Ferrera, pp.39-45 Saraceno, pp.27-40

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Corso di Teoria e Politiche dello Stato Sociale (a.a ) Modulo II Lezione del 22 ottobre 2008 La politica pensionistica in chiave comparata Docente:
Advertisements

I modelli di welfare.
Le Politiche Sociali e il Welfare State
L’ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL WELFARE STATE
I modelli di welfare.
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
Fasi storiche ed evolutive del welfare state europeo:
Ruolo economico dello Stato Modalità di intervento dello Stato nell’economia: spesa pubblica, welfare State, gettito fiscale. Forme meno visibili di intervento:
1 Improving Effectiveness in Social Security Prof. Gennaro Olivieri IESS – Intermediate Workshop Rome - 27 th of November, 2015.
I diversi approcci alla politica economica keynesiani e monetaristi.
L’articolo 38 della Costituzione italiana così prevede: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento.
Le moderne politiche sociali si definiscono ispirandosi agli stessi principi (diritti di cittadinanza, integrazione sociale, solidarietà) ma non necessariamente.
Politica Sociale e Legislazione dei Servizi Sociali SerSS corso di Laurea in Servizio sociale e Sociologia anno accademico.
Dai sistemi alle reti di welfare Le sfide dell’inclusione sociale CISL - LOMBARDIA LA SOSTENIBILITÀ DEI SISTEMI DI WELFARE Gianfranco Cerea Università.
L’imposta sul reddito in Italia
LEGGE 8 NOVEMBRE 2000 n. 328 legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Presupposti del sistema integrato.
Crescita economica e debito pubblico
Lezione di politica sociale
Corso di Politiche sociali
Le politiche pensionistiche
Fasi storiche ed evolutive del welfare state europeo:
Politica per la famiglia in cifre
Gli effetti della crisi sulla disuguaglianza economica
Qual è il suo grado di conoscenza dello
eroga SERVIZI Politica sanitaria Ferrera, p
Incontri di Artimino sullo Sviluppo locale 3-5 Ottobre 2011
LA FINANZIARIZZAZIONE DELLE FAMIGLIE ITALIANE: TRAPPOLA O TRAMPOLINO?
Corso Politiche Sociali Prof.ssa Enrica Morlicchio
CRISI ECONOMICHE E REDDITI DEGLI ITALIANI
Capitolo 8 La curva di Phillips, il tasso naturale di disoccupazione e l’inflazione.
POLITICA SOCIALE 1° cap POLITICA SOCIALE
Politica dell’economia globale a.a
Sessione 6 Mezzogiorno e trasformazioni socio-economiche: vecchi e nuovi divari LAVORO DELLE DONNE E SERVIZI DI WELFARE Enzo Mingione, Università di Milano.
Lo stato sociale keynesiano
ruolo dello stato: le imposte
Matteo Jessoula | Università degli Studi di MIlano
Sociologia economica del welfare Piera Rella e Mattia Vitiello
POLITICHE SOCIOASSISTENZIALI
Forme di governo e sistemi economici
LA SOCIETA’ DI META’ SECOLO E IL MODERNO LAVORO INDUSTRIALE
Politiche sociali e welfare state: i concetti
Ferrera, pp il soddisfacimento dei bisogni e la copertura dei rischi che vengono realizzati con le politiche sociali servono ad assicurare un certo.
SerSS corso di Laurea in Servizio sociale e Sociologia
LA MOBILITÀ INTERNAZIONALE DEI PAZIENTI Opportunità per i Servizi Sanitari Regionali di Friuli Venezia Giulia e Veneto I dati italiani del National Contact.
Il Welfare State in Italia
Diritto Pubblico dell’Economia
POLITICHE DI BILANCIO E RAPPORTI CON UE IN TEMA DI FINANZA PUBBLICA
La sostenibilità del debito pubblico: aspetti macroeconomici ed impatto sui cittadini Fabrizio Crespi, Università di Cagliari e Università Cattolica
Lo Stato operatore economico e regolatore dell’economia
la spesa per i servizi sociali
Sistemi di welfare.
3. LA POLITICA DEL LAVORO riguarda una serie di interventi per il raggiungimento ed il mantenimento di un elevato e stabile livello occupazionale. Esso.
2. LA POLITICA PENSIONISTICA
Sicurezza Sociale Il principale strumento è rappresentato dalle
CeR.I.P.A. Sostenibilità del Welfare e Servizio Sanitario Nazionale Quali prospettive Prof. Gennaro ROCCO.
Assistenza Sociale.
Lo Stato sociale.
Storia – obiettivi - istituzioni - allargamento
POLITICA SOCIALE 1° cap Politica: Dal greco politikḗ ("che attiene alla pόlis", alla città-stato), con sottinteso téchnē ("arte" o "tecnica"); quindi:
TMRS 16 maggio 2018 lezione 17 V Cuzzocrea
L’IRPEF – L’imposta sul reddito in Italia
I gruppi sociali nel Rapporto Istat 2017
Fasi storiche ed evolutive del welfare state europeo:
Novità in tema di ammortizzatori sociali
Il Welfare State in Italia
PILASTRO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI
L’ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL WELFARE STATE
L’IRPEF – L’imposta sul reddito in Italia
Il Welfare State in Italia
LA RIFORMA DEL SISTEMA PENSIONISTICO Legge n. 247/07
Transcript della presentazione:

