TALENTO SPORTIVO E FIDUCIA MUSCOLARE Il Talento sportivo e la componente fisio/psicologica. Individuare, selezionare e gestire il talento nello sport - Sviluppo sostegno e valorizzazione Mercoledì 26 Ottobre 2016 Salone CONI, Via Appia 208, Potenza Rossella Forenza | ross.for@tin.it
TALENTO: il termine era usato già dai Babilonesi e poi da Greci e altre popolazioni nell’antichità per indicare il peso che ciascuno poteva portare sulle spalle. In seguito indicò un’unità di misura di denaro. Questo ci fa comprendere quanto abbia a che fare con il valore ma anche con le possibilità personali. Rossella Forenza | ross.for@tin.it
Riguardo al talento sportivo troviamo una definizione di Williams e Reilly, del 2000, che parlano di talento rispetto ad un individuo con maggiore potenziale per eccellere in un particolare sport rispetto ad altri atleti già coinvolti nella disciplina Gli psicologi cognitivisti Cratty e Davis rilevano che gli atleti che hanno talento sono quelli capaci di non interferenza tra i pensieri e la prestazione. Cioè canalizzano l’attività mentale usandola efficacemente per ottenere la migliore performance Rossella Forenza | ross.for@tin.it
Infine la definizione di Franco Impellizzeri, del Centro Ricerche per lo Sport Montagna e Salute di Rovereto: Talento è la capacità di eseguire in maniera rapida, elegante, facile ed efficace quelle azioni che le “schiappe” riescono a (o tentano di ) fare soltanto in modo lento, goffo, con difficoltà e spesso senza neanche raggiungere l’obiettivo Rossella Forenza | ross.for@tin.it
Le performance sono considerate il risultato dell’azione e interazione tra geni e stimoli ambientali. Il talento nasce dal favorire le qualità necessarie perché possa esprimersi ed essere incrementato. Questo passa sia dal riconoscimento che dall’allenamento, ma anche dall’azione sinergica compiuta da allenatori e famiglie, oltre che dall’impegno personale. Nel momento in cui c’è una pressione eccessiva sull’atleta da una delle parti in causa la performance può risultare ridotta se non addirittura azzerata. Ciò può portare alla dispersione del talento. Rossella Forenza | ross.for@tin.it
MUSCOLO SCHELETRICO Il muscolo scheletrico (striato, volontario) è quella porzione della muscolatura preposta principalmente al movimento, al tono e a legare le parti. Le ossa vengono mosse a livello delle articolazioni per CONTRAZIONE e RILASCIAMENTO di questi muscoli ad esse connessi. La costituzione del muscolo scheletrico si differenzia da quella della muscolatura liscia in quanto composta da filamenti proteici di actina e miosina che consentono la CONTRATTILITÀ. La muscolatura striata, scheletrica o volontaria è la più altamente specializzata. Permette contrazioni assai rapide e potenti di singole fibre. E’ sottoposta al controllo volontario. Il sistema muscolare ha come funzioni principali quelle contrattili che sono alla base della generazione del movimento e della regolazione dell’equilibrio e della postura. Un’altra importante funzione è quella del sentire, che è ciò che dà alle informazioni dei sensi e alle elaborazioni cognitive la coloritura emozionale Rossella Forenza | ross.for@tin.it
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Il Sistema Muscolare dà unità al corpo Il corpo per stare insieme produce tensioni articolate in modo diverso da persona a persona. Il corpo è quindi strutturato sull’organizzazione di tensioni e quelle stesse tensioni servono per compiere gesti. Il gesto è movimento ed emozione insieme Posture anche stabili sono spesso gesti embrionali Rossella Forenza | ross.for@tin.it
Parliamo quindi dell’intreccio tra componenti di natura meccanica, emozioni e tratti psicofisiologici di personalità. Il punto di partenza è che il gesto atletico avviene attraverso l’utilizzo della muscolatura, che permette il movimento. Dallo studio dei rapporti tra postura e movimento è emerso che ogni movimento induce modificazioni posturali. Già Anochin nel 1975 ha affermato che per produrre un movimento non basta contrarre alcuni muscoli, ma è essenziale ridistribuire il tono di base. Inoltre anche in movimenti impercettibili supportati dalla tecnica entra comunque lo stile abituale individuale di controllo posturale (entourage movements, Ruggieri e Katsnelson, in press) I movimenti, però, non sono solo eventi meccanici, ma hanno un significato espressivo e relazionale. La postura, a sua volta, si può considerare un tratto stabile della personalità di un individuo. Rossella Forenza | ross.for@tin.it
Ecco che il gesto atletico può essere influenzato da emozioni non connesse ad esso, e spesso può essere appesantito dagli entourage movements. Così anche individui con un notevole ed indiscusso talento possono non avere i risultati che ci si attende e spesso possono perdersi per strada. Rossella Forenza | ross.for@tin.it
E’ fondamentale, quindi, che nella detezione, individuazione e promozione del talento ci sia una adeguata prospettiva pedagogica dell’allenamento. L’allenatore con la sua competenza ed esperienza ha un ruolo chiave nel modulare la richiesta del risultato dell’atleta, sia da parte dell’atleta stesso, che della famiglia, sia dallo stesso ambiente sportivo. In questo modo, con la giusta tensione il talento potrà esprimersi e portare i risultati attesi, senza snaturarsi in una sterile e pericolosa ricerca di superamento del limite fine a se stessa e lontana dalla natura intrinseca del senso dello sport. Rossella Forenza | ross.for@tin.it
TALENTO SPORTIVO E FIDUCIA MUSCOLARE Il Talento sportivo e la componente fisio/psicologica. Individuare, selezionare e gestire il talento nello sport - Sviluppo sostegno e valorizzazione Mercoledì 26 Ottobre 2016 Salone CONI, Via Appia 208, Potenza Grazie dell’attenzione Rossella Forenza | ross.for@tin.it