CAPITOLO 7 Prima parte: La ricerca

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Transcript della presentazione:

CAPITOLO 7 Prima parte: La ricerca PROMUOVERE LA SALUTE NEI CONTESTI EDUCATIVI Petrillo G. e Caso D. (a cura di) CAPITOLO 7 Prima parte: La ricerca

Introduzione I risultati di precedenti ricerche (Petrillo et al., 2004), in accordo con il modello processuale dell’azione rilevante per la salute (HAPA Model – Schwarzer, 1992), hanno evidenziato che le percezioni di autoefficacia: - operano all’interno di una rete più complessa di variabili rilevanti per la salute (quali i comportamenti adottati, le intenzioni comportamentali, la percezione del rischio) - ed agiscono come uno dei predittori più importanti dell’intenzione di mettere in atto comportamenti salutari.

Riferimenti teorici: l’HAPA Model Secondo tale modello, infatti, l’adozione, l’uso e il mantenimento dei comportamenti salutari vanno concettualizzati come un processo costituito da due fasi: 1) la fase motivazionale, nella quale le persone scelgono l’azione da adottare e si formano un’intenzione; 2) la fase volitiva o dell’azione, nella quale si compie l’effettivo comportamento salutare. IN ENTRAMBE LE FASI solo l’autoefficacia percepita sembra essere il predittore ugualmente importante : - nella prima fase, l’autoefficacia incide quando si sviluppa l’intenzione di cambiare; - e nella seconda fase, l’autoefficacia agisce quando si tratta di pianificare, iniziare, mantenere il comportamento ed eventualmente gestire la ricaduta.

Fase Motivazionale Fase dell’azione Intenzioni Piani di azione Controllo sull’azione Azione rilevante per la salute Barriere e risorse esterne Percezioni del rischio   Autoefficacia Aspettative circa il risultato   Fonte: Schwarzer, Fuchs [1996].  

Ulteriori variabili considerate Oltre alle variabili inserite nell’HAPA Model, abbiamo considerato anche altre variabili psico-sociali, quali le: Informazioni Credenze Conoscenze Locus of control riferito alla salute Strategie di coping Benessere Efficacia collettiva

L’ efficacia collettiva Tra le ulteriori variabili indagate particolare rilievo ha l’efficacia collettiva. L’efficacia collettiva percepita non è la semplice somma delle convinzioni di efficacia individuali, piuttosto è una proprietà emergente a livello di gruppo. Un gruppo che opera attraverso il comportamento dei suoi membri (Bandura, 2001, p.25) I risultati di un gruppo sono il prodotto non solo della conoscenza e delle capacità condivise dai differenti membri che lo costituiscono, ma anche delle dinamiche interattive, del coordinamento e delle sinergie che derivano dalle loro transazioni. Le convinzioni condivise dalle persone circa il loro potere collettivo di produrre i risultati desiderati sono, dunque, un ingrediente chiave dell’efficacia collettiva.

L’ efficacia collettiva nel contesto scolastico L’adolescente, soggetto della nostra ricerca, è inserito in contesti sociali specifici, quali la famiglia, la scuola e la comunità. Molti dei risultati che gli adolescenti conseguono sono quindi possibili solo attraverso gli sforzi collettivi dei gruppi di cui fanno parte. Il contesto scolastico è per i ragazzi occasione di apprendimento di nuove competenze scolastiche da una parte, e occasione di esperienze di sviluppo e di capacità personali e razionali dall’altra. E’ quindi innegabile il ruolo centrale che la scuola riveste per il raggiungimento di obiettivi: direttamente ancorati al successo scolastico e indirettamente connessi al benessere personale e all’adattamento sociale degli allievi.

Obiettivi Partendo da queste premesse teoriche e dal presupposto che la qualità della salute è una questione sia individuale che sociale, questo lavoro si propone di verificare: il ruolo positivo dell’efficacia personale e collettiva nella promozione della salute in adolescenza. Le relazioni tra diversi tipi di efficacia e benessere. la relazione tra l’efficacia personale e quella collettiva.

Il Questionario E’ stata utilizzata una metodologia di tipo quantitativo avvalendosi di un questionario, che rileva numerose variabili psicologiche e sociali, in relazione a 5 specifici comportamenti ritenuti rilevanti per la salute durante la fase adolescenziale: - Alimentazione Esercizio fisico Uso di alcol Uso di sigarette Attività sessuale

Descrizione dello strumento Variabili psicologiche previste dall’HAPA Model QUESTIONARIO costruito ad hoc Ulteriori Variabili pisico-sociali Dati socio-demografici

Le variabili psicologiche previste dall’HAPA Model Abitudini comportamentali: sono state valutate in termini di attività abituali, con 18 domande sui 5 comportamenti. Il range delle risposte variava da 0 (assenza totale dello specifico comportamento) a 5 (massima ricorrenza). Aspettative di risultato: per ciascun comportamento sono state valutate con una scala da 1 (per niente) a 5 (moltissimo) 6 possibili conseguenze del comportamento salutare (tre aspettative positive e tre aspettative negative). Intenzioni: misurate con una sola domanda per ciascuno dei 5 comportamenti (scala a 5 punti da per niente a moltissimo); ai soggetti si chiedeva di riferirsi al loro “prossimo futuro” nel valutare la possibilità di un cambiamento comportamentale in caso di cattiva abitudine, oppure di un mantenimento del proprio comportamento attuale in caso di buona abitudine.