Ferrera, pp.39-45 Saraceno, pp.27-40 Un tentativo di combinare la modellizzazione tipico-ideale di Titmuss con lo studio di casi si realizza nella originale proposta di Esping-Andersen (G. Esping-Andersen, The Three Worlds of Welfare Capitalism, 1990) regime liberale paesi anglosassoni regime conservatore-corporativo paesi dell’Europa continentale regime socialdemocratico paesi scandinavi

I regimi di welfare si differenziano in relazione ai loro outcomes, che possono essere valutati su tre dimensioni: DEMERCIFICAZIONE: indica quanto il sistema di welfare riesce ad attenuare la dipendenza dal mercato, consentendo agli individui di disporre di risorse e opportunità anche senza avere un reddito da lavoro DESTRATIFICAZIONE: indica quanto il sistema di welfare riesce a contrastare e ridurre le disuguaglianze basate sullo status familiare o occupazionale DEFAMILIARIZZAZIONE. Indica quanto il sistema di welfare riesce ad attenuare la dipendenza dalla famiglia consentendo agli individui di disporre di risorse e opportunità anche a prescindere dalla solidarietà e dagli obblighi familiari e parentali

regime liberale Predominanza di misure di assistenza basate sulla prova dei mezzi Destinatari principali: bisognosi, poveri, lavoratori a basso reddito. Incoraggiamento del ricorso al mercato: in modo passivo (minima interferenza e regolazione, soprattutto sul mercato del lavoro) o in modo attivo (incentivi per il ricorso a schemi assicurativi non statali) Casi emblematici: Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito Demercificazione bassa: forte dipendenza degli individui dal mercato Destratificazione bassa: dualismo tra “welfare dei ricchi” e “welfare dei poveri”

regime conservatore-corporativo Predominanza di schemi assicurativi pubblici collegati alla posizione occupazionale (modello bismarckiano) Formule di computo collegate ai contributi e/o alle retribuzioni Destinatari principali: i lavoratori adulti maschi capofamiglia (male breadwinners) Enfasi sulla sussidiarietà degli interventi pubblici: lo Stato interviene nella misura in cui i bisogni non trovano risposta a livello individuale, famigliare o di associazioni intermedie Casi emblematici: Germania, Austria, Francia, Olanda Demercificazione media: la dipendenza dal mercato è solo attenuata Destratificazione medio-bassa: il welfare tende a preservare le differenze di status e classe e la segregazione di genere

regime socialdemocratico Predominanza di schemi universalistici di sicurezza sociale (modello beveridgeano) Formule di computo generose ma prevalentemente a somma fissa, con finanziamento fiscale Destinatari: tutti i cittadini Casi emblematici: Svezia, Danimarca, Norvegia Demercificazione alta: il welfare state mira a marginalizzare l’importanza del mercato come fonte di risposta ai bisogni e ai rischi sociali Destratificazione alta: prestazioni elevate e eguaglianza di trattamento per tutti i cittadini, finanziate tramite il sistema fiscale (progressivo)

