I modelli tradizionali del commercio internazionale Il commercio internazionale segue i VC (Ricardo) I VC sono determinati dalle dotazioni fattoriali (HO) Risultati L’integrazione commerciale è vantaggiosa per entrambi i Paesi Vi sono effetti redistributivi interni a ciascun Paese (FS e HO) Verifiche empiriche non sempre favorevoli Non tutto il commercio è spiegato Commercio inter-industriale e intra-industriale Cose NON spiegate L’ipotesi di concorrenza perfetta non realistica Vi sono rendimenti di scala
Commercio inter-settoriale Secondo i modelli tradizionali, i paesi si specializzano nel settore industriale nel quale godono di un VC Il commercio ha luogo solo tra settori: COMMERCIO INTER-SETTORIALE In un modello di Heckscher-Ohlin, supponiamo che: La EU, abbondante di capitale, si specializzi nella produzione di microchip, intensiva in capitale. I microchip sono importati dal paese estero La Cina, abbondante di lavoro, si specializzi nella produzione di T-shirt, intensivo in lavoro. Le T-S sono importate dall’EU
Commercio inter-settoriale Lo scambio avviene solo fra settori
Commercio intra-settoriale Supponiamo adesso che anche la Cina, come avviene, nella realtà esporti anche microchip, mentre l’EU continui a non produrre T-shirt Commercio inter-industriale Commercio intra-industriale
Importazioni USA di mazze da golf nel 2005.
Perché gli Stati Uniti esportano e importano mazze da golf verso e dagli stessi Paesi? Esportazioni USA di mazze da golf nel 2005.
Commercio inter-settoriale e commercio intra-settoriale Circa il 25% del commercio mondiale è di natura intra-settoriale, in base alle classificazioni industriali standard Ma alcuni settori mostrano quote di commercio intra-settoriale maggiori: nel caso degli Stati Uniti, si tratta di quei settori che utilizzano quantità relativamente elevate di lavoro qualificato, capitale fisico e tecnologia Paesi con dotazioni relative simili di lavoro qualificato, tecnologia e capitale fisico danno vita a ingenti flussi di commercio intra-settoriale con gli Stati Uniti
Indici di commercio intraindustriale* Se il paese esporta beni di un settore (carne) ma non importa carne (importa stoffa) – solo commercio intersettoriale – allora il secondo termine di questa espressione è pari a 1 e IT = 0. Se il paese esporta beni di un settore e importa la stessa quantità di beni dello stesso settore allora il secondo termine dell’espressione è pari a 0 e IT = 1 L’indice varia da 1 a 0, con IT = 0 commercio interamente intersettoriale (flussi commerciali unidirezionali) IT = 1 commercio solo intrasettoriale (flussi commerciali equilibrati) * Indice Grubel-Lloyd L’indice misura la frazione del commercio internazionale rappresentata dal commercio intraindustriale
L’indice di commercio intraindustriale Un indice elevato, fino al 100%, indica che per quel bene le importazioni e le esportazioni sono molto vicine tra loro. Un indice basso (0%) indica che il bene è o importato o esportato, ma non entrambe le cose. Per misurare il commercio intraindustriale di un paese sommiamo gli indici per ciascun settore ponderandoli con la quota del settore nel commercio totale Media ponderata dell’indice per il paese j
Definizioni OCSE Different types of trade are captured in measurements of intra-industry trade: a) Trade in similar products (“horizontal trade”) with differentiated varieties (e.g. cars of a similar class and price range). b) Trade in “vertically differentiated” products distinguished by quality and price (e.g. exports of high-quality clothing and imports of lower-quality clothing).
Sezioni Divisioni Gruppi Classi Categorie Sottocategorie
ATTIVITÀ MANIFATTURIERE (due cifre; 33 divisioni) 10 INDUSTRIE ALIMENTARI 11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE 12 INDUSTRIA DEL TABACCO 13 INDUSTRIE TESSILI 14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA
20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI 21 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI 22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 24 METALLURGIA FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI (3 cifre) 21.1 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE 21.2 FABBRICAZIONE DI MEDICINALI E PREPARATI FARMACEUTICI
26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 26.1 FABBRICAZIONE DI COMPONENTI ELETTRONICI E SCHEDE ELETTRONICHE 26.2 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E UNITÀ PERIFERICHE 26.3 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE PER LE TELECOMUNICAZIONI 26.4 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DI ELETTRONICA DI CONSUMO AUDIO E VIDEO 26.5 FABBRICAZIONE DI STRUMENTI E APPARECCHI DI MISURAZIONE, PROVA E NAVIGAZIONE; OROLOGI 26.6 FABBRICAZIONE DI STRUMENTI PER IRRADIAZIONE, APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI ED ELETTROTERAPEUTICHE 26.7 FABBRICAZIONE DI STRUMENTI OTTICI E ATTREZZATURE FOTOGRAFICHE 26.8 FABBRICAZIONE DI SUPPORTI MAGNETICI ED OTTICI
ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 26.5 FABBRICAZIONE DI STRUMENTI E APPARECCHI DI MISURAZIONE, PROVA E NAVIGAZIONE; OROLOGI (4 cifre) 26.51 Fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione (esclusi quelli ottici) 26.52 Fabbricazione di orologi
L’indice di commercio intraindustriale per gli Stati Uniti nel 2005. .
Indici del commercio intraindustriale nella manifattura: paesi OCSE, media 1997-2008
Commercio IntraCEE (% del commercio totale) Aumenta il commercio tra i paesi aderenti alla CEE…
Quota del commercio intraindustriale … e aumenta il commercio intraindustriale…
Evoluzione dell’indice IIT per la Cina: 1980-2005
Nuove teorie del commercio internazionale Possono le teorie tradizionali spiegare il commercio intersettoriale ? Rendimenti costanti di scala Per spiegare il commercio intrasettoriale occorre superare alcune delle ipotesi dei modelli tradizionali Omogeneità del prodotto Concorrenza perfetta Nuove teorie del commercio internazionale Rendimenti crescenti di scala Prodotti differenziati Concorrenza imperfetta
Una nuova spiegazione del commercio Rimozione dell’ipotesi di mercati perfettamente competitivi. Beni differenziati, non omogenei. 3) Concorrenza imperfetta 3a) Concorrenza monopolistica 1) Con prodotti differenziati, le imprese hanno un certo controllo sul prezzo. 2) Le imprese tendono a specializzarsi perché in concorrenza monopolistica ci sono rendimenti di scala crescenti (economie di scala). 3) I rendimenti di scala crescenti distinguono il modello di commercio in concorrenza monopolistica dalla logica dei modelli di Ricardo e di Heckscher-Ohlin.
Il commercio intraindustriale Si ha commercio intraindustriale quando i Paesi si specializzano in diverse varietà dello stesso tipo di prodotto e le commerciano. Riguarda sia le importazioni sia le esportazioni nello stesso settore. Il modello di concorrenza imperfetta permette di spiegare in che modo la dimensione e la vicinanza dei paesi influenzano il commercio: “modello gravitazionale del commercio internazionale” Il modello di concorrenza imperfetta permette di spiegare il dumping