittime di duplice discriminazione etnica e di genere. Come educare alla non violenza? Dott.ssa Stella Rita Emmanuele Dipartimento Di Scienze Della Formazione e Psicologia, Università degli Studi di Firenze
Il nostro oggetto Il patrimonio culturale è «un insieme di risorse ereditate dal passato, con le quali le persone si identificano - indipendentemente dalla proprietà - come espressione dell’evoluzione costante dei propri valori, credenze, conoscenze e tradizioni. Esso comprende tutti gli aspetti dell'ambiente, prodotti dall'interazione nel tempo tra gli individui e i luoghi nel tempo» (CE: 2005). Le attività di ricerca e innovazione suggeriscono che il patrimonio è un concetto complesso e dinamico relativo a molti settori, oltre che una risorsa strategica (CE: 2014).
Risorsa strategica A partire dalle attività di conservazione, recupero, patrimonializzazione, valorizzazione del patrimonio culturale nascono nuovi prodotti e iniziative che contribuiscono alla: Coesione sociale delle comunità Occupabilità (con la creazione di nuovi posti di lavoro, di lavoro autonomo o di impresa, anche sociale) Rafforzamento del capitale sociale di un territorio (in termini di identità, partecipazione, reti, ecc.) Questi processi possono essere definiti con il termine di Social Innovation = quei prodotti, iniziative, servizi e modelli che soddisfano le esigenze di inclusione sociale attraverso la creazione/rafforzamento di relazione di collaborazioni tra i diversi attori (istituzioni , società civile, singoli individui) e il cambiamento del loro agire.
Il nostro punto di vista «Il patrimonio culturale è delle persone» Spostare il focus dagli oggetti ai soggetti, le loro esperienze, saperi, competenze, pratiche, ecc..
In generale, quando si parla di patrimonio ci si riferisce ad azioni di ... Salvaguardia Fruizione Valorizzazione
Il nostro ambito di intervento La valorizzazione è un processo integrato che include le attività sviluppate dal valore sociale, economico, educativo (culturale) che le comunità attribuiscono al loro patrimonio culturale e naturale (UNESCO: 2010). L’art. 6 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (L. D. n 42/2004 e succ. int.) definisce la valorizzazione «l'esercizio delle funzioni e la disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale».
Elementi metodologici L’interdisciplinarietà L’inter-settorialità La partecipazione
Interdisciplinarietà del patrimonio culturale In quanto oggetto complesso, il patrimonio può essere letto ed interpretato da diversi punti di vista (le discipline), ognuno dei quali mette a fuoco un aspetto specifico: archeologia storia antropologia economia pedagogia sociologia …. L’approccio sistemico all’analisi consente di mettere in evidenza i diversi apporti disciplinari e i loro punti di collegamento
Inter-settorialità dell’azione Il patrimonio culturale può essere anche oggetto di azioni, in termini di valorizzazione dello stesso, riconducibili a diversi settori: economico culturale educativo sociale …. L’approccio integrato (o multidimensionale) alla valorizzazione consente di operare su più ambiti/settori per «mettere in valore» le dimensioni etico, culturali, ecologiche, economiche, sociali e politiche del patrimonio culturale e promuovere una partecipazione consapevole che stimoli a rendere tutti consapevoli dei suoi valori intrinseci (e del loro portato operativo)
Partecipazione Partecipazione della società civile nei processi di valorizzazione integrata del patrimonio culturale (Mibact: 2011). Dal punto di vista metodologico, la partecipazione può essere definita come «un processo democratico finalizzato a sviluppare conoscenza pratica [. . . ] Essa cerca di connettere azione e riflessione, teoria e pratica, attraverso la partecipazione delle persone ai processi, al fine di trovare soluzioni pratiche ai loro problemi e, più in generale, di provvedere allo sviluppo degli individui e delle loro comunità» Alcune forme della partecipazione: •Volontariato •Associazionismo e cooperazione •Reti territoriali •Sistemi di governance territoriale