Le variabili psicologiche previste dall’HAPA Model Percezione del rischio (personale e dei coetanei): misurato attraverso una scala a 5 punti (da pochissimo a moltissimo) che tiene conto, per ciascun comportamento, di una gamma di sei possibili conseguenze biologiche (malattie più o meno gravi) che potrebbero sopraggiungere nel futuro mettendo in atto il comportamento a rischio. Autoefficacia specifica per ciascun comportamento a rischio per la salute: misurata attraverso 5 scale (Schwarzer, Renner, 2000; Caso, Donizzetti, 2004), costituite ciascuna dai seguenti items: 15 per l’alimentazione e l’esercizio fisico, 13 per l’uso del preservativo e dell’alcol e 11 per il fumo. Modalità di risposta da 1 (per niente) a 5 (moltissimo).

Ulteriori variabili psico-sociali considerate Informazioni: domande relative alle fonti di tali informazioni e al grado di soddisfazione relativo ad esse. Atteggiamento verso la salute: misurato attraverso una scala di 7 item che valuta l’orientamento generale verso la salute, range di risposta da 1 (per niente) a 5 (moltissimo). Conoscenze: misurate attraverso tre domande (una per ogni area: biologica, psicologica e sociale) per ciascun comportamento con modalità di risposta vero/falso. Credenze soggettive (riferite al soggetto stesso) e normative (riferite alla propria famiglia, gli amici, gli insegnanti e la società): misurate attraverso una scala a 5 punti (da per niente a estremamente) che valuta per ciascun comportamento, come bisognerebbe comportarsi per tutelare la propria salute.

Ulteriori variabili psico-sociali considerate Locus of control sulla salute: E’ stato misurato attraverso l’adattamento italiano (Laicardi, 2002) delle sezioni riguardanti il Locus del Multidimensional Health Questionnaire (MHQ – Snell e Johnson1997). Rileva tre dimensioni (controllo della salute affidato al caso, agli esperti, e a se stessi) attraverso 15 items. Range di risposta da 1 (non mi caratterizza affatto) a 5 (mi caratterizza molto). Strategie di coping: Sono state misurate attraverso l’adattamento italiano (Pedrabassi e Santinello, 1995) del Coping Inventory for Stressful Situations (CISS – Endler e Parker, 1990). Prevede 48 item che rilevano tre diverse strategie di fronteggiamento: strategie orientate al compito, alle emozioni e all’evitamento. Range di risposta 1 (per niente) a 5 (moltissimo). Benessere: Misurato attraverso la scala del benessere (Cicognani, Albanesi, Berti, 2001) costituita da 12 item, che misurano 3 diverse dimensioni del benessere in adolescenza: benessere soggettivo, psicologico e sociale. Range di risposta da 1 (mai) a 6 (ogni giorno). Efficacia scolastica sulla promozione della salute (Petrillo et al. in preparazione) costituita da 15 item che misurano la percezione nelle capacità della propria scuola . Range di risposta da 1 (per niente) a 5 (moltissimo).

La scala di Efficacia Scolastica nella Promozione della Salute Autovalore = 8.35 - Varianza = 55.66 - Alpha = .94 I 15 items previsti dalla scala (rimasti invariati anche successivamente alla validazione) rilevano tre aree problematiche del ruolo della scuola nella promozione della salute: le relazioni interne ed esterne alla scuola (ad es.: La mia scuola sa come ottenere una piena collaborazione da parte degli enti pubblici e dei servizi sociali operanti sul territorio per tutelare la salute dei suoi studenti); lo sviluppo bio-psico-sociale e il disagio giovanile (ad es.: La mia scuola si adopera al massimo per farsi carico delle problematiche degli studenti anche quando queste esprimono un grave disagio); la capacità di fornire informazioni, conoscenze ed educare alla salute (ad es.: La mia scuola è capace di esercitare un’importante azione di promozione della salute per i suoi studenti attraverso il coinvolgimento attivo di esperti - medici, psicologi…).

Classi e Scuole coinvolte I soggetti coinvolti sono 1107 studenti di scuole medie superiori Sesso: 59,4% femmine e 40,6% maschi Età media: 15,66 anni Classi: reclutati in 54 classi di 5 scuole di Napoli e Provincia (I= 52% e IV= 48%).

Dati Descrittivi: Le caratteristiche del Campione I Risultati Dati Descrittivi: Le caratteristiche del Campione

Sedentari o sportivi Sedentari 42,8% Sportivi 25,8% Moderatamente attivi 31,4%

Cattiva o Buona alimentazione Cattiva Alimentazione 35,4% Buona Alimentazione 36,9% Discreta Alimentazione 27,7%

Fumatori o non fumatori Fumatori assidui 20,2% Non fumatori 68,9% Fumatori occasionali 10,9%

Bevitori e Astemi Bevitori assidui 23% Astemi 29,9% Bevitori Occasionali 47,1%

Nessuna precauzione o uso del preservativo (soggetti attivi N=307) Attivi a rischio 61,9% