un'apposita definizione dei sistemi e delle soluzioni conformi

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Transcript della presentazione:

un'apposita definizione dei sistemi e delle soluzioni conformi IL RISPARMIO ENERGETICO E LE FONTI RINNOVABILI IN EDILIZIA Con specifico riferimento alla serie dei requisiti volontari espressamente esaminati nell'ambito della Deliberazione Regionale n. 21 del 16/01/01 è possibile proporre un'apposita definizione dei sistemi e delle soluzioni conformi

requisito 6.1. Controllo dell'apporto energetico da soleggiamento estivo; 6.2.Uso dell'apporto energetico da soleggiamento invernale; 6.3. Risparmio energetico nel periodo invernale; 6.4. Protezione dai venti invernali; 6.5. Ventilazione naturale estiva; 8.1, 8.2, 8.3. Risparmio idrico. 6.7. Uso dell'apporto energetico solare per il riscaldamento dell'acqua SISTEMI PASSIVI impianto distributivo alla scala insediativa urbana; “serre” solari e guadagno solare diretto con ampie aperture a sud (verificandone il dimensionamento in funzione di specifiche simulazioni tese alla quantificazione dei bisogni energetici effettivi); incremento inerzia termica dell’involucro; SISTEMI ATTIVI rendimento dell'impianto termico; installazione di sistemi impiantistici attivi a bassa temperatura.

6.1. Controllo dell'apporto energetico da soleggiamento estivo requisito 6.1. Controllo dell'apporto energetico da soleggiamento estivo climatizzazione naturale attraverso: opportuno orientamento dell'edificio, progettazione di elementi ombreggianti sia di tipo tecnologico-architettonico che naturale (fasce verdi alberate di compensazione climatica ed ambientale ad ovest e sud-ovest).

6.2. Uso dell'apporto energetico da soleggiamento invernale requisito 6.2. Uso dell'apporto energetico da soleggiamento invernale valorizzare le superfici vetrate (soprattutto se orientate a sud), prevedere specie arboree caduche unitamente alla possibilità di modificare in inverno la posizione delle schermature necessarie in regime estivo (assetto variabile dei sistemi di ombreggiamento).

6.4. Protezione dai venti invernali requisito 6.4. Protezione dai venti invernali elementi vegetazionali esterni (opportunamente distanziati e planivolumetricamente articolati in modo tale da non pregiudicare l'irraggiamento solare delle superfici verticali esterne), articolazione delle aperture e delle pareti schermate.

6.5. Ventilazione naturale estiva requisito 6.5. Ventilazione naturale estiva ventilazione trasversale e ventilazione notturna attraverso: orientamento, doppia esposizione, camini di ventilazione, aperture grigliate e regolabili in corrispondenza delle superfici finestrate per la fuoriuscita dell'aria esausta dagli ambienti confinati….

6.6. Uso dell'inerzia termica per la climatizzazione estiva requisito 6.6. Uso dell'inerzia termica per la climatizzazione estiva materiali e tecnologie costruttive ottimizzati, negli involucri esterni: (sistemi di elevazione -multi-layered building’s skin-) (sistemi di copertura -inserimento di giardini pensili e tetti verdi, tetti ventilati, ecc.) che consentano il raggiungimento di adeguate condizioni di comfort interno.

8.1 Riduzione del consumo di acqua potabile requisito 8.1 Riduzione del consumo di acqua potabile applicazione di dispositivi tecnici nell'impianto idrico-sanitario per ridurre gli sprechi di acqua fornita dall'acquedotto; predisposizione di manuali d'uso degli alloggi e contabilizzazione dei consumi finalizzati alla definizione delle azioni manutentive e della periodicità delle stesse.

requisito 8.2 Recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche e 8.3 Recupero, per usi compatibili, delle acque grigie progettare: adeguati sistemi di captazione, filtro e accumulo delle acque meteoriche e delle acque grigie attraverso impianti di trattamento e filtro, sistemi di lagunaggio e serbatoi, apposite reti duali per il recupero delle acque stesse ai fini non potabili (irrigazione, alimentazione dei servizi igienici, ecc.)

requisito 6.7. Uso dell'apporto energetico solare per il riscaldamento dell'acqua E’ opportuno predisporre la progettazione degli impianti idrici per usi sanitari tale da utilizzare l'energia ottenuta da pannelli solari -con serbatoio di accumulo separato- per il riscaldamento dell'acqua in regime estivo e per consentire una integrazione con il circuito degli impianti in periodo invernale. L'integrazione tra un impianto a pannelli solari e un impianto termico a bassa temperatura, ad esempio, consente di ottimizzare ulteriormente il risparmio energetico.

Possiamo pertanto considerare una media (più che ragionevole) del 40%. alcune valutazioni Recenti realizzazioni e studi condotti nell'ambito dell'architettura bioclimatica hanno dimostrato come i sistemi solari passivi, la capacità termica e l'inerzia dei materiali da costruzione, la corretta distribuzione planimetrica degli edifici in funzione dell'orientamento e dell'esposizione ai venti dominanti, sono in grado di contribuire al risparmio energetico dell'edificio in una percentuale variabile da un minimo del 15% ad un massimo del 70%. Possiamo pertanto considerare una media (più che ragionevole) del 40%.

parliamo di risparmio energetico con gli impianti di riscaldamento Impianti di produzione del calore realizzati con caldaie a condensazione modulanti e sistema di riscaldamento attraverso pannelli radianti a pavimento. Considerando che il rendimento di una caldaia convenzionale non supera il 90-92%, la sostituzione con caldaie a condensazione modulanti (rendimento pari al 110%), consente un risparmio energetico pari al 20%. Pannelli radianti e produzione di acqua calda a bassa temperatura Il risparmio si traduce in un ulteriore 20%, in quanto in luogo del ΔT pari a 55  75 °C degli impianti tradizionali si ha un ΔT pari a 30  45 °C e la stessa quantità di calore è garantita dall'incremento della superficie radiante, che comunque compensa una trasmittanza termica meno elevata. (Q= k S ΔT) con i sistemi passivi La quota percentuale di risparmio relativo all’uso consapevole dei sistemi architettonico-tecnologici (materiali, inerzia, protezione) è stimabile intorno al 40%

parliamo di costi L'incremento di costo per pannelli radianti è pari EUR 15,50 (pari a circa L. 30.000/ mq) (EUR 36,00/mq contro 20,60/mq). In un edificio di circa 4000 mc netti (corrispondenti a circa 1500 mq), l’incremento di costo è pari a EUR 23.240,00, contro un risparmio di EUR 2.427,50 / anno (pari a L. 4.700.000/anno). L’incremento è recuperabile nei primi 10 anni di esercizio. L’incremento del costo relativo ad una caldaia di 110kw (50%) è di EUR 2.582,30 (pari a circa L. 5.000.000) rispetto ad una caldaia convenzionale, contro un risparmio di di EUR 2.582,30 (pari a circa L. 5.000.000). Consumo degli edifici “convenzionali” è pari a circa EUR 11.878,00 contro un consumo di EUR 9.296,22 (=L. 23.000.000/anno a fronte di 18.000.000). In questo caso l'incremento del costo è recuperabile nel primo anno di esercizio.

L’incremento si ripaga in 9,8 anni. parliamo di costi L’incremento del costo relativo ai sistemi passivi e ad una progettazione bio-climatica può essere ragionevolmente stimato pari ad un 7% del costo di costruzione. Considerando dunque un edificio di 1500 mq ed un costo di EUR 775,00 al mq, il costo di costruzione totale è pari a EUR. 1.162.500,00 (=L. 2.250.000.000) che, con l’incremento del 7% (considerando di includere la differenza di costo per eliminazione dei sistemi di condizionamento estivo) diventa di EUR 1.243.875,00 (=L. 2.407.500.000); la differenza ammonta dunque a EUR 8.1375,00 (=L. 157.500.000). Il risparmio ottenuto “passivamente” è quantificabile, come già esposto, nel 40%. Si tratta di EUR 4.906,00 annui (9,5 milioni di lire) cui vanno però aggiunti un risparmio di energia elettrica in regime estivo pari a EUR 3.254,00 annui (6,3 milioni di lire all’anno) il cui totale dà un risparmio annuo di circa EUR 8.160,00 (= circa L. 16.000.000 annui). L’incremento si ripaga in 9,8 anni.

il sistema complessivo parliamo di costi L’utilizzo contemporaneo di caldaia, pannelli e sistemi passivi si traduce in un risparmio annuo di EUR 12.920,00 (=L. 25.000.000) contro un incremento complessivo di costi pari a EUR 107.164,00 (=L. 207.500.000) il sistema complessivo viene pertanto ammortizzato in 8,3 anni di esercizio.