DUE TIPI DI SELETTIVITA’ IN CHIMICA 1. SELETTIVITA’ RISPETTO AL SUBSTRATO: reagente A X kA kA ≠ kB reagente B Y kB 2. SELETTIVITA’ RISPETTO AL PRODOTTO: A X + Y + Z+ … [X] ≠ [Y] ≠ [Z]
SELETTIVITA’ RISPETTO AL SUBSTRATO 1. A e B isomeri costituzionali 2. A e B diastereoisomeri Coinvolge discriminazione fra diversi substrati. k1 ≠ k2
SELETTIVITA’ RISPETTO AL SUBSTRATO 3. A e B enantiomeri: RISOLUZIONE CINETICA DI UN RACEMO Trasformazione di due enantiomeri con diverse velocità kS ≠ kR (±) (±)
SELETTIVITA’ RISPETTO AL PRODOTTO CHEMOSELETTIVITA’: discriminazione fra due gruppi funzionali di una stessa molecola 2. REGIOSELETTIVITA’: discriminazione fra posizioni diverse di una stessa molecola con formazione preferenziale di uno di più possibili isomeri costituzionali a partire da un solo substrato
SELETTIVITA’ RISPETTO AL PRODOTTO 3. STEREOSELETTIVITA’ discriminazione fra gruppi o facce di una molecola con formazione preferenziale di un prodotto stereoisomero (di diversi possibili) a partire da un singolo substrato 3a. DIASTEREOSELETTIVITA’ discriminazione fra gruppi o facce di una molecola con formazione preferenziale di un DIASTEREOISOMERO di più possibili 3b. ENANTIOSELETTIVITA’ discriminazione fra gruppi o facce di una molecola con formazione preferenziale di un ENANTIOMERO
STEREOSELETTIVITA’ RISPETTO AL PRODOTTO Se i possibili prodotti sono due, X e Y: r = [X]/[Y] rapporto dei prodotti [X]-[Y] [X]+[Y] 100% e = Eccesso del prodotto ee se i prodotti sono enantiomeri de se i prodotti sono diastereoisomeri
DIASTEREOSELETTIVITA’ Reazioni con formazione di almeno 2 centri stereogenici Può essere: DIASTEREOSELETTIVITA’ SEMPLICE: vengono creati due nuovi centri stereogenici a partire da substrato e reagente achirale con formazione preferenziale di un diastereoisomero achirale o chirale racemo Controllo della stereochimica relativa
DIASTEREOSELETTIVITA’ DIASTEREOSELETTIVITA’ ASSOLUTA: viene creato un nuovo centro stereogenico a partire da una molecola chirale e un reagente achirale con formazione preferenziale di un diastereoisomero chirale (racemo se il substrato è racemo, non racemo se il substrato è non racemo) a-pinene
ENANTIOSELETTIVITA’/DIASTEREOSELETTIVITA’
SELETTIVITA’ STEREOTOPICA E STEREOFACCIALE discriminazione fra gruppi o atomi «uguali» SELETTIVITA’ STEREOFACCIALE: discriminazione fra facce di una molecola
Letteralmente: the condition of having a place. TOPICITA’ Letteralmente: the condition of having a place. E’ la relazione stereochimica in cui si trovano gruppi identici fra loro, relativa alla struttura a cui essi sono attaccati topos (topos) = luogo
RELAZIONI DI TOPICITA’ FRA GRUPPI GRUPPO – OGNI SUBUNITA’ DI UNA MOLECOLA GRUPPI IDENTICI IN UNA MOLECOLA POSSONO ESSERE
RELAZIONI DI TOPICITA’ FRA GRUPPI GRUPPO – OGNI SUBUNITA’ DI UNA MOLECOLA GRUPPI IDENTICI IN UNA MOLECOLA POSSONO ESSERE A) OMOTOPICI Gruppi che possono essere scambiati da un asse di simmetria
RELAZIONI DI TOPICITA’ FRA FACCE FACCE UNA MOLECOLA POSSONO ESSERE A) OMOTOPICHE Facce di un piano molecolare che contiene un’asse di simmetria coplanare
Trasformazioni di gruppi omotopici o addizione a facce omotopiche portano allo stesso prodotto Br2, OH- Br2, OH-
GRUPPI IDENTICI IN UNA MOLECOLA POSSONO ESSERE B) ETEROTOPICI OCCUPANO POSIZIONI NON EQUIVALENTI DIASTEREOTOPICI ENANTIOTOPICI
