IL SISTEMA DI BILANCIO FRANCESE

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Transcript della presentazione:

IL SISTEMA DI BILANCIO FRANCESE La Francia è una Repubblica costituzionale, a regime parlamentare semi-presidenziale. Il Presidente gode di notevoli poteri tra i quali anche quello di stabilire la maggioranza degli ordini del giorno della Camera dei Deputati. Il Parlamento ha struttura bicamerale però i poteri legislativi del Senato sono fortemente ridotti. La Francia è uno stato decentralizzato: 27 regioni, 101 dipartimenti e gli Arrondissemenents.

LA RIFORMA La riforma di bilancio in Francia è stata introdotta nel 2006, la c.d. LOLF (Loi organique aux lois de finances). Le nuove norme hanno modificato la struttura del bilancio dello Stato prevista dalla precedente legge organica n. 59 del 1959. L’articolo 32 della LOLF precisa che le leggi finanziarie debbano essere presentate rispettando il principio della sincerità ossia il complesso delle entrate e uscite che graveranno sul bilancio dello Stato devono essere esaustive e corrette quanto più possibile sulla base del quadro informatico disponibile e delle previsioni che possono essere effettuate.

LA STRUTTURA DECISIONALE E GESTIONALE DEL BILANCIO Gli obiettivi della nuova classificazione di bilancio sono del tutto analoghi a quelli enunciati nel caso della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica dell’Italia, n. 196 del 2009: una migliore leggibilità (o “trasparenza”) dei documenti di bilancio; una maggiore chiarezza dell’impiego delle risorse in termini delle politiche pubbliche a cui sono finalizzate (missioni/programmi) e un collegamento più diretto tra risorse stanziate e raggiungimento di determinati risultati (indicatori di qualità dei servizi, di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa); un legame più stretto tra le risorse e i soggetti responsabili dell’attuazione di politiche pubbliche.

IL RUOLO DEL PARLAMENTO Potere di proporre la creazione di nuovi programmi e di modifica alla ripartizione degli stanziamenti tra i programmi iscritti nell’ambito della stessa missione. Vota il limite massimo all’impiego pubblico per ministero; il totale delle entrate e le valutazioni delle entrate e spese della Tesoreria. Il Parlamento francese approva per ciascun programma sia gli stanziamenti delle AE, Autorisations d’Engagement (simili alla nostra CP competenza), che i CP, Crédits de Paiement (simili alla nostra CS cassa). Questi rappresentano rispettivamente un limite massimo per gli impegni e le spese. Il Parlamento può inoltre creare, modificare o sopprimere un programma tramite un emendamento al disegno di legge finanziaria.

LA PROGRAMMAZIONE Prende l’avvio dall’amministrazione responsabile per il bilancio (Direction du Budget) che determina i parametri tecnici di riferimento per l’evoluzione automatica della spesa e delle entrate. Avviene tramite l’invio da parte del primo ministro a ciascun ministro di settore di cd. “lettere-sul-tetto-disponible” (lettres-plafond). Si tratta di indicazioni sul margine di manovra finanziaria per ciascun settore, definite sulla base degli orientamenti fissati dal presidente della Repubblica. Al controllo finanziario si richiede di verificare che il principio della sincerità sia rispettato nella programmazione finanziaria, che la spesa sia sostenibile per il bilancio e di identificare e prevenire possibili rischi di natura finanziaria.

I SISTEMI DI CONTABILITÀ La LOLF prevede tre tipi di contabilità: la contabilità budgetaria, la contabilità generale (o d’esercizio) e la contabilità dei costi. Tralasciando la contabilità dei costi, le cui finalità si riferiscono alle funzioni di controllo, di gestione e alla misurazione delle performance, analizziamo i collegamenti e le relazioni tra il bilancio e i primi due sistemi di contabilità. LA CONTABILITÀ GENERALE: prevede l’esistenza di un piano dei conti economico-finanziario e patrimoniale. La contabilizzazione delle operazioni di gestione avviene attraverso scritture in partita doppia che utilizzano le voci del piano dei conti a ciascuna delle quali corrisponde un codice. La contabilità generale è sottoposta all’obbligo di certificazione della Corte dei conti.