Il "chi" e il "perché": profilo sociale e ideologico dell'elettore cinquestelle Piergiorgio Corbetta.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Scienza Politica a.a Marco Di Giulio. Informazioni (I) Orario delle lezioni Lunedì 9-10 e Mercoledì 8-11 Contatti
Advertisements

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2016 ANALISI DEL VOTO Federico Fornaro (Roma, 23 giugno 2016)
Incontro pubblico: QUALE EUROPA? diritti o economia, opportunità o vincoli?
L’Italia di Giolitti L'età giolittiana Superamento crisi di fine secolo Divario Nord - Sud L'ITALIA AGLI INIZI DEL '900 Fine crisi economica.
L’occupazione giovanile in provincia di Parma Relazione al Consiglio Provinciale Parma, 6 aprile 2011 Provincia di Parma – Sala Consiglio Piazzale della.
Crescita economica e debito pubblico
MUTAMENTO SOCIALE E CULTURALE
IL BIANCO E IL ROSSO.
GLI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO
Dall’età dell’oro alla fine dei partiti di massa: declino e trasformazione della partecipazione politica Paolo Segatti Università degli Studi di Milano.
Politica orizzontale: Opinione pubblica e partecipazione politica
CRISI ECONOMICHE E REDDITI DEGLI ITALIANI
DINAMICHE DEMOGRAFICHE E PROCESSI SOCIALI
Luci ed ombre del quadro economico italiano
Liberare l’economia per tornare a crescere
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Liberare l’economia per tornare a crescere
I COMPORTAMENTI DI SPESA DELLE FAMIGLIE DURANTE LA CRISI
Le dimensioni politiche del territorio
Lo stato sociale keynesiano
Elezioni politiche 2008 I dati della città di Bergamo
CARATTERI PECULIARI DELL’AMBIENTE URBANO
Silvia Galdi, Università di Padova Anne Maass, Università di Padova
22. La nascita della società di massa
Manos Matsaganis | Politecnico di Milano UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA
Il mondo globale del Duemila
Statistica per i più piccoli impariamo divertendoci
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Le elezioni comunali 2017 a Pistoia: I risultati e i flussi elettorali
L’ITALIA DAGLI ANNI ’50 AGLI ANNI ’90: CHIAVI DI LETTURA
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Distu Università di Viterbo 05 ottobre 2011
del sistema politico italiano.
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Fiducia nei leader politici Intenzioni di voto e bacini elettorali
LICEO SCIENTIFICO GALILEI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
IL RUOLO E L’IMMAGINE DELLA PROVINCIA PER I CITTADINI
Dal bisogno di associarsi alle « regole » cioè al diritto
Politica orizzontale: Opinione pubblica e partecipazione politica
Democrazia e cittadinanza
MIGRAZIONI Migrazioni: Definizione, Cause, Effetti
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
La Repubblica in transizione
Relazioni Internazionali
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Una Politica Digitale per l’economia
Le parole della geostoria
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Processo di urbanizzazione e di inurbamento
Sociologia della pubblica amministrazione (A.A )
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo III a.a
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo III a.a
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Esercizio 1 Si vuole studiare la mobilità di voto degli elettori di una certa circoscrizione. Da un sondaggio telefonico risulta che: Si calcolino le distribuzioni.
IUS SOLI E IUS CULTURAE Ius soli: (diritto del suolo) è un'espressione giuridica che indica l'acquisizione della cittadinanza di un dato paese come.
CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
OPINIONE PUBBLICA TABLEAU DE BORD ®
Relazioni Internazionali
Il voto europeo: le conseguenze economiche e politiche
OPINIONE PUBBLICA TABLEAU DE BORD ®
Intermediazione tra società e politica
Il primo dopoguerra e il fascismo al potere.
La Repubblica italiana
LE VACANZE DEGLI ITALIANI 2019
Governare i territori:
Transcript della presentazione:

Il "chi" e il "perché": profilo sociale e ideologico dell'elettore cinquestelle Piergiorgio Corbetta

1. CHI SONO   Base dati: - sondaggi (Ipsos) sugli orientamenti di voto effettuati - con cadenza settimanale su campioni di circa 900 interviste per rilevazione - tra il gennaio del 2012 e il dicembre del 2016, per una media di oltre 46 mila interviste all’anno e un totale di 230.422 interviste

L’elettorato M5s: - non è attraversato da divario di genere - attrae elettori di tutte le fasce tranne i più anziani - non ha specificità territoriali per regione - non ha specificità territoriali per dimensione comuni - ottiene lo stesso consenso fra i più e i meno istruiti - non ha al suo interno differenze di classe

La base elettorale del M5s ha una fisionomia socio-demografica che coincide sempre più con quella della popolazione italiana. «Sempre più»: se c’erano delle differenze d’insediamento iniziali (2012), queste sono scomparse nel tempo (l’avanzamento fra le casalinghe, i meno istruiti, al Sud, ecc.).

