Casi di eccellenza nella disciplina dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore Genova, 3 novembre 2009.

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Casi di eccellenza nella disciplina dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore Genova, 3 novembre 2009

Le precondizioni della partnership: il Terzo settore “Il terzo settore deve resistere al canto di due sirene. Per un verso, la sirena che tende ad attrarlo nella sfera di influenza del settore pubblico per trasformarlo in un soggetto del parastato. Per l'altro verso, la sirena che tende a spingerlo su posizioni di autoreferenzialità, vale a dire di chiusura nei confronti delle altre sfere della società” (S.Zamagni, 2007)

Le precondizioni della partnership: la pubblica amministrazione “In tutta Europa è diffusa oggi la retorica dell’empowerment, che sottolinea la necessità di coinvolgere la gente nei processi decisionali (..), tuttavia se la partecipazione non assume forme solide, realizzabili e costanti, parlare di empowerment resterà poco più di una presa in giro” (P.Ginsborg, 2006)

Gli ambiti di sviluppo del partenariato Esperienze Lettura dei bisogni Progetto Vie di Uscita, Regione Lazio (2007) Progettazione Le terre di don Giuseppe Diana – Caserta (2009) Processo decisionale Il Regolamento per il Verde del Comune di Venezia (2003) Attuazione Le Città Sottili di Pisa (2002) Monitoraggio valutazione L’Audit Civico (2001) Finanziamento La Fondazione Handicap Dopo di Noi di Roma (2003)

1. Partecipazione alla lettura dei bisogni Le eccellenze dei rapporti tra P.A. e terzo settore: gli ambiti di azione 1. Partecipazione alla lettura dei bisogni Progetto Vie di Uscita - Regione Lazio

Fattore di eccellenza Intercettare i bisogni, restituire l’ascolto sul campo alle comunità e agli attori istituzionali e sociali produrre accumulazione delle conoscenze e promuovere un apprendimento condiviso tra gli attori

Le eccellenze dei rapporti tra P. A Le eccellenze dei rapporti tra P.A. e terzo settore: gli ambiti di azione 2. Partecipazione alla progettazione Le terre di don Giuseppe Diana – Caserta (2009)

Fattore di eccellenza La costruzione di una rete di appoggio solida, locale e non solo Il superamento dell’autoreferenzialità (sia per il terzo settore che per le istituzioni): l’eccellenza non è figlia dell’isolamento

Le eccellenze dei rapporti tra P. A Le eccellenze dei rapporti tra P.A. e terzo settore: gli ambiti di azione 3. Partecipazione al processo decisionale Il caso del Regolamento per il Verde del Comune di Venezia (2003)

Fattore di eccellenza Il valore della continuità Superare il limite dell’estemporaneità (iniziative che nascono sull’onda di un entusiasmo iniziale e poi si spengono di fronte alle prime difficoltà, oppure con il mutare di una giunta o di un direttore di dipartimento)

4. Partecipazione all’attuazione Le eccellenze dei rapporti tra P.A. e terzo settore: gli ambiti di azione 4. Partecipazione all’attuazione Le “città sottili” di Pisa (2002)

Fattore di eccellenza La condivisione dei rischi Il partenariato diviene effettivo quando si condividono i rischi (tra terzo settore e p.a.), si è coinvolti nella mediazione sociale, ci si misura anche su terreni complessi e conflittuali

5. Partecipazione al monitoraggio e alla valutazione Le eccellenze dei rapporti tra P.A. e terzo settore: gli ambiti di azione 5. Partecipazione al monitoraggio e alla valutazione L’Audit civico (2001)

Fattore di eccellenza La valorizzazione delle competenze civiche Fare emergere il valore aggiunto del terzo settore nel rendere centrale il punto di vista dei cittadini, evitando che tale intervento si riduca a quello di un’agenzia professionale, quasi-istituzionalizzata

Le eccellenze dei rapporti tra P. A Le eccellenze dei rapporti tra P.A. e terzo settore: gli ambiti di azione 6. Partecipazione al finanziamento La Fondazione Handicap Dopo di Noi di Roma

Fattore di eccellenza Il mix delle risorse Il “bilancio allargato” delle politiche sociali Un partenariato in grado di catalizzare risorse e di promuovere fund raising

I fattori di eccellenza in sintesi La rete La capacità di leggere i bisogni e restituirli alla comunità La valorizzazione delle competenze civiche La condivisione dei rischi La condivisione degli investimenti La continuità

Qualche riflessione sui “casi di eccellenza”: punti di forza e di debolezza Un processo di innovazione istituzionale e sociale nella sfera pubblica La comunità locale come moltiplicatore di risorse Tanti “pezzi unici” e l’ambiguità di esperienze artigianali: cura e adesione al territorio, ma scarso orientamento alla trasferibilità

Qualche riflessione sui casi I problemi aperti La questione delle regole La questione delle responsabilità La questione della rappresentanza

Le caratteristiche delle partnership “Persone e organizzazioni provenienti da qualche combinazione di appartenenze pubbliche, private e civiche che si impegnano in rapporti volontari, reciprocamente vantaggiosi e innovativi per occuparsi di comuni scopi sociali, mettendo assieme le proprie risorse e competenze” (definizione del Copenhagen Centre in G. Moro, Azione Civica, 2005)

Amministrazioni locali e terzo settore nella prospettiva di riforma federalista dello Stato Quale ruolo verso la costruzione di una repubblica delle autonomie Quali prospettive della riforma sull’intreccio tra sussidiarietà orizzontale e verticale Quale nuovo assetto per il welfare locale - Come riconsiderare, nel nuovo questo quadro che si va delineando, il rapporto di collaborazione tra amministrazioni locali e terzo settore