Il codice dell’amore cortese Amor Cortese Il codice dell’amore cortese
L’amor cortese è una concezione che appare per la prima volta, nel corso del XII secolo, nella poesia lirica dei trovatori. Ecco alcuni aspetti basilari: -La donna intesa come essere sublime e irraggiungibile -L’amante, inteso come cavaliere e servo della dama Andrea Cappellano – Natura dell’amore e regole del comportamento amoroso
Vista dall’amante come un essere sublime e irraggiungibile LA DONNA Vista dall’amante come un essere sublime e irraggiungibile Paragonata a Dio Veniva idolizzata, spesso trattata come una reliquia La chiesa era contro l’amor cortese a causa del fatto che la donna dai laici veniva vista come fonte di peccati.
L’Amante Offriva i suoi servigi alla donna, paragonandola al proprio signore Stadi dell’Innamoramento Spasimante Supplicante Amante accettato Amante carnale (può anche non accadere) Veniva formato un patto fra la dama e il cavaliere Metafora Feudale – Guglielmo D’Aquitania
Andrea Cappellano – Natura dell’amore e regole del comportamento amoroso Opera : De Amore, III,IV, VIII,X. Quest’opera parla dell’amore durante il XII secolo, che si fonda su ideali di comportamento molto precisi, dettati da tredici «Principali comandamenti» dell’amore, scritti dall’autore stesso. L’amore è fondato sullo sguardo, e condiziona l’uomo nel cambiare, in questo caso si ingentilisce e diventa generoso.
Guglielmo D’Aquitania- ‘‘Per la dolcezza della nuova stagione’’ In questa opera l’autore definisce l’amore come ‘‘un patto’’ fra l’uomo e la donna. L’uomo (in questo caso il cavaliere) definisce il suo amore come ‘‘Un raggio di sole che riscalda il cuore’’. Il patto è simbolo di unione e alleanza ( come nel caso del vassallaggio, dove il vassallo offre i suoi servigi e il signore gli offre protezione) Vi sono dei riferimenti riguardo la natura come ‘‘il nostro amore è come il ramo del biancospino che intirizzisce sull’albero’’ o ‘‘Per la dolcezza della nuova stagione i boschi mettono le foglie e gli uccelli cantano’’.