Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Servizi in Toscana – Stato organizzativo, criticità e potenzialità
Advertisements

I Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro delle ASL
Il ruolo dello SPreSAL Informazione ed assistenza all’utenza Prevenzione e Promozione della salute e della sicurezza Rilascio di autorizzazioni e pareri.
PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO (ARTT. 7-10; 13) 1.
Il concetto di collaborazione nella legge di ordinamento penitenziario.
IL DLG 231/2001: AMBITO DI APPLICAZIONE E IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE POTENZA, 5 GIUGNO 2008.
Progettare e programmare PROF.SENAREGA. Progettazione nella scuola  Processo mirato a definire e descrivere le finalità e le caratteristiche o modalità.
Al servizio di gente unica LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità UNO STRUMENTO DI INNOVAZIONE.
L’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo.
1 L’insieme delle regole, delle procedure, delle strutture organizzative volte a consentire - attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,
D. LGS 81/08 Si applica a tutti i settori produttivi, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 1.
COMITATO VALUTAZIONE SINISTRI ASL NAPOLI 1 CENTRO
GESTIONE DEGLI INFORTUNI
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO D. LGS 81/2008 E LAVORO ATIPICO D
TAVOLO TEMATICO VIM/VGS.
Ufficio Coordinamento Aziendale Procurement (UCAP)
EVIDENZE Secondo la letteratura scientifica internazionale le malattie cardiovascolari e quelle del versante psichico presentano una maggiore incidenza.
Amministrazioni in ascolto: l’esperienza del Programma Cantieri
TAVOLO TEMATICO …PISLL...
I REATI DEGLI ALTRI SOGGETTI
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Iscritto all’albo degli Avvocati dall’11/1/1994
Art. 20 Il Silenzio assenso
Audit civico Analisi critica e sistematica dell'azione delle aziende sanitarie promossa dalle organizzazioni civiche Strumento a disposizione dei cittadini.
L’ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA APPLICATA ALLE SCIENZE FORENSI
Controllo sulla gestione
GOVERNO e CONTROLLO SOCIETARIO
CORSO DI FORMAZIONE PER PREPOSTI [ex D.Lgs ]
Rating di legalità delle imprese
TRACCIABILITA’ E SANZIONI
TAVOLO TEMATICO …SPVSA……...
TAVOLO TEMATICO IPN.
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2016
POLIZIA MUNICIPALE REPORT ATTIVITA’
POLIZIA MUNICIPALE REPORT ATTIVITA’
Il Piano Annuale dell’inclusione (pai)
Corso di Diritto penale del lavoro a.a. 2017/2018
«Valutare il bisogno della persona con disabilità.
Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione
Giornate fiorentine di medicina del lavoro 2015
Titolo Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro
Incontro con Direttore Generale 10/10/2012
Riunione direttivo PISLL
Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione
IL SETTORE SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA
La prevenzione dello stress: un obbligo particolare
Gli infortuni e le malattie professionali in Toscana e le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL Giuseppe.
Monitorare la salute : alcuni strumenti di lavoro
PIANO STRATEGICO per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela della salute e della sicurezza dei Lavoratori Venezia 17 luglio.
Codice Protezione Civile in vigore dal 6 febbraio 2018
La sicurezza di esercizio nel trasporto intermodale – un caso concreto
LA DISABILITA’ IN AZIENDA
Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Presentazione del corso
Il Codice etico nei modelli ex D.Lgs. n. 231/2001
Istituto Caterina di Santa Rosa
Il SiRVeSS e le Reti provinciali
Carichi di lavoro in Sicurezza alimentare Sanità Pubblica Veterinaria
I principali compiti del datore di lavoro
Bullismo e cyberbullismo Obblighi ed iniziative previsti dalla legge per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno da parte delle Scuole.
Il preposto.
IL DIRITTO ALLA PRIVACY
Circoli e Responsabilità Civile Nuova polizza assicurativa F.I.S.E.
’INCONTRO IN PARTNERSHIP “
Esperto tecnico impiantista: Direzione Territoriale
Il protocollo informatico e il Manuale di Gestione
   1. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? 1 Il D. Lgs. 81/2008 □ 2 Il D.Lgs. 626/94 3 Il.
La FORMAZIONE nel contratto di assunzione dei Custodi Forestali
RUOLO DELL’ORGANO DI VIGILANZA NEL SISTEMA DELLA PREVENZIONE
Transcript della presentazione:

Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione L’attività di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro delle ASL: Rapporti con le Procure Dr. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento di Prevenzione Roma 20 – 21 Ottobre 2011

Personale dei Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Italia 2008-2009 PROFILO PROFESSIONALE N. PERSONALE N. UPG PERSONALE LAUREATO 1220 805 1264 865 Medici 940 610 960 654 Ingegneri 177 125 204 138 Biologi 29 16 26 13 Fisici 4 5 Chimici 70 50 69 55 Altro personale laureato 24 21 TECNICI DELLA PREVENZIONE 2768 2074 2543 2206 AMMINISTRATIVI 529 - 558 ASSISTENTE SANITARIO/INFERMIERE 404 41 400 38 TOTALE 5060 2956 4893 3145 2

Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di Lavoro Piano Nazionale Triennale Edilizia 2008-2010 250.000 interventi ispettivi/anno, proporzionati, per ciascuna regione e P.A. alla consistenza numerica delle unità locali delle imprese attive nei rispettivi territori l’intervento ispettivo nel 5% delle unità locali del territorio e, per le Regioni che hanno già raggiunto l’obiettivo, il mantenimento dei livelli di attività già erogati 50.000 cantieri ispezionati all’anno sul territorio nazionale, ripartiti a livello regionale secondo parametri connessi alle specificità del rischio delle specifiche realtà

Percentuale di cantieri non a norma su quelli ispezionati, ITALIA 2006-2009 6 6

% di inchieste infortuni concluse con violazione, 2008/2009 7 7

Raccordo tra Procure e Servizi necessario per Applicazione D.L.vo 758/96 Indagini delegate Inchieste infortuni

Individuazione violazioni Prescrizioni al contravventore Procedura di intervento in presenza di violazioni che prevedono sanzioni penali Individuazione violazioni Prescrizioni al contravventore Difficoltà nella individuazione del contravventore Notizia di reato (corredata da verbale accertamenti e rilievi e elezione domicilio – se presente il contravventore)

Verifica adempimento alle prescrizioni e pagamento sanzioni Procedura di intervento in presenza di violazioni che prevedono sanzioni penali Verifica adempimento alle prescrizioni e pagamento sanzioni Comunicazione alla Procura Possibili provvedimenti interdittivi (sequestro – art. 20 D.L.vo 758/94)

Utile una politica giudiziaria severa in questi casi Procedura di intervento in presenza di violazioni che prevedono sanzioni penali In caso di mancata ottemperanza o mancato pagamento ripresa del processo penale Sensazione di un accettabile funzionamento del sistema (rimozione dei rischi, sanzione tempestiva, non ingolfamento delle Procure) Utile una politica giudiziaria severa in questi casi Utile un collegamento con la Procura nei casi di rischio grave e nei casi di mancata ottemperanza

Indagini delegate dal P.M Opportuno che venga delegato il Servizio e non il singolo operatore Se il mandato è preciso solo accertamenti mirati La conclusione può essere: Relazione in cui si evidenzia l’assenza di reati Relazione con C.N.R. e prescrizioni - Relazione con Sanzioni amministrative

Indagini per infortunio e malattia professionale Su delega della Magistratura D’iniziativa (per lo più, soprattutto dopo il protocollo recentemente siglato)

Indagini per infortunio – considerazioni generali Migliori risultati quando si interviene tempestivamente Raramente il P.M. assume la direzione delle indagini Poche indagini rispetto al n. di infortuni Pochi casi con individuazione di responsabilità Pochi casi a giudizio Pochi giudizi con condanna

Problemi nel flusso informativo Omissione di referto Sottostima della prognosi nel certificato iniziale Mancata ricostruzione della prognosi legata a certificati successivi

Indagini per infortunio e malattie professionali La sensazione è che vi sia spazio di miglioramento Motivare di più i servizi Specializzazione dei P.M. e conduzione delle indagini più convinta da parte dei Servizi Utilizzare in prevenzione le conclusioni delle indagini Definire procedure nell’ambito per percorso di miglioramento della qualità

Responsabilità amministrativa e danni da lavoro Preliminarmente è necessario valutare sempre se la responsabilità amministrativa è applicabile in relazione a: 1) Caratteristica dell’impresa 2) Presenza di nesso tra violazione di norme ed evento 3) Interesse o vantaggio 4) Collegamento tra evento che ha causato la lesione e carenze del SGS

