Micene Ana Knežević
Micene Nel 1500 a.C. circa, quando Creta viveva un periodo di grande splendore, nella vicina isola di Thera (oggi Santorini), sede di una raffinata civiltà che ripetava i modelli cretesi, l’eruzione del vulcano provocò terremoti e maremoti che probabilmente colpirono anche Creta, contribuendo ad avviare la fase della sua decadenza. La civiltà micenea, nella Grecia continentale, riprende da quella cretese temi, tecniche e motivi decorativi. Miceneo antico (1600-1500 a.C.), in cui gli influssi cretesi cono molto evidenti nella figurazione e scarsi sono i resti degli edifici; Miceneo medio (1500-1400 a.C.), carratterizzato da una significativa attività costruttiva; Miceneo tardo (1400-1100 a.C.), cje si distingue per le grandi realizzazione architettoniche e per le poderose opere difensive;
Creta e Micene
Nota bene! L’isola di Creta e la città di Micene in Argolide, nel Peloponneso; La civiltà cretese viene chiamata anche minoica dal nome leggendario re Minosse. Entrambe le civiltà sono inoltre definite preeleniche, in quanto constituiscono le premesse fondamentali della successiva civiltà greca.
Influssi dell’arte cretese sono testimoniati a Micene sin dal XVII secolo a.C; Contatti tra i due popoli; Secondo alcuni, i Micenei avrebbero conquistato Creta; Secondo altri, si sarebbe verificata una colonizzazione della regione di Micene da parte cretese; Sicuramente rimane certa l’influenza della civiltà cretese, più antica, su quella micenea.
Influssi dell’arte cretese I palazzi del Peloponneso ereditano da quelli cretesi le planimetrie complesse e i modelli decorativi, ma, diversamente da quelli, vengono serrati entro mura poderose, difesi in modo formidabile; Una diversa abitudine di vita; Crete: edifici aperti, a contatto diretto con la natura e con il mare; Micene: il mondo più cupo, grandi realizzazioni architettoniche, profondi significati spirituali;
L’originalità dell’architettura micenea I grandi palazzi, con più piani, su terreni terrazzati; Templi e santuari – fuori dal palazzi, le sale dedicate al culto – al interno; Le tomba a tholos; Il megaron – la sala del trono; Natura guerriera di questo popolo;
Tra il 1400 e il 1100 a.C. – le realizzazioni più significative in architettura; Le grandiose rovine di Micene; Palazzi di Micene – l’aspetto di rocche chiuse protette da mura di notevole spessore; Palazzi: sale, corridoi, cortili, magazzini;
Megaron Una struttura architettonica che divenne usuale nell’architettura greca – il megaron; Cuore del palazzo, dove il re riceveva gli ospiti e dove avevano luogo le celebrazioni, il megaron (dal greco megas – grande), preceduto da un cortile porticato, era una grande sala composta da tre ambienti: un vano dall’ingresso monumentale, con due colonne tra pilastri, un vestibolo e una grande sala, dove si trovava il trono;
Le mura ciclopiche, Micene
Le mura e la Porta dei Leoni, XIV sec. a.C., Micene
Porta dei Leoni Monumentali porte di accesso; Quattro enormi blocchi monolitici: due verticali fungono da piedritti, due orizzontali che sono la soglia e l’architrave; Uno spazio libero triangolare; Le leonesse che si affrontano simmetricamente nel rilievo presentano derivazioni dai modelli cretesi, come dimostra anche la colonna centrale rastremata in basso;
Le mura e la Porta dei Leoni, XIV sec. a.C., Micene
Tesoro di Atreo Tesoro di Atreo, XIV a.C, Micene
Una grande tomba a tumulo, realizzata fuori dal circolo tombale della cittadella; Un lungo corridoio – dromos (lungo 36 metri e largo 6); Tholos – una tomba a pianta circolare con una pseudo-cupola conica; La volta, ottenuta da 22 anelli concentrici aggettanti, mostra la sapienza dei costruttori che, all’aumentare dell’altezza degli anelli, hanno progressivamente ridotto i blocchi finchè l’impianto non si chiude con una sola pietra finale;
Tesoro di Atreo, interno
Tesoro di Atreo, XIV a.C, Micene
Oreficeria micenea Creta – oreficeria raggiunse livelli altissimi, ma purtroppo sono pochi lavori ritrovati; Micene – la produzione locale aveva realizzato prodotti di buona qualità seguendo il gusto e le tecniche cretesi; Pugnali – splendidi esempi, una decorazione son scene di caccia, di guerra o motivi naturalistici; La tecnica era chiamata agemina – inserire sottili lamine di metalli preziosi nel solco del disegno inciso sull’oggetto;
Lama di pugnale, 1550 a.C, Atene, Museo Nazionale
Tazza d’oro da Vaphio, 1500 a.C, Atene, Museo Nazionale La cattura di alcuni tori;
Sbalzo La tecnica a sbalzo è una tecnica per eseguire delle opere scultoree su lastre di rame, oro o altri metalli, oppure cuoio e altri materiali con simili caratteristiche in modo da ottenere un disegno ornamentale in rilievo. Questa tecnica richiede l'uso dei ceselli, che sono asticelle di acciaio sagomate in vario modo per ottenere gli effetti desiderati di profilatura, bombatura e ogni altro dettaglio richiesto. Durante l'esecuzione può essere utile applicare, sul retro della lastra, uno strato di pece con lo scopo di sostenere i colpi di cesello.
Maschera d'oro proveniente dalle tombe di Micene (ca 1.600-1.500 a.C.) Museo Nazionale, Atene
La pittura Donna con una scatola d'avorio, circa 1200 a.C, Museo Nazionale, Atene
Due Donne su un Carro, circa 1200 a.C, Grecia