Consumo, durata e storia: “intramontabili”
Ci sono segni che non solo restano nel tempo come “classici”, nel senso più tradizionale della parola, ma ritornano, rielaborati sotto forma di citazione visiva, deformati dalla memoria, riciclati e riusati, a volte dopo essere passati nel cestino dei rifiuti, per dar vita a nuove configurazioni. Sono gli intramontabili, i sempreverdi, gli implacabili. Segni che restano perché resistono, anche se si tratta di una “resistenza” che ha il senso del residuo ottuso e della leggera ossessione, piuttosto che dell’autodifesa attiva. Gli intramontabili tornano nel tempo e, da una generazione all’altra, riescono a caratterizzare il gusto e a motivare passioni e valori: tornano o restano “di moda” nel pieno senso dell’espressione. Privilegiare una prospettiva “carnevalesca” nel guardare ai segni “intramontabili” del presente: mode, oggetti, persone, che permettono anche di immaginare un’ “uscita dalla crisi” non retorica e convenzionale, ma fondata su un alto investimento in ambiti come la sostenibilità, il riuso, la memoria culturale.
Simbolo, comunicazione, consumo Gillo Dorfles 1962 “Il fatto […] che solo la novità sia fonte di piacere, mentre l’uso e il consumo d’una data forma conduca soltanto alla noia e al disgusto, trova nel campo del disegno e della pubblicità una sua naturale conferma. Potremmo affermare che nel caso del disegno industriale l’elemento della novità formale è essenziale e sta alla base del successo che un oggetto o un prodotto sono destinati a incontrare” (Dorfles 1962, pp. 198-199).
Il tempo e la moda: oggetti e segni Usura fisica Usura semiotica
“Riscatto dell’oggetto perduto, dell’oggetto trovato” (Dorfles) R. Rauschenberg (1925-2008)
E. Baj, 1924-2003
Oggetti
Walter Benjamin (1892-1940)
Tigersprung “La storia è oggetto di una costruzione il cui luogo non è il tempo omogeneo e vuoto, ma quello pieno di “attualità” (Jetztzeit). Così, per Robespierre, la Roma antica era un passato carico di attualità, che egli faceva schizzare dalla continuità della storia. La Rivoluzione francese s’intendeva come una Roma ritornata. Essa richiamava l’antica Roma esattamente come la moda richiama in vita un costume d’altri tempi. La moda ha il senso dell’attuale, dovunque esso viva nella selva del passato. Essa è un balzo di tigre nel passato” (W. Benjamin, Tesi di filosofia della storia).
Usura semiotica: il Vintage
Vintage(Merrian-Webster online): Vintage Main Entry: 1vin·tage Pronunciation: \vin-tij\ Function: noun Etymology: Middle English, probably alteration of vendage, from Anglo-French vendage, vendenge, from Latin vindemia grape-gathering, vintage, from vinum wine, grapes + demere to take off, from de- + emere to take — more at wine, redeem Date: 15th century 1 a (1): a season's yield of grapes or wine from a vineyard (2): wine; especially : a usually superior wine all or most of which comes from a single year b: a collection of contemporaneous and similar persons or things : crop2: the act or time of harvesting grapes or making wine3 a: a period of origin or manufacture <a piano of 1845 vintage> b: length of existence : age
Luxury Vintage Hermès Kelly
Grace Kelly (1954)
Girls from the Sixties Marianne Faithful Jane Birkin Nico Françoise Hardy
Hermès Birkin
Kennedy’s rocking chair
DDR Nostalgie
Ostel Hotel, Berlin
Trabant
Good bye, Lenin (Wolfgang Becker 2003)
Usura fisica e rielaborazione semiotica dell’oggetto: riciclo e riuso
Momaboma www.momaboma.it
Rifiuto con affetto
Worn Again www.wornagain.co.uk
“Our bags are rubbish”
Moda etica La moda diventa etica e sostenibile. Quando l’arte dei riciclo è fashion Magliette ideate con calze riciclate, t-shirt fatte con l’imbottitura dei reggiseni. La sitlistagreen Pietra Pistoletto, che espone alla mostra "Bio Ethical Sustainable Trend" a Biella, sceglie Affaritaliani.it per spiegare le sue creazioni ecologiche. "Ogni pezzo esistente, abbinato o modificato in modo corretto, può assumere una funzione totalmente nuova ed è così che nascono le mie idee". E aggiunge: "Mi ispiro a come veste la gente per le strade e i miei acquirenti non sono i ‘modaioli’ ma persone alla ricerca di abiti particolari" Affari italiani.it, Mercoledí 21.10.2009 17:15
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