Responsabilità amministrativa e danni da lavoro Se è applicabile la responsabilità amministrativa occorre riferire al magistrato: Se c’è un SGS Se è idoneo ed efficacemente applicato (parte più difficile)

Il sistema sanzionatorio Giudizio positivo sul D.L.vo 758/94 Buona anche la dinamica adottata per le sanzioni amministrative. Necessaria maggiore chiarezza sulle possibilità d’intervento in caso di non ottemperanza Ancora da sperimentare la responsabilità amministrativa degli Enti che appare difficile da applicare ma ricca di potenzialità

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana Finalità del protocollo Garantire le indagini nei casi procedibili d’ufficio riducendo quindi l’attuale parziale inadempienza Assicurare copertura omogenea nel territorio Adottare protocolli di indagine omogenei in tutta la Regione

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana Come attuarlo Migliorare i flussi informativi Unico collettore i DP, ricostruire le prognosi, INAIL principale attore informa subito ed al superamento della prognosi ed alla definizione delle invalidità , ma anche 118 e P.S. Formulare prognosi credibili

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana Maggiore attenzione delle Procure su questo tema e maggiore collaborazione Procure Servizi magistrati specializzati, presenti in giudizio, reperibili per infortuni gravi,

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana Diverso approccio dei servizi aumento notevole del numero di indagini indagare su responsabilità amministrativa indagini a step conclusione indagini entro 60 giorni

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana Impegni per tutte le ASL: Sensibilizzare alla individuazione di prognosi non di comodo Sensibilizzare all’obbligo di referto ed alla redazione completa e chiara Sensibilizzare i medici alla immediata redazione del referto per tutti i casi di morte in qualche modo ricollegabili al lavoro Estendere le nomine di upg Adeguare gli organici

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana Non verranno effettuate indagini: - se l’infortunato è un autonomo o il datore di lavoro - negli incidenti stradali - Negli infortuni scolastici avvenuti in aula o palestra - Quando si ritenga probabile NON poter sostenere in giudizio l’esistenza di lesioni gravi - Negli infortuni avvenuti in ambito domestico

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana La Relazione dovrà specificare con chiarezza - I reati per i quali si procede (art. 589 e 590 c.p.) - La ricostruzione della dinamica dell’evento infortunistico; - Le eventuali violazioni alle normative riscontrate durante l’indagine, chiarendo quali di esse siano in relazione con l’evento infortunistico; - La ricostruzione dell’eventuale nesso causale;

Elementi principali del protocollo stipulato in Toscana - L’individuazione delle responsabilità individuali e le ragioni della attribuzione a ciascun soggetto; - Le motivazioni dell’eventuale impossibilità ad individuare responsabilità penali connesse con l’evento (accidentalità, forza maggiore); - L’eventuale responsabilità amministrativa dell’azienda; - Gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria che procedono comunicheranno con separata notizia di reato le contravvenzioni riscontrate durante l’inchiesta (a norma del Dlgs 758/94).

Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento Specializzazione dei Magistrati che consente maggiore professionalità e maggiore facilità di rapporti Rapporti periodici tra pool di magistrati e responsabili dei Servizi Incontri della Procura con tutti gli upg (utile per dare indirizzi ma anche per motivare gli operatori) Definizione e condivisione dell’utilizzo delle specifiche competenze professionali

Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento Direzione diretta del P.M. di singole indagini di grande rilevanza (infortuni gravi, situazioni di alto rischio) Indirizzi alla polizia giudiziaria su: Modalità di conduzione inchieste infortuni Modalità di esercizio dell’attività di P.G. nell’attività di iniziativa

Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento Periodico riesame critico dell’operato della polizia giudiziaria ed emanazione di indirizzi finalizzati a migliorare l’efficienza del sistema Partecipazione all’articolazione provinciale del comitato tecnico regionale ex art. 7 del D.L.vo 81 Formazione congiunta Il tempo impiegato prima per fornire gli indirizzi e concordare le procedure viene ampiamente risparmiato successivamente

Criticità avvertite dai servizi Carenza di personale in relazione a Protocollo (aumento impegno di 6 volte) Non sempre valorizzati come corpo specialistico e chiamati ad atti più idonei ad altre professionalità come ad es. Indagini su cc Notifica conclusioni indagini preliminari Avvisi al difensore per interrogatori da tenersi in Procura Convocazioni estemporanee

Rapporti Dipartimenti di Prevenzione – Procure: Spazi di miglioramento GRAZIE PER L’ATTENZIONE