Settore Tecnico del C.I.A. L’Arbitro nel gioco L’inserimento dell’Arbitro nella logica del gioco per favorirne la fluidità Settore Tecnico del C.I.A. Gennaio 2006
La formazione di un Arbitro deve essere finalizzata alla sua crescita, come elemento capace di essere autonomo nella gestione della gara sulla base di conoscenze progressive. Ciò deve avvenire attraverso un percorso formativo nelle tre direzioni parallele: Fisica – Atletica Personale Tecnica
Preparazione Ottimale Fisica – Atletica Comportamentale - mentale Tecnica arbitrale di gioco Arbitro autonomo In possesso di buonissimi fondamentali Capace di stare in campo, di prendere buone soluzioni tecniche In grado di leggere la gara, di operare le scelte giuste Capace di rendere istinto i propri ragionamenti
Conoscenza delle regole Tecnica arbitrale Conoscenza delle regole Violazioni Fuori campo Passi arresto – perno partenze Palleggio 3” - 5” - 8” - 24” Passaggio indietro Interferenza Falli Contatti illegali veniali/ininfluenti Uso illegale delle mani Ai rimbalzi Blocchi irregolari Gioco dei pivot Sfondamento/Attacco Antisportivo Tecnico
Tecnica di gioco Disposizione delle squadre in campo Conoscenza del gioco Leggere la gara Disposizione delle squadre in campo Difesa: Zona - Uomo Atteggiamento delle squadre Velocità, Contropiede Gioco ragionato Valutazione dei ritmi delle due squadre Identità Diversità Durante la gara Ogni inizio periodo Dopo ogni time-out Variazioni dei ritmi delle intensità Fasi topiche della gara Mantenimento dell’inerzia, Consistenza
Interpretazione delle infrazioni Conoscenza del gioco Corretta applicazione Vantaggio / Svantaggio Puntualizzazione su danno tecnico / danno fisico Giocatori “grossi” Marcamento del post Presenza di giocatori “super” Abilità dei giocatori
Omogeneità Conoscenza del gioco Massima qualificazione del singolo del gruppo all’interno del Campionato dell’intera categoria Riconoscimento delle conoscenze tecniche Coerenza e consistenza Preparazione tecnica - Istruttori, Allenatori, giocatori Cooperazione