ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO LEGGE 13 LUGLIO 2015 N 107
IL giovane mantiene lo status di studente, la responsabilità del percorso è in capo alla scuola e l’alternanza è presentata come una metodologia didattica e non costituisce affatto un rapporto di lavoro
La legge 107/2015, infine, nel commi dal 33 al 43 dell’articolo 1 stipulare convenzioni anche con gli ordini professionali enti che svolgono attività afferenti al patrimonio artistico, culturale e ambientale con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI; la modalità dell’impresa formativa simulata la costituzione presso le Camere di commercio,, a decorrere dall’ a. s. 2015/16, del Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro
IMPORTANTE La mancata iscrizione del soggetto ospitante nel suddetto Registro non preclude, la possibilità, da parte del suddetto soggetto, di accogliere studenti per esperienze di alternanza.
LA BOTTEGA SCUOLA Rappresenta un modello educativo innovativo che valorizza mestieri tipici di settori artigianali di eccellenza del nostro made in Italy
LA BOTTEGA SCUOLA costruire un raccordo fra giovani senza lavoro e Maestri artigiani Sostenuto dalle associazioni imprenditoriali quali CNA, Casartigiani per la valorizzazione dell’artigianato di qualità
Ristoranti didattici Sono all’esame ulteriori interventi normativi per semplificare e rivedere le norme contabili che governano le scuole
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Come previsto dai nuovi ordinamenti, la scuola può costituire il Comitato Tecnico Scientifico COMITATO TECNICO SCIENTIFICO La I.S. può anche dotarsi di un gruppo dedicato all’alternanza, cui possono partecipare soggetti esterni, che hanno competenze non presenti nella scuola, necessarie per affrontare l’esperienza di lavoro
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO UNO RELATIVO AL SINGOLO ISTITUTO UNO DI TERRITORIO CHE RACCOGLIE LE ISTANZE DI Più ISTITUTI
Le attività programmate nel progetto di A.S.L. Sono esplicitate anche nel Patto educativo di corresponsabilità sottoscritto dallo studente e dalla famiglia all’atto dell’iscrizione
Condivisa sin dalla fase di progettazione con il consiglio di classe
PROGETTAZIONE C.V. CARTA DIRITTI E DOVERI Le competenze acquisite e anche le esperienze in alternanza saranno presenti Il regolamento relativo alla dà allo studente la possibilità di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi realizzati
DIRIGENTE SCOLASTICO REDIGE SCHEDA VALUTAZIONE STRUTTURA OSPITANTE
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE SVILUPPATE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA A.S.L. Deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente Può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio
LA VALUTAZIONE DEL PERCORSO Concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell’esperienza di alternanza e, inoltre, del voto di condotta, partecipando all’attribuzione del credito scolastico.
Caso n. 1 Alunno ha svolto almeno il 75% del percorso A.S.L Alunno III e IV CLASSI con profitto almeno sufficiente Alunno AMMESSO alla classe successiva
Caso n 2 Alunno non ha svolto almeno il 75% del percorso A.S.L Alunno III e IV CLASSI con profitto non sufficiente Alunno NON AMMESSO alla classe successiva
Caso n 3 Alunno NON ha svolto almeno il 75% del percorso A.S.L Alunno III e IV CLASSI con profitto almeno sufficiente Il consiglio di classe valuta tenendo presente tutti i fattori determinanti
Caso n 4 Alunno NON ha svolto almeno il 75% del percorso A.S.L Alunno V CLASSE con profitto almeno sufficiente Alunno NON AMMESSO agli esami di maturità
I PERCORSI DI A.S.L. Rientrano nell’alveo del Piano Triennale dell’Offerta Formativa Sono dimensionati, per i soggetti diversamente abili, ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA DEVE ASSICURAZIONE INAIL ASSICURAZIONE RESPONSABILITA’ CIVILE
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE descrizione delle competenze attese al termine del percorso; accertamento delle competenze in ingresso; programmazione degli strumenti e azioni di osservazione; verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie; accertamento delle competenze in uscita.
La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.
In attesa di una compiuta disciplina della materia il modello di certificazione dei saperi e delle competenze di base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione; il libretto formativo del cittadino, ove vengono registrate, oltre alle esperienze lavorati- ve/professionali e formative, i titoli posseduti e le competenze acquisite nei percorsi di ap- prendimento.
articolo 1, commi 28 e 136 della legge 107/2015 Nel curriculum di ciascuno studente, da inserire nel Portale unico dei dati della scuola, le istituzioni scolastiche includono le esperienze condotte in regime di alternanza
ESAME DI STATO Terza prova scritta tenendo conto dell’esperienze condotte in alternanza. Colloquio orale Certificazione competenze inseriti nel C.V.
I periodi di alternanza si svolgano durante l’attività didattica, la presenza dell’allievo registrata nei suddetti percorsi va computata ai fini del raggiungimento del limite minimo di frequenza oltre che ai fini del raggiungimento del monte ore previsto dal progetto di alternanza;
Risorse finanziarie risorse provenienti dal Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche - ex legge 440/97; fondi di cui all'articolo 1, comma 39, della legge 107/2015, per la parte riferibile al suddetto anno scolastico (8/12), comprensivi della quota destinata all’assistenza tecnica e al monitoraggio; risorse del Fondo Sociale Europeo, il cui importo potrà essere assegnato su base progettuale
RISORSE FINANZIARIE classi terze, le scuole vedranno assegnate direttamente le risorse, in ragione del numero degli studenti iscritti in dette classi. (euro 65 per alunno) classi quarte e quinte le scuole, come nel passato, sono chiamate a presentare progetti che verranno selezionati ai fini del finanziamento.
POLI TECNICI PROFESSIONALI La costituzione è programmata dalle Regioni costituiscono una modalità organizzativa di condivisione delle risorse pubbliche e private
POLI TECNICI PROFESSIONALI almeno due istituti tecnici e/o professionali, due imprese, un Istituto Tecnico Superiore e un ente di formazione professionale; il programma di rete
LABORATORI TERRITORIALI apertura della scuola al territorio; orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy; fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati.