D.L. 70/2011 Credito d’imposta per la ricerca - 25 gennaio

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D.L. 70/2011 Credito d’imposta per la ricerca - 25 gennaio 2012 -

La norma istitutrice “È istituito … per gli anni 2011 e 2012, un credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca, in Università ovvero enti pubblici di ricerca. Università ovvero enti pubblici di ricerca possono sviluppare i progetti così finanziati anche in associazione, in consorzio ...”

Le imprese beneficiarie Il credito d’imposta è riservato a tutte le imprese, già esistenti o di prossima costituzione, che effettuano investimenti in progetti di ricerca commissionati a Uni o Enti di ricerca La ricerca agevolabile* Ricerca fondamentale; Ricerca industriale; Sviluppo sperimentale. *È esclusa la ricerca interna.

Aspetti fondamentali Automaticità: il credito è riconosciuto in automatico – a tal proposito non è infatti prevista la valutazione preventiva del progetto Esclusione: sono esclusi dagli investimenti agevolabili le spese di ricerca sostenute direttamente dalle imprese o relative a beni o servizi messi a disposizione delle Università Deducibilità: l’importo degli investimenti in progetti di ricerca è integralmente deducibile dall’imponibile delle imprese Momento di effettuazione: investimenti realizzati nei periodi d’imposta 2011 e 2012

Aspetti fondamentali Utilizzo del credito: il credito compete in tre quote annuali di pari importo (anno di completamento dell’investimento e due anni successivi)*; Il credito è compensabile ai sensi dell’art. 17 D.Lgs. 241/97 ad esclusione del comma 2, lett. E), f), g), h-ter) e h-quater). Cumulabilità: le imprese destinatarie del credito d’imposta in oggetto potranno cumularlo con altre agevolazioni o contributi pubblici … salvo che le norme disciplinanti tali agevolazioni dispongano diversamente. Rilevanza del credito: Non concorre né ai fini IRES che IRAP; Non rileva ai fini della determinazione degli interessi passivi deducibili ai sensi dell’art. 61 TUIR; Non rileva per la determinazione della quota di spese a altri componenti negativi diversi da interessi passivi. *Il credito non utilizzato potrà esserlo nei periodi d’imposta successivi secondo le modalità ordinarie.

Il metodo di calcolo L’importo del credito d’imposta spettante è pari al 90 per cento della quota di investimenti in ricerca che eccede la media dei “medesimi investimenti in ricerca” realizzati nei periodi d’imposta 2008-9-10. Per “medesimi investimenti in ricerca” si ritiene si intendano gli investimenti relativi a progetti commissionati ad Università ed Enti di ricerca. Ai fini del calcolo della media, sono presi in considerazione anche gli esercizi in cui tali costi non sono stati sostenuti – nell’ipotesi in cui in nessuno dei 3 esercizi siano stati sostenuti costi di ricerca, la percentuale del credito d’imposta sarà applicata all’intero ammontare dei costi sostenuti.

Cosa comporta per le aziende Esempio 1 Si ipotizzi la stipula di un contratto di ricerca di euro 100. Tale costo è a deduzione dai ricavi secondo i criteri ordinari e, quindi, nel corso degli anni risulterebbe a carico dell’azienda per la differenza tra l’esborso ed il carico fiscale (IRES 27,5 + IRAP 4,97 = 32,47) cioè per euro 67,53 Ipotizzando una media di investimento nel triennio 2008-2010 pari a 40, l’eccedenza ai fini del credito d’imposta è uguale a 100 – 40 = 60 - Il credito di imposta fruibile è 60*90%= 54 - Complessivamente, per l’impresa si verificherebbe: Esborso complessivo - € 100,00 Risparmi d’imposta (deduzione) + € 32,47 Credito d’imposta + € 54,00 Totale - € 13,53

Cosa comporta per le aziende Esempio 2 Si ipotizzi la stipula di un contratto di ricerca di euro 100. Tale costo è a deduzione dai ricavi secondo i criteri ordinari e, quindi, nel corso degli anni risulterebbe a carico dell’azienda per la differenza tra l’esborso ed il carico fiscale (IRES 27,5 + IRAP 4,97 = 32,47) cioè per euro 67,53 Ipotizzando una media di investimento nel triennio 2008-2010 pari a 0, l’eccedenza ai fini del credito d’imposta è uguale a 100 - Il credito di imposta fruibile è 100*90%=90 - Complessivamente, per l’impresa si verificherebbe: Si potrebbe parlare di “UTILE” (non fiscalmente rilevante) pari a: 22,97 euro Esborso complessivo - € 100,00 Risparmi d’imposta (deduzione) + € 32,47 Credito d’imposta + € 90,00 Totale + € 22,97