La crisi finanziaria mondiale Inizio: ottobre 2009 Il salvataggio delle grandi Banche internazionali La crisi di fiducia dei mercati finanziari La crisi economica mondiale I debiti pubblici e la crisi dell'Euro
Ottobre 2009 La speculazione finanziaria sui mutui Il crollo delle grandi Banche finanziarie Il debito in USA I mutui Il credito al consumo Il governo USA salva le grandi banche finanziarie coi soldi pubblici Aumento del debito pubblico coi Paesi esteri (Arabi, Cina)
Europa 2009 Regno Unito: Fallimenti e crisi di molte banche Francia Fallimenti e crisi di varie banche Germania Crisi di varie banche Italia Nessuna crisi
Perché la crisi? Le banche di GB, D, F, possiedono i titoli spazzatura USA Non c'è fiducia nei rapporti finanziari Il credito diventa difficile Le imprese non riescono a finanziarsi o devono pagare interessi altissimi
Il debito pubblico italiano Nasce con i governi degli anni '80 Le spese dello Stato sono coperte chiedendo prestiti alle famiglie italiane (il BOT people) Anni '90: il debito viene coperto col prestito internazionale Il debito pubblico aumenta e supera il PIL 2002: Italia entra nell'Euro con cambio sfavorevole
La crisi del 2010-2011 Portogallo, Spagna, Eire, Grecia sono sull'orlo del fallimento Il debito di quei Paesi è posseduto da Francia e Germania Italia ha un debito molto alto ma non è in crisi non possiede il debito di P, E, IRL, GR. Inizia una speculazione sull'Italia
La speculazione sull'Italia Italia ricattabile perché il debito è nelle mani di Stati esteri Tali stati come F e D hanno bisogno di liquidità per sostenere la crisi delle proprie banche e dei debiti di P, E, GR, IRL che possiedono. Italia è un paese ricco per cui gli si può imporre di pagare e ha sempre onorato i propri debiti
Conclusioni Si cerca di far pagare all'Italia i debiti, le speculazioni e gli errori fatti da altri Unico errore dell'Italia: avere un debito pubblico così alto nelle mani di creditori esteri in crisi. Italia non ha la forza politica per imporre le proprie condizioni. Occorre un governo composto da tutte le forze politiche.