GRUPPI DIASTEREOTOPICI Gruppi che non possono essere scambiati da alcuna operazione di simmetria
Trasformazioni di gruppi diastereotopici producono diastereoisomeri
GRUPPI ENANTIOTOPICI Gruppi che possono essere scambiati da un asse di roto-riflessione, spesso un piano (s = S1) o un centro (Ci = S2) di simmetria
Trasformazioni di gruppi enantiotopici producono enantiomeri
Esercizio HA HB DIASTEREOTOPICI HA HA OMOTOPICI HB HB OMOTOPICI HC HC OMOTOPICI HA HB ENANTIOTOPICI HA HA ENANTIOTOPICI HB HB ENANTIOTOPICI HA HB DIASTEREOTOPICI
FACCE DIASTEREOTOPICHE Facce di un piano molecolare che non è piano di simmetria della molecola e non contiene un’asse di simmetria coplanare
Addizioni a facce diastereotopiche producono diastereoisomeri achirale chirale
FACCE ENANTIOTOPICHE Facce di un piano molecolare che è piano di simmetria della molecola e non contiene un’asse di simmetria coplanare
Addizioni a facce enantiotopiche producono enantiomeri Se RMgX = MeMgBr, la trasformazione porta a una molecola achirale
PROSTEREOGENICITA’ STRUTTURA PROSTEREOGENICA: Convertibile in una struttura stereogenica per opportuna sostituzione o trasformazione di un suo legante (gruppo) MOLECOLE ACHIRALI CON GRUPPI ENANTIOTOPICI O FACCE ENANTIOTOPICHE SONO PROCHIRALI
DESCRITTORI STEREOCHIMICI Re (pro-R), Si (pro-S) Gruppi enantiotopici di una molecola prochirale X = Re (pro-R) A>B>X secondo la notazione CIP X = Si (pro-S)
DESCRITTORI STEREOCHIMICI Re,Si Facce enantiotopiche di un gruppo funzionale trigonale planare Re Si X>A>B secondo la notazione CIP
DESCRITTORI STEREOCHIMICI Addizione alla faccia Re
ESEMPI Nu-
ADDIZIONE A FACCE OMOTOPICHE STESSO PRODOTTO
ADDIZIONE A FACCE DIASTEROTOPICHE DIASTEREOISOMERI
ADDIZIONE A FACCE DIASTEROTOPICHE DIASTEREOISOMERI
ADDIZIONE A FACCE ENANTIOTOPICHE
Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale. Generazione di prodotti racemi Trasformazione di gruppi enantiotopici da parte di un reattivo achirale produce enantiomeri in uguale quantità Addizione a facce enantiotopiche di un reattivo achirale produce enantiomeri in uguale quantità.
Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale. Generazione di prodotti racemi
Stati di transizione enantiomeri Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale. Generazione di prodotti racemi Stati di transizione enantiomeri
Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale Centro chirale generato da un substrato prochirale + reagente achirale. Generazione di prodotti racemi
Diastereoselettività
Stati di transizione diastereoisomeri Reazioni di composti di composti chirali con un un reagente chirale e creazione di un secondo centro chirale (diastereoisomeri chirali) DIASTEREOSELETTIVITA’ ASSOLUTA Stati di transizione diastereoisomeri
Formazione di legame C-C fra due atomi trigonali di facce enantiotopiche Diastereoselettività semplice
Stati di transizione diastereoisomeri Reazioni di composti di composti achirali con creazione di due centri chirali (diastereoisomeri achirali o chirali racemi) DIASTEREOSELETTIVITA’ SEMPLICE. Stati di transizione diastereoisomeri
Formazione di molecole chirali non raceme con 1 stereocentro ENANTIOSELETTIVITA’ Formazione di molecole chirali non raceme con 1 stereocentro Centro chirale generato da un substrato achirale (PROCHIRALE) + reagente o catalizzatore chirale. Reazione enantioselettiva.
