EVOLUZIONE E NOVITÀ DEGLI STUDI DI SETTORE 2007.

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Transcript della presentazione:

EVOLUZIONE E NOVITÀ DEGLI STUDI DI SETTORE 2007

Il mondo di riferimento 4.300.000 IMPRESE E ATTIVITÀ PROFESSIONALI CON RICAVI / COMPENSI DICHIARATI NON SUPERIORI A EURO 5.164.689. Per il periodo d’imposta 2007 206 STUDI DI SETTORE PIÙ DI 2.000 MODELLI ORGANIZZATIVI Ogni modello organizzativo individua, nell’ambito di uno stesso settore economico, una particolare modalità di svolgimento dell’attività imprenditoriale o professionale.

Chi resta fuori Soggetti che hanno iniziato l’attività nel 2007; Soggetti che hanno cessato l’attività nel 2007; Soggetti con ricavi dichiarati superiori a 5.164.569 Periodo di non normale svolgimento dell’attività “forfetari”; Incaricati alle vendite a domicilio; Classificazione in una categoria reddituale diversa da quella prevista dal quadro degli elementi contabili contenuto nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti degli studi.

Non normale svolgimento attività Liquidazione ordinaria; Liquidazione coatta amministrativa o fallimentare; Altre situazioni: interruzione dell’attività a causa della ristrutturazione per tutto l’anno dei locali in cui viene svolta la stessa; Non è stata iniziata attività Affitto unica azienda Sospensione attività con comunicazione ai fini amminisitrativi, Ecc.

Chi deve cmq compilare il modello soggetti che hanno cessato l’attività nel 2007; soggetti con ricavi dichiarati di ammontare superiore a 5.164.569 e fino a 7.500.000 di euro, la cui attività rientra “potenzialmente” tra gli studi periodo di non normale svolgimento dell’attività, in quanto l’impresa si trova in liquidazione ordinaria altre situazioni di non normale svolgimento dell’attività come, ad esempio, il periodo in cui si è verificata l’interruzione dell’attività a causa della ristrutturazione per tutto l’anno dei locali in cui viene svolta la stessa

Chi compila INE Contribuenti che: hanno iniziato l’attività; esercitano un’attività fuori da studi settore e parametri; sono tenuti all’applicazione dei parametri; esercitano un’attività sottoposta ai parametri e si trovano in un periodo non normale di svolgimento dell’attività, risultano in liquidazione ordinaria, hanno cessato l’attività ovvero hanno dichiarato ricavi superiori a 5.164.569 euro; svolgono un’attività da studio di settore e hanno dichiarato ricavi o compensi sup.a 7,5 milioni di euro.

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA ANALISI DELLA CONGRUITÀ Confronto tra il ricavo dichiarato dal singolo contribuente e il ricavo stimato di riferimento. NORMALITÀ ECONOMICA Valutazione del posizionamento del singolo contribuente rispetto ad indicatori economici specifici del settore. L’analisi di congruità incentrata sulla preventiva normalizzazione delle grandezze di natura contabile e/o strutturale. 7

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA LA METODOLOGIA PREVEDE I SEGUENTI STEP: VALIDAZIONE DEI DATI PER LA CONGRUITÀ Negli Studi di Settore 2007 l’analisi della normalità economica ha la funzione di validare i dati presi a base per l’analisi della congruità. SEGNALAZIONE DEI DATI NON NORMALI La metodologia applicativa prevede la segnalazione dei valori da ritenere anomali rispetto a “range” di normalità, individuati sulla base di una specifica analisi economica realizzata per ciascun cluster. RIDETERMINAZIONE DEI RICAVI TEORICI I valori segnalati si traducono, sotto il profilo metodologico, in una revisione della base di calcolo per l’applicazione degli Studi di settore e assumono rilevanza, attraverso diversificate procedure di calcolo, ai fini della determinazione dei ricavi complessivamente stimati. 8

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA I NUOVI INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA: Incidenza dei costi di disponibilità di beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi Controlla i dati dichiarati e segnala valori non normali dei beni strumentali indicati negli studi di settore. Durata delle scorte (in giorni) Esamina la gestione del magazzino e segnala gli anomali incrementi delle rimanenze finali. Incidenza dei costi residuali sui ricavi Analizza la struttura del conto economico e segnala i valori non normali dei costi residuali che non concorrono alla stima dei ricavi (oneri diversi di gestione ed altre componenti negative). 9

