monumento al lavoratore italiano in Africa
Il monumento al lavoratore italiano in in Africa è stato progettato nel 1938 da Romano Romanelli. L’opera era destinata alla città di Addis Abeba in Etiopia.
Le vicende della seconda guerra mondiale e la perdita delle colonie ne fermarono la partenza. Più tardi, Siracusa è stata scelta come destinazione dell’opera in quanto,durante il periodo fascista, il porto della città Aretusea era considerato il più importante trampolino per le colonie,e aveva visto arrivi e partenze da e per l’Africa,cariche di soldati italiani.
Romano Romanelli apparteneva a una famiglia di grandi scultori fiorentini.Fu attivo soprattutto nel periodo fra le due guerre.Le sue opere si trovano a Firenze a Roma a Milano, nella Galleria d’Arte moderna e all’estero
Il monumento ricorda la forma di una nave con la prua rivolta verso l’Africa.
Il monumento comprende sei statue in bronzo che rappresentano i corpi militari dell’esercito italiano.
marina aeronautica
lavoratore Il sesto bronzo raffigura un lavoratore che portava tra le mani un piccone, distrutto in seguito ad un atto vandalico. Il bronzo originale realizzato da Romano Romanelli è andato perduto e la versione attualmente presente nel monumento è stata realizzata da un suo allievo . Per rispetto nei confronti del maestro la statua è stata realizzata di dimensioni più piccole rispetto agli altri bronzi. lavoratore
Del monumento fanno parte diversi bassorilievi che lo circondano orizzontalmente,realizzati sempre da Romano Romanelli su lastre di marmo di Carrara. I bassorilievi rappresentano scene di battaglia,mezzi militari,scene di lavoro, ecc..
All’interno del monumento è stata realizzata una cappella votiva dedicata al legionario italiano caduto in Africa Orientale. Si tratta di una sala di quindici metri per cinque circa rivestita alle pareti con lastre di marmo rosso di cui molti ignorano l’esistenza perché la cappella è chiusa all’accesso pubblico. All’interno è presente una scultura che rappresenta un soldato caduto in Africa Orientale.
Uno dei problemi che riguardano il monumento è quello degli atti vandalici, maggiormente visibili alla base della struttura inoltre, sono state rubate 68 lastre di pietra che rivestivano l’opera.Il corpo dei vigili urbani di Siracusa ha iniziato dei lavori di pulizia e ha istallato un impianto di video sorveglianza. La qualità artistica dei bronzi e dei bassorilievi e la forma architettonica,ne fanno un’opera d’arte che merita di essere tutelate e valorizzata. Un’opera d’arte che va difesa anche perché ci ricorda un periodo della nostra storia che mai più vorremo si ripetesse.