GEOGRAFIA DELL’IMPERO ROMANO

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GEOGRAFIA DELL’IMPERO ROMANO LE PROVINCE GEOGRAFIA DELL’IMPERO ROMANO

LE PROVINCE DELL’IMPERO Chi studia la storia romana ha spesso l’impressione che l’intera vita dell’Impero si svolgesse nella capitale. Niente di più falso. Sebbene all’ombra della cultura romana, le province vivevano anche una vita propria e diversificata dalla quale sono nati molti dei loro caratteri moderni.

½ mln di tonnellate di frumento l’anno AFRICA province Mauretania ROMANI Numidia Africa proconsolare Libici Mauri Numidi (etc) Pochi ricchissimi proprietari terrieri Moltissimi poveri (braccianti) Mercanti (bestie feroci) Artigiani Cirenaica Tra l’VIII e il IX secolo d.C. l’intero nord Africa sarebbe stato conquistato dagli arabi (convertiti all’Islam). Le popolazione autoctone sarebbero state chiamate «berbere» (cioè barbare) dai conquistatori. La loro antichissima lingua appartiene al ceppo semitico e si è conservata solo nel gruppo (sempre più esiguo) dei Tuareg. Le quattro province romane corrispondono più o meno agli stati moderni di MAROCCO, TUNISIA, ALGERIA E LIBIA. Il paesaggio di queste province variava dalle alte montagne dell’Atlante alle fertili pianure costiere, alle propaggini del deserto nell’entroterra. Tra i mercanti i più ricchi erano quelli che organizzavano battuto nel deserto o nelle foreste del centro Africa per catturare bestie feroci o animali selvatici da destinare ai cruenti spettacoli allestiti negli anfiteatri di Roma e delle altre città dell’Impero. I Romani costruirono qui strade, acquedotti e costruirono grandi città (come Leptis Magna che diede i natali all’imperatore Settimio Severo). Grandi scrittori e pensatori nacquero in queste province (come sant’Agostino). La comunità cristiana d’Africa sarebbe diventata una delle più numerose e autorevoli dell’Impero) Dall’Etiopia sulla costa Migrazione 12.000 anni fa per il cambiamento climatico Granaio di Roma ½ mln di tonnellate di frumento l’anno

EGITTO Possesso dell’Egitto è fondamentale grano Commercio India/Cina Conformazione geografica Possesso dell’Egitto è fondamentale Per i ROMANI è difficile governare l’Egitto Carattere degli Egizi Gestione di grandi centri (come Alessandria) Commercio India/Cina Roma Problemi di governabilità: Conformazione geografica: una lunghissima striscia di verde attorniata dal deserto; Il carattere degli Egizi: abituata a millenni di isolamento la massa della popolazione era estremamente superstiziosa e tendeva ad adorare come un dio qualsiasi personaggio romano fosse inviato ad amministrarla (da Giulio Cesare a Marco Antonio). I prefetti continuavano ad essere divinizzati. Si rese necessario un frequente avvicendamento di amministratori. Ad Alessandria poi la convivenza tra comunità mercantili diverse con differenti religioni era motivo di continui disordini. Gli egiziani erano collaborativi, gli alessandrini di origine greca erano insofferenti a qualsiasi autorità; come gli ebrei, anch'essi fomentatori di rivolte. La rotta commerciale con l’India divenne così importante da impegnare ben 120 nave che ogni anno facevano la spola tra i porti egiziani di Roma con uno spreco di denaro che impensieriva i più oculati funzionari imperiali. vestiti e biancheria ricamata Topazi, coralli, ambra Incenso Vasi di vetro e argento Rame, stagno, piombo vino (preferibilmente italiano) ORIENTE Seta cinese Spezie Turchesi e lapislazzuli scambi

IBERIA schiavi IBERIA romana FAMOSA PER Ponti Acquedotti Città (traffici commerciali) IBERIA romana (Spagna+Portogallo) ABITANTI Fenici Popolazioni celtiche (Lusitani) Cantabri PROVINCIA VITALE: Miniere (argento, oro, piombo*, ferro, stagno e rame) Le coste dell’Iberia erano sede di una civiltà urbana sin dall’VIII secolo a.C. quando vi erano stati impiantati i primi empòri fenici frequentati anche da mercanti greci. Le popolazioni erano originarie di vari gruppi (i Cantabri erano particolarmente scontrosi). Tra tutti i minerari il più esportato era il piombo perché serviva a costruire le condutture degli acquedotti. In quanto al ferro una parte di esso era lavorato dagli artigiani locali che già allora sapevano forgiare lame insuperabili (che resero poi famosissima la città di Toledo in epoca medievale e moderna). L’importanza economica di questa provincia è testimoniata anche dal fatto che l’aristocrazia spagnola diede a Roma due grandi imperatori: Traiano e suo cugino Adriano, entrambi nati a Italica, presso Siviglia. schiavi