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA IL CONTRIBUENTE PUÒ: ACCETTARE LE PROPOSTE DI RETTIFICA DEI DATI DICHIARATI Il software di applicazione degli studi di settore propone i valori di rettifica per i dati ritenuti non normali. MODIFICARE I DATI DICHIARATI Il contribuente può accettare la segnalazione del software e modificare i dati dichiarati. ATTESTARE/ASSEVERARE I DATI DICHIARATI Le cause di non normalità possono costituire elemento di attestazione/asseverazione da parte dell’intermediario. 10

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA DIVENTA PARTE INTEGRANTE DEI NUOVI STUDI DI SETTORE LA NORMALITÀ ECONOMICA RAPPRESENTA UNA PREVENTIVA ANALISI DELLA COERENZA DEI DATI DICHIARATI PRIMA DELL’APPLICAZIONE DELL’ANALISI DELLA CONGRUITÀ. LA NORMALITÀ ECONOMICA È STATA DEFINITA A LIVELLO DI SINGOLO MODELLO ORGANIZZATIVO (CLUSTER).

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA IN CASO DI INCOERENZA NEI DATI DICHIARATI, L’ANALISI PROPONE UN VALORE DI NORMALITÀ ECONOMICA CHE DIVENTA LA BASE PER L’APPLICAZIONE DELL’ANALISI DELLA CONGRUITÀ. IL CONTRIBUENTE PUÒ ACCETTARE IL VALORE DI NORMALITÀ ECONOMICA OPPURE PUÒ RIFIUTARE IL VALORE PROPOSTO ASSEVERANDO IL DATO DICHIARATO.

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA ANALISI DEI COMPORTAMENTI DEI CONTRIBUENTI MANCATA DICHIARAZIONE DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI AUMENTO CONTABILE DELLE RIMANENZE FINALI SPOSTAMENTO DEI COSTI NELLE VOCI RESIDUALI DEL CONTO ECONOMICO ALTERAZIONE DEI RISULTATI DELLO STUDIO DI SETTORE

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA PER LE IMPRESE SONO STATI INDIVIDUATI I 3 INDICATORI CHE POTREBBERO CONSENTIRE DI RIDURRE I LIVELLI DI EVASIONE E LE DISTORSIONI CONNESSE AD UNA NON CORRETTA ESPOSIZIONE (MANIPOLAZIONE) DEI DATI CONTABILI E STRUTTURALI INCIDENZA DEI COSTI DI DISPONIBILITÀ DEI BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL VALORE STORICO DEGLI STESSI; DURATA DELLE SCORTE (IN GIORNI); INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA INCIDENZA DEI COSTI DI DISPONIBILITÀ DEI BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL VALORE STORICO DEGLI STESSI VERIFICA LA COERENZA (SOTTODICHIARAZIONE) DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI DICHIARATO. LA METODOLOGIA PREVEDE UN CONTROLLO DI COERENZA TRA I COSTI DI DISPONIBILITÀ DEI BENI STRUMENTALI MOBILI (Ammortamenti per beni strumentali mobili + Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria) E IL VALORE STORICO DEI BENI STRUMENTALI (al netto del valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria). NEL CASO IN CUI IL VALORE DICHIARATO DEI COSTI DI DISPONIBILITÀ DEI BENI STRUMENTALI MOBILI SI POSIZIONI AL DI SOPRA DEL VALORE MASSIMO DI COERENZA, LA PARTE DEI COSTI CHE DETERMINA IL SUPERAMENTO DI TALE VALORE COSTITUISCE PARAMETRO DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI MAGGIORI RICAVI DA NORMALITÀ ECONOMICA. LA STIMA DI TALI MAGGIORI RICAVI RAPPRESENTA UNA RIAPPLICAZIONE DI GERICO.