Casi di studio: Sperimentazione di un modello di orientamento territoriale nella Provincia di Arezzo (formale) Study Circle Progetto transfrontaliero Italia-Slovenia (non formale) Valorizzazione del patrimonio culturale e naturale locale per la costruzione di un distretto di economia solidale in Casentino (non formale) La valorizzazione dei saperi maya sulla natura (informale e non formale)
Sperimentazione di un modello di orientamento territoriale nella Provincia di Arezzo Attività liceo Signorelli di Cortona Obiettivo: acquisizione di competenze trasversali (problem-solving, progettazione, ..) Destinatari: studenti Attività: Laboratori in classe Metodologia: Ricerca Azione Partecipativa Risultati: Prodotti: progettazione alternanza-scuola lavoro nel settore dei beni culturali; presentazione di un progetto di valorizzazione integrata del Tumulo etrusco François di Camucia (un bene culturale) Parole chiave: Interdisciplinarietà, saperi disciplinari e saperi del mondo del lavoro
Study Circle: progetto transfrontaliero Italia-Slovenia Area transfrontaliera tra Italia e Slovenia (FVG, Provincia di Venezia e Slovania) Obiettivo: sistema transfrontaliero di educazione degli adulti per lo sviluppo locale a partire dalla valorizzazione del patrimoni territoriali Destinatari: abitanti, imprese, associazioni, cooperative di produzione e consorzi, istituzioni, ecc.. Attività: Educazione non formale degli adulti Metodologia: Circoli di studio/Ricerca Azione Partecipativa Risultati: reti di imprese, valorizzazione e salvaguardia delle produzioni locali; salvaguardia delle risorse naturali e del patrimonio culturale Parole Chiave: Network (di cittadini, di imprese, ecc.), inter-settorialità, salvaguardia del patrimonio territoriale (prodotti e saperi locali)
Valorizzazione del patrimonio culturale e naturale locale per la costruzione di un distretto di economia solidale in Casentino Area del Casentino, Provincia di Arezzo Obiettivi: Creazione di reti di microimprese/imprese individuali, associazioni ed altre realtà locali in chiave intersettoriale Destinatari: artigiani (ceramica, legno, ferro battuto, tessile, ecc.), agricoltori, guide ambientali, educatori, operatori culturali, Attività: Educazione degli adulti Metodologia: Ricerca Azione Partecipativa Risultati: creazione di un distretto dell’economia sociale Parole chiave: valorizzazione delle produzioni e dei saperi locali, integrazioni di filiere produttive, multifunzionalità
La valorizzazione educativa dei saperi maya sulla natura per lo sviluppo locale inclusivo Municipio di Santiago, Dipartimento di Sololá, Guatemala Obiettivo: Sperimentazione di un Laboratorio territoriale di valorizzazione dei saperi locali tzutuj’il per lo sviluppo locale e l’inclusione sociale Destinatari: artigiani e altri lavoratori tradizionali maya, donne, amministratori locali, autorità tradizionali maya. Attività: Educazione degli adulti Metodologia: Ricerca Azione Partecipativa Risultati: regolamento municipale di gestione delle risorse naturali e dei prodotti tradizionali, attività economiche femminili, aggiornamento partecipato del piano di sviluppo municipale Parole chiave: approccio partecipativo, inclusione sociale, competenze locali
Cosa è la valorizzazione educativa del patrimonio culturale Dagli studi di caso emerge che l’educazione: - è trasversale a diverse attività di valorizzazione del patrimonio e non solo uno specifico ambito della stessa (come la didattica museale) - consente la partecipazione attiva di coloro che sono «portatori» del patrimonio alle attività di valorizzazione dello stesso - rende sostenibile le azioni legate ad altri settori di intervento (…..) - promuove il cambiamento degli individui (=acquisizione di conoscenze e competenze) e la trasformazione dei contesti L’approccio pedagogico permette di lavorare con le persone, con le loro conoscenze e competenze
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