Welfare e crisi economica “Quella che stiamo attraversando è la più grave crisi economica e sociale della nostra vita. Nessuno di noi ha mai vissuto nulla del genere. La crisi metterà in discussione il sistema di protezione sociale, le nostre certezze, il welfare italiano così come si è venuto a creare nel corso del ventesimo secolo Vogliamo e dobbiamo cambiare. Perché sappiamo bene che il sistema del welfare italiano, così com'è, non funziona più. Non funziona in primo luogo perché non è giusto, non si occupa dei deboli, non fornisce gli strumenti per ridurre gli squilibri e le iniquità presenti nella nostra società.” Testo della relazione introduttiva di Enrico Letta all'incontro «Persona, famiglia, comunità» del 27 novembre 2008, verso la Conferenza Nazionale sul Welfare del Pd
Minore crescita e minore reddito pro capite Reddito pro capite relativo agli Stati Uniti (USA = 100)
Retribuzioni più basse Retribuzione media oraria (2002 a parità potere d’acqisto)
Retribuzioni che non guardano al futuro Profilo per età delle retribuzioni medie orarie (2002 a parità di potere d’acquisto)
“welfare profondamente squilibrato,”
Pensioni e sanità occupano insieme oltre l'87% del totale della spesa sociale. Non succede in nessun altro Paese del mondo. Al resto briciole: 4,4% alle politiche per la famiglia, solo il 2% per quelle contro la disoccupazione lo 0,3% per le politiche abitative e contro l'esclusione sociale (percentuale più bassa dell'intera Europa a Ventisette).”
Un Welfare che non aiuta le famiglie che più ne avrebbero bisogno
Un Welfare che non protegge dal rischio di povertà
Un Welfare che non aiuta i giovani
ASILI NIDO: Obiettivo di Lisbona 33% siamo appena sopra il 10%, la Toscana al 28%