VICENDE STORICO-COSTITUZIONALI
Periodo 1861-1922 STATO LIBERALE Proclamazione del Regno d’Italia Re: Vittorio Emanuele II Quando nasce l’Italia si parla di “Piemontizzazione” perché si estendono al regno tutte le leggi previste per il regno Sardo-Piemontese
LO STATUTO ALBERTINO Si estende al Regno d’Italia lo Statuto Albertino che era stato concesso da Carlo Alberto al Regno di Sardegna nel 1848
CARATTERISTICHE Lo Statuto era una Costituzione BREVE perché riconosceva pochi diritti ai cittadini FLESSIBILE perché poteva esere modificata con leggi ordinarie e decreti OTTRIATA perché era stato concesso dal sovrano ai sudditi
Evoluzione del diritto di voto 1861 Elettori di sesso maschile, di un’età non inferiore a 25 anni, che dovevano saper leggere e scrivere e pagare un censo annuo di imposte pari a 40 lire. Vota il 2% della popolazione Garibaldi fu eletto con 63 voti e Cavour con 165 voti
1912 Elettori tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni, ferme restando, per quelli fra il 21° ed il 30° anno, le limitazioni di censo. Vota il 23% della popolazione. 1919 Elettori tutti i cittadini maschi maggiorenni. Vota il 61,4% degli italiani.
1929 Si vota con il sistema della lista unica 1939 La Camera dei Deputati viene trasformata in Camera dei fasci e delle corporazioni NON ELETTIVA.
2 GIUGNO 1946: SUFFRAGIO UNIVERSALE Referendum istituzionale tra monarchia e repubblica Elezioni dei componenti dell’Assemblea Costituente.
L’ASSEMBLEA COSTITUENTE L’Assemblea Costituente elegge il Capo provvisorio Enrico De Nicola All’interno dell’assemblea venne nominata la “Commissione dei 75” che avrebbe dovuto scrivere la nuova Costituzione.
LA NUOVA COSTITUZIONE Il testo della Costituzione venne discusso e approvato il 22 dicembre 1947 venne promulgata da Enrico De Nicola entrò in vigore il 1 gennaio 1948
Aprile 1948 Elezioni del 1° Parlamento della Repubblica Elezione da parte del parlamento del 1° Presidente della Repubblica: Luigi Einaudi Presidente del Consiglio: De Gasperi