Psicologi senza frontiere

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Transcript della presentazione:

Psicologi senza frontiere Laboratorio di progettazione - prof.ssa infurna

Gruppo «Satyricon» - Origins Michela Alba Alessandro Marta

La creazione del gruppo Attraverso un complicato processo di selezione e accoppiamento il nostro gruppo è stato assemblato. No, in realtà siamo stati messi assieme per puro caso. Non che alla fine ci sia dispiaciuto il risultato, tutt’altro. La nostra composizione originale era diversa, uno dei nostri membri ha rinunciato, se ne è aggiunto poi un altro. Prima in quattro, poi cinque, poi di nuovo quattro…è stato un processo dinamico. Questa è la nostra composizione definitiva: - Michela Laurenti (la nostra referente) - Alba Trovato - Marta Vizzini - Alessandro Mieli (Potevamo chiamarci pure «Gruppo M.A.M.A. Mia!»)

La formazione del gruppo Una consegna leggermente vaga e a breve scadenza hanno brevemente portato ad un leggero panico collettivo, cercando rassicurazioni l’uno dall’altro. La foto sulla destra dovrebbe adeguatamente descrivere il nostro stato d’animo. Impossibilitati a vederci di persona, abbiamo deciso di proseguire virtualmente, dividendoci efficacemente i compiti per l’analisi SWOT. Nonostante la determinazione dei nostri tentativi, non siamo riusciti a trovare un vero «leader» per il nostro gruppo. A complicare la situazione è stato l’improvviso arrivo di un nuovo membro, Marta, cosa che ha fatto perdere non poco a Michela la sua percezione del controllo, usando la povera neo arrivata come capro espiatorio. Fortunatamente, attraverso un’equa divisione dei compiti abbiamo presto ritrovato la calma e l’atteggiamento giusto per diventare amici.

La svolta Finalmente una volta che ci siamo incontrati tutti di persona, abbiamo capito che la comunicazione faccia a faccia sarebbe stata la chiave per un vero lavoro di gruppo. Abbiamo deciso quindi di iniziare a vederci e a lavorare come un vero gruppo, disposti a metterci in gioco, a confrontarci, a comunicare, a condividere le nostre idee e a cambiarle finché non fossimo stati tutti d’accordo. Nello stesso giorno l’incontro con la prof.ssa Infurna è stato provvidenziale per lo sbrogliamento della matassa nella quale eravamo imprigionati.

Il gruppo Satyricon aveva trovato il suo equilibrio. La Svolta 2.0 Decidiamo di vederci insieme (purtroppo a corto di uno dei membri, impegnato in un esonero) a casa di Marta, e lì tutto trovò un senso: l’inizio di questo nuovo percorso portò inevitabilmente alla nascita del nuovo progetto, completamente diverso dalla nostra idea iniziale: “Psicologi senza frontiere”. E’ stato un pomeriggio piacevole e intenso (nonché produttivo), con la giusta dose di caffè e biscotti. E’ stato un momento di condivisione di idee, senza mai che nessuno cercasse di prevalere sull’altro, ma sempre in un clima di confronto, collaborazione e sviluppo continuo e fluido di idee. Il gruppo Satyricon aveva trovato il suo equilibrio.

Esempio di una sessione di gruppo

L’equilibrio ritrovato Ormai la confusione era un ricordo lontano, e il lavoro proseguì sereno e creativo negli altri incontri. La collaborazione, il confronto e hanno posto le basi per un clima di leggera confidenzialità e per una prosecuzione del lavoro serena e amichevole, con impegno, ma senza frustrazione. Concludiamo il lavoro con sorrisi e soddisfazione e un buon caffè al bar sotto l’università. Abbiamo imparato che lavorare in gruppo richiede pazienza, dedizione, suddivisione dei compiti e degli obiettivi, ascolto, condivisione e collaborazione, tanto nell’attuazione che nella creazione di un progetto. Questa è stata per noi un’esperienza importante, ci ha legati, e ci ha insegnato a progettare qualcosa di grande, facendolo sembrare molto più semplice. Abbiamo potuto apprendere e, soprattutto, mettere in pratica la distribuzione dei compiti e suddivisione degli obiettivi, competenze che saranno non poco importanti nella nostra carriera universitaria e oltre.

Grazie per l’attenzione! P.S. PERDONATE LA FOTO BRUTTA, I SELFIE VANNO OLTRE LE NOSTRE COMPETENZE