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA DURATA DELLE SCORTE (IN GIORNI) VERIFICA LA COERENZA NELLA GESTIONE DEL MAGAZZINO (AUMENTO CONTABILE DELLE RIMANENZE FINALI) . Per i soggetti che presentano un incremento delle “Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale” rispetto alle relative Esistenze iniziali cui si accompagna una grave incoerenza nell’indicatore di durata delle scorte, il costo del venduto viene aumentato per un importo pari all’incremento del magazzino. L’INCREMENTO DEL MAGAZZINO COSTITUISCE ANCHE UN PARAMETRO DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI “MAGGIORI RICAVI DA NORMALITÀ ECONOMICA”. LA STIMA DI TALI MAGGIORI RICAVI VERRÀ EFFETTUATA SULLA BASE DI UNA RIAPPLICAZIONE DI GERICO.

L’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI VERIFICA LA COERENZA (SOVRADICHIARAZIONE) DELLE VOCI DI COSTO NON UTILIZZATE NELLA STIMA DEI RICAVI TEORICI. L’INDICATORE SOSTITUISCE IL “VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO”. Per i soggetti che presentano un incoerente (elevato) livello dei costi residuali di gestione rispetto ai ricavi, vengono normalizzati tali costi. I COSTI RESIDUALI DI GESTIONE ECCEDENTI IL VALORE DI NORMALITÀ ECONOMICA COSTITUISCONO PARAMETRO DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI “MAGGIORI RICAVI DA NORMALITÀ ECONOMICA”. LA STIMA DI TALI MAGGIORI RICAVI RAPPRESENTA UNA RIAPPLICAZIONE DI GERICO.

LA MARGINALITÀ ECONOMICA LA CONDIZIONE DI MARGINALITÀ COINVOLGE L’11% DEI CONTRIBUENTI SOGGETTI A STUDI DI SETTORE. LA MARGINALITÀ ECONOMICA AUMENTA NELLE AREE PIÙ POVERE DEL PAESE. Fonte: Banca Dati Studi di Settore Metodologia Analisi Logistica applicata a 40 studi di settore

SEGNALAZIONE IN APPOSITA SCHERMATA DEL SOFTWARE APPLICATIVO LA MARGINALITÀ ECONOMICA SEGNALAZIONE IN APPOSITA SCHERMATA DEL SOFTWARE APPLICATIVO DELLE SITUAZIONI NELLE QUALI SI POSSONO PRESUMERE CONDIZIONI STRUTTURALI DI MARGINALITÀ ECONOMICA LE FUNZIONI LOGISTICHE SARANNO DI AUSILIO PER IL PROFESSIONISTA O L’INTERMEDIARIO PER L’ASSEVERAZIONE/ATTESTAZIONE DELLA CONDIZIONE DI MARGINALITÀ ECONOMICA

Le novità degli Studi di Settore 2007 dello Studio di Settore 2004 2005 2006 2007 L’applicazione dello Studio di Settore Andamento del prezzo delle materie prime Trend congiunturale Innovazione tecnologica Giornate di sospensione, CIG e simili

IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE PERDURANTE PERIODO DI CRISI SETTORIALE CONTRAZIONE DELLE VENDITE RIGIDITÀ DEI FATTORI PRODUTTIVI SENSIBILE RIDUZIONE DEI RICAVI INVARIABILITA’ DEI COSTI FISSI UNA SOVRASTIMA DEI RICAVI TEORICI SULLA BASE DEI COSTI DI GESTIONE CORRETTIVO CONGIUNTURALE

IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE TIENE CONTO DI: ANDAMENTO DEL SETTORE (IL CORRETTIVO VIENE APPLICATO SOLO AI SETTORI MANIFATTURIERI IN FORTE DIFFICOLTÀ) DINAMICA ECONOMICA DEI SINGOLI CLUSTER (IL CORRETTIVO È CALCOLATO SULLA BASE DEI DATI DEL MODELLO ORGANIZZATIVO) PERFORMANCE DELLA SINGOLA IMPRESA (IL CORRETTIVO VIENE APPLICATO SULLA BASE DELL’ANDAMENTO DEI RICAVI DELLA SINGOLA IMPRESA)

Valore dei beni strumentali imprese che utilizzano beni strumentali in maniera ridotta o solamente per una parte dell’anno Effetto: l’analisi di congruità potrebbe non cogliere efficacemente la realtà economica dell’impresa SOLUZIONE consentire il ragguaglio ad anno del valore al periodo di effettivo utilizzo dei beni strumentali