modello sud europeo Europa meridionale: inizialmente modello bismarckiano; nella fase espansiva regime con caratteri distinti: prestazioni generose per dipendenti pubblici e di grandi imprese, meno per categorie periferiche; assenza di protezione contro povertà fino a anni ’80: sistema dualistico e polarizzato; famiglia come ammortizzatore sociale istituzione di servizi sanitari nazionali negli anni ’70-80 elevato particolarismo (sia erogazione che finanziamento)

caso italiano Regimi di welfare anglosassone: mercato europeo continentale: status occupazionale + famiglia scandinavo: Stato mediterraneo: Stato + famiglia caso italiano modello della solidarietà familiare e parentale, della presenza attiva ma incoerente dello Stato, del particolarismo (basso livello di azione statuale strategica) Approccio bismarckiano nelle politiche di sostegno del reddito Universalismo nel settore sanitario (SSN 1978) Scarso sviluppo dei servizi sociali

il quadro della protezione sociali: il caso italiano Ferrera, pp.45-50 il quadro della protezione sociali: il caso italiano Spesa sociale vicina media UE Composizione spesa distorta: tante pensioni a scapito di famiglia, disoccupazione, abitazione (ma copertura universale sanità dal 1978) Inoltre distorsione distributiva: livello diversificato di protezione fra categorie garantite (P.A. e grandi imprese), semi-garantiti e non Uso welfare per fini di consenso partitico Conseguenze: questioni di welfare tra generazioni; familismo, deficit pubblico

spesa pubblica per la protezione sociale 500 miliardi

composizione della spesa per la protezione sociale il confronto con l’Europa pensioni

La doppia distorsione del welfare italiano distorsione funzionale distorsione distributiva Vecchiaia e superstiti Altri rischi Garantiti ++++ +++ Semigarantiti ++ + Non garantiti -

nella letteratura scientifica il modello italiano di welfare …. da un punto di vista costituzionale viene definito LAVORISTA (artt. 1, 4 Cost.), SOLIDARISTA (art.2 Cost.) e OCCUPAZIONALE (art. 38 Cost.) ma meglio sarebbe dire “OCCUPAZIONALE MISTO A TRATTI DI UNIVERSALSMO”, perché il S.S.N. dal 1978 garantisce pari prestazioni sanitarie a tutti i cittadini; in base alle caratteristiche tipiche del welfare dell’Europa mediterranea viene considerato FAMILISTA (Ferrera); da un punto di vista politico risulta PARTICOLARISTA e CLIENTELARE (Paci, Ascoli).  

Si realizza attraverso trasferimenti e servizi Sistema di Welfare complesso di politiche pubbliche destinate ad assicurare un reddito ai soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro oppure oggettivamente impossibilitati ad accedervi, a garantire un sufficiente livello di cura e assistenza sanitaria ai cittadini, a rimuovere le condizioni di disagio sociale che le persone possono incontrare nel corso della vita. Si realizza attraverso trasferimenti e servizi I SETTORI DI INTERVENTO DELLE POLITICHE SOCIALI pensioni lavoro sanità servizi sociali

Possibili domande sugli argomenti trattati Descrizione dei modelli di politica sociale proposti da R. Titmuss Quali sono le differenza tra le politiche sociali improntate all’assistenza, quelle basate sul’assicurazione e quelle ispirate alla sicurezza sociale? Quali sono i regimi di welfare identificati da Esping Andersen? Che cosa si intende per demercificazione e destratificazione? I tratti caratteristici del regime di welfare liberale I tratti caratteristici del regime di welfare conservatore corporativo I tratti caratteristici del regime di welfare socialdemocratico Il modello sud europeo: caratteristiche e peculiarità Gli elementi che contraddistinguono il modello di welfare italiano Le finalità delle politiche sociali in Italia e le politiche settoriali