2. PERCHE’   Ricerche recenti nelle democrazie occidentali sulle motivazioni che spingono verso i partiti populisti. Imputato: il processo di modernizzazione che a) ha introdotto cambiamenti nei valori e b) ha rimodellato gli equilibri economici Generando i «perdenti della modernizzazione» [Betz 1994].

Due tesi [Bornschier e Kriesi] a) i «perdenti culturali» cultural modernization losers b) i «perdenti economici» economic modernization losers

3. I PERDENTI CULTURALI cultural modernization losers   La «rivoluzione silenziosa» dei valori «postmaterialisti»: - legati alla realizzazione di sé al di là della pura sopravvivenza materiale - uguaglianza di genere, ambientalismo - nuove aperture etiche, unioni omosessuali, diritti dei gay

Disorientamento culturale: . riassorbito negli anni 80 e 90 . portato a livello critico negli anni 2000 dal problema della immigrazione straniera

. aggressività «esterna» verso lo straniero invasore La sicurezza materiale ed economica – valori tipicamente materialisti – sono tornati ad essere obiettivi primari di cui la politica dovrebbe occuparsi. Conseguenze: . aggressività «esterna» verso lo straniero invasore . insicurezza «interna» sentendosi stranieri in casa propria [Russel-Hochschild, Strangers in their own Land, 2016]

Questo disorientamento culturale ha trovato nei paesi occidentali la massima diffusone fra [Inglehart, Norris, 2016] . gli anziani . gli uomini . i meno istruiti . gli abitanti delle periferie . i meno abbienti

La tesi dei «perdenti della modernizzazione culturale» può valere per gli elettori di Marine Le Pen o Donald Trump (e forse per quelli di Salvini), ma non è applicabile al caso degli elettori del M5s. Che semmai andrebbero annoverati fra i «vincenti» della modernizzazione culturale: . per età . sintonia con le nuove tecnologie . apertura su temi etici e progressisti (ns. dati) . atteggiamento moderato su immigrazione (ns. dati)

4. I PERDENTI ECONOMICI economic modernization losers   Tesi precedente: linea interpretativa di tipo psicologico (disorientamento e paura) - cara alla destra Nuova tesi: populismo generato dal disagio economico - cara alla sinistra

Le trasformazioni delle società società post-industriali hanno generato pochi vincenti e molti perdenti . costante crescita delle diseguaglianze sociali dopo i «gloriosi» trent’anni dal 1945 al 1975 . la grande crisi a partire dal settembre 2008 . globalizzazione, i processi di delocalizzazione industriale che hanno eliminato migliaia e migliaia di posti di lavoro Risentimento verso le élite dominanti e la classe politica

  Marco Revelli [2017] individua due componenti . il nucleo duro dei veramente impoveriti («più poveri dei loro genitori») . la massa eterogenea di ceto medio «declassata non tanto dai tagli salariali ma soprattutto dall’inversione di segno che hanno avuto nella crisi le rendite finanziarie» Revelli accomuna in questa analisi situazioni molto diverse (Trump, Brexit, Le Pen, Afd e i “tre populismi italiani”: Berlusconi, Grillo e Renzi) Ma resta analisi ideologica priva di riscontri empirici

  Luca Ricolfi [2016] cerca di dare base empirica; divide la società italiana in tre parti: - quella dei «garantiti» (posto fisso) - quella del «rischio» (dipendenti di piccole imprese, lavoro autonomo) - quella degli «esclusi» (disoccupati, lavoratori in nero, scoraggiati): Terza Società

  Terza società risulta con orientamenti elettorali diversi: . disoccupati (ricerca di lavoro attiva): Lega e i centristi . lavoratori in nero: estrema sinistra e Fratelli d’Italia . scoraggiati: M5s Sostegno assai debole alla tesi di legame fra disagio economico e voto al M5s

 Dalla nostra ricerca nessuna conferma empirica alla relazione fra declassamento – disagio economico e voto a M5s - geografia del voto (argomento principe di Revelli per Trump, leave e Le Pen): non offre sostegno in Italia alla tesi economica (voto 5stelle distribuito omogeneamente in tutto il paese) - occupazione e posizione nel mercato del lavoro: non risultano differenze nella propensione al voto M5s fra disoccupati, operai, artigiani, impiegati, imprenditori e professionisti; stessa propensione inoltre fra «esclusi» e «garantiti» (impiegati, insegnanti, operai) - età: non c’è differenza fra giovani e adulti (fino a 54 anni la propensione verso il M5s è uguale per tutte le classi d’età)  

Indice di dissimilarità fra gli elettorati dei vari partiti e l’elettorato complessivo per: genere, età, zone geografica, dimensione del comune di residenza, istruzione, occupazione, inserimento nel mercato del lavoro l’elettorato cinquestelle è quello più prossimo di tutti alla media nazionale.  

