Laboratorio didattico di educazione al sentimento “Poesia e ABC delle emozioni – Percorsi di pacificazione interiore attraverso la parola” Laboratorio didattico di educazione al sentimento
La parola come strumento di conoscenza di sé La parola e l’autocoscienza Il laboratorio che presentiamo in occasione della Giornata Internazionale della Donna parte dalla considerazione che ognuno di noi, per istaurare relazioni affettive costruttive e relazionarsi in modo positivo con gli altri, dovrebbe stare bene innanzi tutto con se stesso. Siamo coscienti che non si tratta di qualcosa di semplice: non è un discorso che si può esaurire in qualche ora di laboratorio didattico. Tuttavia, avere l’occasione di riflettere per riuscire a conseguire maggiore coscienza di sé è certamente utile, è un punto di partenza che in futuro potremo sviluppare ed approfondire in più direzioni.
POESIA EMOZIONI LA POESIA AVVICINA AI PROPRI NODI INTERIORI COSA SONO Abbiamo articolato questo percorso di conoscenza di sé e di educazione al sentimento, attraverso la parola, in due momenti: EMOZIONI COSA SONO ASCOLTARSI E RACCONTARSI POESIA LA POESIA AVVICINA AI PROPRI NODI INTERIORI LA POESIA COME LINGUAGGIO DI PACE
EMOZIONI Comprendere cosa sono, imparare a distinguerle e a dar loro un significato Soprattutto noi adolescenti, se conosciamo poco le nostre emozioni, spesso siamo portati a chiuderci in noi stessi o a sviluppare comportamenti aggressivi, in quanto ci sentiamo confusi o spaventati. Saper riconoscere le proprie emozioni, quelle più o meno piacevoli o del tutto negative, nominarle, descriverle aiuta a viverle senza lasciarsi dominare da esse, genera positività e sviluppa l’empatia, secondo le più consolidate scuole di pensiero in ambito psicologico. Il risultato di questa prima fase del laboratorio didattico è stato la realizzazione di due video in cui abbiamo espresso quanto appreso.
La poesia fa parte della nostra natura Il poeta Davide Rondoni afferma che l’uomo nella sua storia ha sempre portato con sé alcune cose, non le ha inventate; esse fanno parte di lui, sono un dato antropologico. “Tra queste cinque o sei cose la poesia c’è, perché l’uomo ha sempre fatto l’amore, ha sempre fatto la guerra, ha sempre odiato purtroppo. Ha sempre fatto dei riti, qualcosa per mettersi in rapporto con il mistero, con il divino. Ha cercato di mettersi d’accordo con i vicini, facendo leggi, patti. E poi ha sempre fatto arte, insomma ha composto i segni, i suoni, le musiche e anche le parole, le ha composte in modo ‘strano’ da sempre. Questo fa parte della nostra natura, non ce lo siamo inventato.”
La poesia è un soprannominare il mondo Ancora secondo Rondoni, quando la realtà colpisce per qualcosa che ci addolora o ci addolcisce, qualcosa di insolito o anche di abituale, ma che un certo giorno ci colpisce in modo particolare, allora le parole non possono più rimanere le stesse. Cercare le parole che mettono a fuoco la realtà, questo è il sorgere della poesia. È sempre stato così, è un soprannominare il mondo, per nominare più profondamente un’esperienza, mettere a fuoco con le parole quello che ha colpito in un evento o in una presenza. Dante ad esempio diceva “Quando amore mi parla, io detto dentro”. È come se la realtà ci volesse dire qualcosa e noi, per cercare di conoscere, abbiamo bisogno di parole strane. Tutti in qualche modo usiamo parole poetiche nell’esperienza, poi nei poeti questo diventa un’arte.
Il valore terapeutico della poesia Per questa sua capacità di dare voce alle emozioni, di attribuire un significato più profondo alle esperienze, la poesia permette di avvicinarsi ai propri nodi interiori e, spesso, di scioglierli. Il linguaggio poetico e la scrittura in generale hanno un potere che si può definire “terapeutico”: sono come una lente di ingrandimento attraverso cui mettere a fuoco ferite e lacerazioni per osservarle in ciò che sono realmente. Ciò aiuta a prenderne le distanze, ma anche ad accettare se stessi nei propri aspetti e assumere senso di responsabilità dinanzi alle proprie scelte. Per questi motivi la scrittura poetica è un esercizio spesso associato a pratiche di counseling
Poesia come linguaggio di pace Per quanto finora espresso si può affermare che il linguaggio poetico, se non viene utilizzato come riflesso del proprio ego, è un linguaggio di pace, costruito intorno a un percorso di chiarificazione e appunto pacificazione interiore. Qualcosa che abbatte schemi pregiudiziali, aiuta a star bene con se stessi e di conseguenza con gli altri.
LA POESIA FORMA AL SAPER FARE E AL SAPER ESSERE