Logica (Rappresenta la tesi)

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Transcript della presentazione:

Logica (Rappresenta la tesi) Idea fondamentale: pensare ed essere coincidono La logica è […] da intendere come il sistema della ragione pura, come il regno del puro pensiero. Questo regno è la verità, come essa è in sé e per sé senza velo. Ci si può quindi esprimere così, che questo contenuto è la esposizione di Dio, com’egli è nella sua eterna essenza prima della creazione della natura e di uno spirito finito. Scienza della logica, p. 31

Solo tenendo conto dell’assoluto come processo dialettico si puó comprendere la logica heheliana. L’idea logica è la totalitá delle sue determinazioni concettuali nel lloro dispiegamento dialettico

Le tappe della logica Essere; Essenza; Concetto;

Essere L’inizio logico è dato dalla categoria concettuale più povera e astratta, ovvero quella dell’essere. L’essere si rovescia nel nulla come sua negazione, fino a specificarsi in sintesi come divenire, essere che si fa qualcosa di determinato.

Essenza (antitesi) e concetto (sintesi) La dottrina dell’essere si apre allora alla dottrina dell’essenza , che troverà una sintesi compiuta nella dottrina del concetto, ossia in categorie capaci di determinare ormai razionalmente e oggettivamente l’essere in un’idea compiuta.

Essenza Riflessione (pare) Fenomeno (appare) Realtá in atto (si manifesta pienamente)

Concetto Assoluta negativitá intesa come negazione di ogni determinazione e superamento delle medesime. (Identitá dinamica di soggetto e predicato).

Filosofia della natura Idea alienata La natura si è dimostrata come l’idea nella forma dell’essere altro. Poiché l’idea è per tal modo la negazione di se stessa, ossia è esterna a sé, la natura non è esterna solo relativamente, rispetto a quest’idea (e rispetto all’esistenza soggettiva di essa, lo spirito); ma l’esteriorità costituisce la determinazione, nella quale essa è come natura. Enciclopedia delle scienze filosofiche, p. 192

La filosofia della natura rappresenta il momento dell’antitesi, «dell’essere altro», che succede alla tesi, la scienza logica. Perciò la natura è esteriorità, decadimento dell’idea, che una volta determinatasi nella sua compiutezza razionale si fa realtà, aprendosi alla possibilità della casualità, dell’errore, dell’accidentalità.

I gradi dialettici della natura Ciò che la natura ha di irrazionale, di contingente, di accidentale è tuttavia l’inessenziale, è l’eccezione che conferma la regola, ossia la legge, la razionalità che la filosofia della natura ha il compito di rintracciare in essa.

Il primo grado dialettico della filosofia della natura fonda la meccanica, la scienza che studia il dominio della materia in tutta la sua esteriorità.

Il secondo grado dialettico è costituito dalla fisica, nel quale la materia emerge nelle sue individualità, secondo proprietà magnetiche, elettriche e chimiche.

Il terzo grado della natura è quello della fisica organica in cui le astrazioni meccaniche o meramente individuali dei gradi precedenti lasciano lo spazio all’emergere di realtà sempre più organizzate e complesse.

Filosofia dello spirito La filosofia dello spirito è il momento in cui l’idea è in sé e per sé, dopo essersi alienata nella natura ritrova se stessa nella realtà. L’idea può riconoscere se stessa interamente solo nella natura umana, creatrice di cultura, istituzioni, leggi, storia, capace insomma di realizzare una seconda natura. Lo spirito ha come sua articolazione interna: - la filosofia dello spirito soggettivo - la filosofia dello spirito oggettivo - la filosofia dello spirito assoluto.

Lo spirito è ancora in sé nell’uomo considerato come individuo, che è: anima, ossia dotato di un principio di vita e di movimento, le cui caratteristiche sono studiate dall’antropologia; coscienza, ossia principio della conoscenza, cui corrisponde la fenomenologia nei gradi di sviluppi già studiati dalla omonima figura della Fenomenologia dello spirito; spirito, vale a dire volontà libera, oggetto di studio della psicologia.

La filosofia dello spirito oggettivo costituisce la realizzazione della volontà libera dell’individuo in istituzioni, morali, politiche, giuridiche collettive. In Hegel la filosofia dello spirito oggettivo coincide con la filosofia del diritto. Il diritto astratto è la prima realizzazione immediata del diritto. L’individuo è persona, titolare di diritti ancora irrelati, non ancora determinati in doveri e in situazioni storiche concrete. Il diritto astratto ha i suoi momenti dialettici principali nella proprietà (tesi), nel contratto (antitesi), nell’illecito (sintesi). La moralità è il momento dell’antitesi del diritto, in cui la libertà esteriore del diritto è negata in nome di una libertà interiore dell’individuo, del soggetto umano, articolata nei tre momenti dialettici: il proponimento e la responsabilità (tesi); l’intenzione e il benessere (antitesi); il bene e la coscienza morale (sintesi).

Lo spirito oggettivo e l’eticità immediata della famiglia L’eticità è il momento dialettico di sintesi dello spirito oggettivo; è la realizzazione concreta e sostanziale della libertà, che segna al contempo il passaggio da una dimensione individuale e soggettiva, propria ancora del diritto astratto e della morale, a una dimensione socio-politica, oggettiva, collettiva. Nel suo primo grado di realizzazione l’eticità è la famiglia: l’eticità immediata originata dal vincolo naturale della sessualità e del sentimento. L’individuo da persona, soggetto diventa membro, realizzandosi e riconoscendo i suoi diritti, i suoi doveri, il proprio bene in una dimensione universale più ampia.

La famiglia La famiglia intesa come la sostanzialità immediata dello spirito ha la di lui unità senziente sé, l’amore, per propria determinazione, così che la disposizione d’animo è di avere l’autocoscienza della propria individualità in questa unità […] non come persona per sé, bensì come membro. Lineamenti di filosofia del diritto, p. 140

L’antitesi dell’eticità: la società civile La società civile è l’insieme di più famiglie, correlate entro una «sfera dei bisogni», in cui i diversi interessi economici si scontrano e si ricompongono. Nel primo momento della società civile (tesi), la società economica è identificabile in ceti: il ceto «sostanziale» degli agricoltori, quello degli artigiani e dei commercianti e quello dei funzionari pubblici dello Stato. Oltre alla divisione in ceti la società civile è contrassegnata da altri due momenti. L’uno (antitesi) è quello dell’amministrazione della giustizia; l’altro (sintesi) momento è rappresentato dalla polizia e dalle corporazioni. Mentre alla polizia spetta il compito di proteggere e di garantire i diritti della comunità, le corporazioni si incaricano della effettiva realizzazione di questi, raccogliendo i lavoratori che svolgono il medesimo mestiere.

Lo Stato etico Lo Stato è la sintesi ultima dell’eticità, il culmine dell’istituto del diritto, il fine dell’individuo in quanto massima realizzazione della volontà libera. Lo Stato si articola nel Diritto statuale interno (tesi) che prevede la separazione dei poteri entro una forma monarchica costituzionale. Il Diritto statuale esterno (antitesi) concepisce gli Stati nella condizione di guerra potenziale, che li contraddistingue naturalmente. La sintesi è la Storia del mondo, il processo di sviluppo dello spirito sancito dal tribunale del mondo.

Lo stato etico Lo Stato è la realtà dell’idea etica. […] Lo Stato inteso come la realtà della volontà sostanziale […] è il razionale in sé e per sé Lineamenti di filosofia del diritto, p. 191