5. SPIEGAZIONE POLITICA   Spiegazione culturale: scartata Spiegazione economica: scartata Spiegazione politica: [Oesch 2008] alienazione politica: frustrazione e protesta verso i partiti tradizionali  formazioni esterne all’establishment politico (“interi settori della società ignorati dai sindacati, dalla chiesa dagli altri pilastri della società civile… hanno sviluppato un profondo risentimento verso tutti i partiti…”); classe operaia che è passata dalla sinistra a formazioni estremiste di destra

Kriesi e Pappas, European Populism in the Shadow of the Great Recession, 2015] Il populismo trae alimento: non solo da crisi economiche ma anche da crisi politiche che possono essere indipendenti dal cattivo andamento dell’economia (corruzione, mancato funzionamento dello stato di diritto, inefficienza del governo, effetto deleterio dei grandi scandali sulla fiducia nelle istituzioni, crisi della democrazia rappresentativa quando i grandi partiti collassano). Le condizioni più favorevoli ai sentimenti «antiélite» quando crisi economica e politica si combinano (cit. 268)

«quando l’economia va bene i cittadini non sono tentati di punire l’esecutivo per i suoi comportamenti corrotti; all’opposto diventano punitivi quando i governanti sono considerati corrotti e causa della cattiva performance economica» (cit. Kriesi e Pappas, European Populism in the Shadow of the Great Recession2015)

Nel nostro paese la crisi politica ha preceduto quella economica (Implosione della Dc e cambio di pelle del Pci). Per concludere: Crisi della democrazia rappresentativa che ha attraversato tutta la società senza preferenze di classe, territorio, status socio-economico

M5s non è stato: il voto dei perdenti economici della globalizzazione non il voto dei perdenti culturali né quello delle periferie contro il centro né quello degli esclusi contro gli inclusi. Semmai è stato il voto (di una parte) di tutti questi. Un voto privo di radici sociali: potremmo forse dire con radici etiche.

6. PROFILO IDEOLOGICO   Nel tempo il «colore politico» del voto al M5s è cambiato. Tre fasi Prima delle elezioni politiche del 2013 il M5s prende voti dall’area di sinistra e di protesta (Lega e Italia dei valori) 2. Elezioni del 2013: si trasforma da partito di nicchia a partito di massa, prende voti da tutto l’arco politico pur mantenendo la sua capacità di prendere il voto «contro»

3. Ciclo delle amministrative del 2014-17: rischio astensione e maggiore contiguità con l’area elettorale della destra

Disponibilità elettori M5s a votare per: 2012 2016 PD 27 10 Slittamento a destra (%) Disponibilità elettori M5s a votare per: 2012 2016 PD 27 10 Sinistra radicale 19 Forza Italia 8 12 Lega 5 15 Fratelli d’Italia 17   Accetta di definirsi di sinistra 44 36 Accetta di definirsi di destra 21 23 Né destra né sinistra 35 41

«Normalizzazione» dell’elettorato 5stelle, progressivo avvicinamento al profilo generale di tutto l’elettorato «Partito pigliatutti»: che si rivolge a tutti in maniera indifferenziata, senza preferenze di sociodemografiche, di classe, di territorio.

Partito pigliatutti Corrisponde alla visione che i movimenti-partiti populisti hanno del «popolo»: comunità organica, omogenea, indivisa, armonica, priva di contraddizioni al suo interno. In aperta contraddizione con la concezione liberale di democrazia

7 CONCLUSIONI Alle origini di questo scollamento fra istituzioni politiche e cittadini   1. Nel dopoguerra e per tutto il trentennio degli anni 50-60-70 l’Italia è stato il paese dell’Europa occidentale col più alto tasso di ideologizzazione della politica. La crisi delle ideologie ha messo in crisi tutto l’impianto della legittimazione politica. Dalla «Repubblica dei partiti» siamo passati alla «Repubblica senza partiti»

2. Tutto il sistema della democrazia rappresentativa entra in crisi quando i grandi partiti collassano (implosione della Dc e cambio di pelle del Pci)   3. Effetto deleterio dei grandi scandali sulla fiducia verso le istituzioni (corruzione, inefficienza del settore pubblico, cattivo funzionamento del sistema giudiziario, sprechi della politica)

Ciò che un tempo avrebbe portato al conflitto di classe, oggi di trasforma in rifiuto A Grillo il merito «oggettivo» di essersi fatto imprenditore politico di una profonda disaffezione verso la politica tradizionale e tutte le sue istituzioni, a partire dai partiti. Alla luce delle affermazioni elettorali dei partiti populisti di destra in tutta Europa, possiamo consentire con l’affermazione di Grillo che senza di noi ora avremmo in casa dei partiti fascisti? Probabilmente sì.