L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

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Transcript della presentazione:

L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) Economia Aziendale I L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

Sommario L’IVA Il valore aggiunto Facciamo un esempio … I presupposti dell’IVA Riassumendo Le operazioni ai fini IVA Le aliquote IVA L’arrotondamento dell’IVA Qualche esempio Lo scorporo dell’IVA Esempio di scorporo dell’IVA L’IVA da versare L’IVA sulle vendite Riassumendo … L’IVA sugli acquisti Riassumendo La liquidazione IVA Un esempio di liquidazione Nota bene Gli obblighi dei contribuenti IVA La base imponibile Gli elementi inclusi nella base imponibile Gli elementi esclusi dalla base imponibile Bibliografia

L’IVA L’IVA colpisce le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ed è applicata in tutti i paesi che fanno parte della UE; E’ un’imposta indiretta che colpisce i consumi, in vigore da 1973 con il DPR 26 ottobre 1972, n.633; E’ a carico del consumatore finale, che la paga nel momento in cui acquista un bene o riceve un servizio: infatti, nel prezzo del bene o del servizio è compresa anche l’imposta.

Il valore aggiunto E’ l’incremento di valore che un’azienda produce sui beni e sui servizi acquistati dall’esterno per effetto della sua attività produttiva; Il valore aggiunto va quindi ad aumentare il valore dei singoli beni e dei servizi acquistati presso altre aziende.

Facciamo un esempio… Consideriamo il valore di ciascun componente di un telefono cellulare, quale Il guscio di plastica, il display, il microfono, i circuiti interni, la tastiera, ecc., la loro somma sarà inferiore al valore del bene che otteniamo dall’assemblaggio di tutti questi pezzi, cioè il cellulare. Valore di mercato del cellulare Valore di Valore Aggiunto Plastica Display Tastiera Microfono Circuiti elettr. =

I presupposti dell’IVA Sono le condizioni necessarie affinchè si possa applicare l’imposta sul valore aggiunto. Essi sono: Presupposto oggettivo: si deve essere in presenza di cessioni di beni e prestazioni di servizi per i quali viene pagato un prezzo; Presupposto soggettivo: le operazioni devono essere effettuate da persone fisiche e giuridiche che operano nell’esercizio di imprese o di arti e professioni; pertanto sulle cessioni fatte da privati non si calcola l’IVA; Presupposto territoriale: i beni oggetto della cessione devono essere nazionali o nazionalizzati, i soggetti che prestano i servizi devono avere domicilio in Italia.

Riassumendo ….

Le operazioni ai fini IVA Si suddividono in: Operazioni soggette a IVA; Operazioni non soggette a IVA, sulle quali non viene applicata l’imposta e per cui non sono previsti obblighi di documentazione.

Le operazioni soggette a IVA Operazioni imponibili: operazioni su cui si calcola il tributo ( sono in maggioranza); devono essere fatturate; Operazioni non imponibili: è il caso delle esportazioni e delle cessioni tra paesi dell’Unione europea, su cui non si calcola l’IVA; devono essere fatturate; Operazioni esenti: operazioni particolari, aventi rilievo economico-sociale, su cui non si calcola il tributo; solo per alcune di queste sussiste l’obbligo di fatturazione.

Riassumendo …

Le aliquote dell’IVA Super-ridotta 4%: applicata a beni e servizi di prima necessità (latte, pane, abitazioni non di lusso, occhiali da vista, ecc.); Ridotta 10%: applicata su determinate categorie di beni e servizi (carni, cereali ecc., medicinali, ecc.); Ordinaria 20%: applicata a tutti gli altri beni.

Arrotondamento dell’IVA Quando si calcola l’IVA, l’importo dell’imposta viene approssimato per eccesso se il terzo decimale è maggiore o uguale a 5 (ad esempio 28,866 euro diventa 28,87 euro) o per difetto se il terzo decimale è minore di 5 (ad esempio 28,864 euro diventa 28,86).

Qualche esempio … Calcoliamo l’IVA sui seguenti importi: IVA al 20% su € 1.863,24 = € 372,648 = € 372,65 approssimazione per eccesso IVA al 10% su € 854,41 = € 85,441 = € 85,44 approssimazione per difetto IVA al 4% su € 600,12 = € 24,004 = € 24,00 approssimazione per difetto

Lo scorporo dell’IVA Quando acquistiamo una merce in un negozio al dettaglio o consumiamo un caffè al bar, paghiamo un importo comprensivo di IVA, che include sia il prezzo del bene/servizio acquistato sia l’imposta sul valore aggiunto; Per scomporre l’importo complessivamente pagato nelle due componenti (prezzo e imposta) occorre eseguire lo scorporo dell’IVA.

Esempio di scorporo dell’IVA Sabato pomeriggio sono andato in giro a fare shopping ed ho acquistato un paio di scarpe al prezzo di € 95,00. Sapendo che l’IVA sulle calzature è del 20% voglio calcolare il prezzo delle scarpe senza IVA e l’ammontare dell’IVA. Occorre impostare una proporzione del sopra cento: 100 : (100+S) = S : (S+P) Nel nostro caso: 100 : 120 = x : 95 Da cui abbiamo: x = 100*95/120 = 79,17 prezzo senza IVA E quindi l’IVA sarà: 95,00 – 79,14 = 15,83 importo dell’IVA

L’IVA da versare L’ammontare dell’imposta che i contribuenti (imprese, artisti e professionisti) devono versare allo Stato si calcola considerando il totale delle vendite e il totale degli acquisti di un determinato periodo

L’IVA sulle vendite Il corrispettivo incassato dal venditore è formato per una parte dal ricavo del bene o del servizio e per l’altra dall’IVA, che viene calcolata applicando l’aliquota corrispondente. L’imposta incassata deve essere versata al Fisco: non rappresenta quindi un ricavo per l’operatore, ma un debito verso l’ente impositore (Stato, Regione, ecc.).

