Gli allucinogeni: i cannabinoidi della canapa indiana La canapa, Cannabis sativa, coltivata in vaste zone dell’Asia, è nota per la fibre e come fonte di droghe: la marijuana (che deriva dalle foglie essiccate e tritate) e l’ hashish (che deriva dalla resina ed è circa 8 volte più attivo della marijuana). Contiene oltre 60 sostanze psicoattive (cannabinoidi). I cannabinoidi sono molecole poco polari, prive di azoto, scarsamente solubili in acqua. Si originano biogeneticamente dall’acetato. Inducono perdita di memoria, senso di paura, alterazioni della percezione, e anche ebbrezza, espansività, allucinazioni. Meccanismo d’azione I cannabinoidi si legano a recettori specifici il cui ligando endogeno naturale è l’anandamide. Questi recettori si trovano in regioni del cervello connesse con il piacere, il movimento, la postura e la memoria. Il THC interferisce con le normali funzioni del cervelletto.
Biosintesi del tetraidrocannabinolo Biogenesi mista da acetato e mevalonato
Gli alcaloidi piperidinici delle cicuta: la coniina Da acetato per aminazione