Prezzi bassi grazie ai fiumi GALLIA E BRITANNIA ABITANTI Popolazioni celtiche Atteggiamento ambivalente Motivi di pace Potenza delle armi romane Motivi di rivolte Tasse Veterani (confisca terre) Attrazione verso quella civiltà Celti Falegnami (carri) Orafi, argentieri, bronzisti e ceramisti Manifattura tessile (incrementa) Le popolazioni celtiche odiavano Roma per due motivi: Insofferenza per le tasse imposte da Roma Odio verso i veterani ai quali la legge concedeva di confiscare le terre dei provinciali e di stabilirvisi per coltivarle I Romani portano insegnamenti preziosi come ad esempio sull’agricoltura. La Gallia aveva un suolo potenzialmente molto fertile perché pianeggiante e ben irrigato (Senna, Loira, odano e Garonna). I Galli però coltivavano i cerali in modo primitivo. I Celti però erano abili artigiani: Falegnami (ottimi nella costruzione di carri) Orafi, bronzisti, orafi e ceramisti Sotto il dominio romano incrementarono le manifatture tessili (mantelli, vele e materassi) che invasero il mondo mediterraneo. La fortuna dei prodotti della Gallia fu dovuta: Alla loro qualità Al basso prezzo (grazie ai fiumi e alla rete di canali navigabili, i costi delle merci erano molto inferiori <- trasporto. Le merci trasportate sui fiumi da Parigi a Marsiglia (600km) costavano la metà di quello che occorreva per trasportare lo stesso carico da Roma a Brindisi (sulla Via Appia). Romani Bonificano ampie aree Coltivazione vino, ulivo Migliorano la produzione di cereali Prezzi bassi grazie ai fiumi

Villa Adriana, un angolo di Grecia a Tivoli TURISMO Fascino antica civiltà (Sparta) Santuario di Delfi (oracolo) Teatro di Epidauro Impianti di Olimpia Accademia di Atene (filosofia, arte oratoria, letteratura greca e latina, diritto romano) Biblioteca di Atene CULTURA In Età imperiale le donne romane e greche si erano molto emancipate, sicché i Greci istruivano anche le giovani, che potevano addirittura diventare professori dell’Accademia di Atene. L’imperatore più innamorato del passato della Grecia fu lo spagnolo Adriano (76-138 d.C.) che vicino a Roma volle creare «un angolo di Grecia» costruendo un luogo di delizie noto oggi come Villa Adriana vicina a Tivoli. I ricchi romani erano talmente appassionati di arte greca da farsi riprodurre copie di celebri statue greche (conservate fino a noi). Villa Adriana, un angolo di Grecia a Tivoli

ORIENTE 500 grandi città Territorio Ricchezza Gioielli, lana, lino dal Mar Nero al Mar Rosso Dalle isole dell’Egeo alle montagne dell’Anatolia o Asia minore. Ricchezza Materie prime Manodopera Efficiente sistema viario Antichissima traduzione agricola e artigianale Ponte tra oriente e occidente Gioielli, lana, lino vetro e porpora Le province orientali dell’Impero erano costituite dall’insieme delle regioni che si estendevano: dal Mar Nero al Mar Rosso Dalle isole dell’Egeo alle montagne dell’Anatolia o Asia minore. Le città fenice di Tiro e Sidone erano ancora ricchissime grazie all’esportazione di vetro e porpora. L’Oriente romano contava più di 500 grandi città (fertili fasce costiere). Molte erano state fondate dai coloni greci (VIII sec a.C.), altre erano preesistenti (antico regno di Lidia -> invenzione della moneta), altre erano di cultura persiana, altre ancora fondate dai successori ellenistici di Alessandro Magno e dai Romani. La più importante era Efeso (famosa per i gravissimi incidenti tra popolazione locale e i primi cristiani). Tra le città carovaniere più celebri vanno ricordate: Petra, Palmira Dura Europos Disordini e ricchezza Mescolanza etnica (greci, arabi, ebrei) Zona ricca e animata (città carovaniere) 500 grandi città Stretta fascia costiera tra il Mediterraneo e il deserto della Siria:

AFRICA SETTENTRIONALE EREDITÀ ROMANA Roma PORTOGALLO SPAGNA FRANCIA Latino (lingua comune) Leggi Tecniche agricole/edilizie Modi di vivere e commerciale GERMANI ARABI SVIZZERA BELGIO GRAN BRETAGNA AFRICA SETTENTRIONALE MEDIO OREINTE EGITTO EGITTO GRECIA BALCANI Portogallo, Spagna e Francia hanno maggiormente conservato l’impronta romana (la cultura era stata assimilata troppo profondamente e resistette all’impatto con quella molto più rozza dei vincitori). Alcuni hanno mantenuto tracce romane nella lingua (Romania) ad altri restano sparuti reperti archeologici (Egitto e la Grecia). ROMANIA SLAVI TURCHI

GEOGRAFIA DELL’IMPERO ROMANO LE PROVINCE GEOGRAFIA DELL’IMPERO ROMANO Fonte: Calvani, Sulle vie del passato, Mondadori