Riassumendo …. RICAVO + IVA a DEBITO Destinato al venditore (impresa, artista, professionista) RICAVO PREZZO DI VENDITA + IVA a DEBITO Destinata al fisco

L’IVA sugli acquisti Il corrispettivo pagato dal compratore è costituito sia dal costo del bene o del servizio, sia dall’IVA che viene calcolata sull’operazione. L’imposta non verrà trattenuta dal venditore: egli dovrà versarla al fisco del quale rappresenta un esattore. Quindi il compratore ha un credito per l’IVA che il venditore dovrà versare.

Riassumendo …. COSTO + IVA a CREDITO Sostenuto dall’operatore (impresa, artista, professionista) COSTO PREZZO DI ACQUISTO + Versata al fisco attraverso il venditore IVA a CREDITO

La liquidazione dell’IVA E’ l’operazione con la quale si determina l’IVA da versare o il credito verso il Fisco; Viene eseguita alla fine di ogni mese o trimestre; Ogni impresa o professionista deve mettere a confronto l’IVA incassata con le vendite e l’IVA pagata sugli acquisti.

Ancora liquidazione… Se l’IVA incassata è maggiore di quella pagata, viene versata la differenza; Se l’IVA incassata è minore di quella pagata, si ha un credito pari alla differenza.

Riassumendo.. Incassata dai clienti Versata ai fornitori Da versare al Fisco è un debito IVA sulle VENDITE Incassata dai clienti Già versata al Fisco è un credito IVA sugli ACQUISTI Versata ai fornitori Se l’IVA sulle VENDITE è maggiore dell’IVA sugli ACQUISTI Si versa la differenza Se l’IVA sulle VENDITE è minore dell’IVA sugli ACQUISTI Si ha un credito pari alla differenza

Un esempio di liquidazione IVA Un’impresa in un mese ha venduto merci per € 10.000,00 applicando l’IVA del 20% (aliquota ordinaria); nello stesso periodo, l’azienda ha acquistato merci per € 8.000,00, soggette ad aliquota ordinaria. Procediamo alla liquidazione dell’IVA. IVA sulle vendite = € (10.000,00*20/100) = € 2.000,00 IVA sugli acquisti = € (8.000,00*20/100) = € 1.600,00 L’impresa ha incassato IVA per € 2.000 (debito verso il Fisco), ma nel contempo ha pagato IVA sugli acquisti per € 1.600 che i fornitori verseranno per suo conto. L’impresa dovrà versare al Fisco soltanto la differenza: € (2.000,00 – 1.600,00) = € 400,00 IVA da versare.

Nota bene Nell’esempio precedente possiamo vedere come l’IVA da versare sia pari esattamente al 20% del valore aggiunto fiscale: Valore aggiunto fiscale = (vendite – acquisti) = € (10.000,00 – 8.000,00) = € 2.000,00 IVA = (valore aggiunto fiscale x 20%) = € (2.000*20/100) = € 400,00

Gli obblighi dei contribuenti IVA Dichiarazione di inizio attività: agli Uffici delle Entrate o alla Camera di Commercio, entro 30 giorni dall’inizio attività; Fatturazione: ogni operazione comprovata dalla fattura; Registrazione Venditore: deve annotare sul registro fatture emesse le fatture immediate entro 15 giorni dall’emissione e le fatture differite entro il giorno 15 del mese successivo all’emissione;

Continuano gli obblighi… Registrazione Compratore: deve registrare le fatture ricevute nel registro fatture d’acquisto prima della liquidazione periodica o della dichiarazione annuale; Liquidazione periodica: i contribuenti determinano la loro posizione a debito o a credito del Fisco, ogni mese o trimestre Dichiarazione periodica: riassunto mensile o trimestrale dei dati sull’Iva sulle vendite e sugli acquisti;

Ancora obblighi …. Versamento: se dalla liquidazione periodica risulta IVA vendite > Iva acquisti si versa la differenza al Fisco; nel caso contrario l’IVA a credito si porterà in detrazione dell’IVA da versare il periodo successivo; Dichiarazione annuale: si presenta al Ministero delle Finanze una dichiarazione unificata, riguardante non solo l’IVA, ma anche le imposte sul reddito, i contributi previdenziali e le ritenute fiscali.

La base imponibile La base imponibile è l’importo delle singole operazioni sul quale si calcola l’IVA, applicando le varie aliquote. IVA BASE IMPONIBILE ALIQUOTA = x

Gli elementi inclusi nella base imponibile Prezzo dei beni o dei servizi Sconti previsti nel contratto Spese accessorie non documentate = - +

Gli elementi esclusi dalla base imponibile Gli interessi di mora o le penalità dovute al venditore per ritardi o altre irregolarità; Il valore dei beni ceduti a titolo di sconto o abbuono, a seguito di precise condizioni contrattuali; Le somme dovute a rimborso delle spese documentate da fatture sostenute dal venditore per conto del compratore; Le cauzioni per imballaggi a rendere Gli interessi per dilazione di pagamento pattuiti dal contratto: sono esenti dall’imposta.