INDUZIONE ASIMMETRICA-1 TRASFERIMENTO DI CHIRALITA’ DAL REAGENTE O DAL CATALIZZATORE A UNA MOLECOLA ACHIRALE
SELETTIVITA’ ENANTIOFACCIALE ENANTIOSELETTIVITA’ Centro chirale generato da un substrato achirale + reagente o catalizzatore chirale. Reazione enantioselettiva. Si Re SELETTIVITA’ ENANTIOFACCIALE
SELETTIVITA’ ENANTIOTOPICA Centro chirale generato da un substrato achirale + reagente o catalizzatore chirale. Reazione enantioselettiva. SELETTIVITA’ ENANTIOTOPICA
Centro chirale generato da un substrato achirale + reagente o catalizzatore chirale. Reazione enantioselettiva
TRASFERIMENTO DI CHIRALITA’ DAL SUBSTRATO A UNA MOLECOLA ACHIRALE INDUZIONE ASIMMETRICA-2 TRASFERIMENTO DI CHIRALITA’ DAL SUBSTRATO A UNA MOLECOLA ACHIRALE Strategia dell’AUSILIARIO CHIRALE
STRATEGIA DELL’ AUSILIARIO CHIRALE Il substrato da trasformare ha facce (o gruppi) enantiotopiche. Una molecola enantiomericamente pura (generalmente derivata dal pool chirale) chiamata ausiliario chirale viene legata al substrato. Le facce (o gruppi) enantiotopiche diventano diastereotopiche. Si procede con una reazione diastereoselettiva (con formazione di un secondo centro stereogenico) che conduce a un prodotto diastereoisomero come singolo enantiomero . L’ausiliario chirale viene rimosso lasciando il prodotto della reazione come singolo enantiomero. L’ausiliario chirale viene recuperato e riciclato.
STRATEGIA DELL’ AUSILIARIO CHIRALE
STRATEGIA DELL’ AUSILIARIO CHIRALE
REAZIONE ENANTIOSELETTIVA Centro chirale generato da un substrato chirale + reagente achirale. P’ si forma in percentuale prevelente a seguito della distereoselettivita’ della reazione P’ si forma come enantiomero singolo a seguito della purezza ottica del substrato contenente l’ausiliario chirale.
STEREOSPECIFICITA’ STEREOSELETTIVITA’ SN2:STEREOSPECIFICA ADDIZIONE AL C=O: STEREOSELETTIVA
CONTROLLO DELLA STEROCHIMICA 1. CONTROLLO DELLA STEREOCHIMICA RELATIVA – FORMAZIONE DI DIASTEREOISOMERI 2. CONTROLLO DELLA STEREOCHIMICA ASSOLUTA - FORMAZIONE DI ENANTIOMERI
CONTROLLO DELLA STEREOCHIMICA ASSOLUTA INDUZIONE ASIMMETRICA RISOLUZIONE CHIRAL POOL CLASSICA CINETICA CINETICA DINAMICA 1. BASATA SUL SUBSTRATO 2.BASATA SUL REAGENTE a) CATALITICA b) STECHIOMETRICA CHIMICA ENZIMATICA
DIASTEREOSELETTIVITA’ + ENANTIOSELETTIVITA’ Reazione diastereoselettiva + trasferimento di chiralità dal reagente/catalizzatore
Trasformazioni di gruppi enantiotopici producono enantiomeri substrato achirale (prochirale) + reagente achirale: enantiomeri (racemo) substrato achirale (prochirale) + reagente chirale: DIASTEREOISOMERI
3. Addizioni a facce enantiotopiche producono stereoisomeri, se il gruppo che si addiziona è diverso da quelli legati al centro prochirale Se RMgX = MeMgBr, la trasformazione porta a una molecola achirale
3. Trasformazione di gruppi diastereotopici o addizione a facce diastereotopiche Dipendentemente dalla simmetria del substrato e reagente il prodotto può essere chirale o achirale
Nelle addizioni a olefine non terminali la stereochimica dei prodotti dipende dalla simmetria del substrato e dei reagenti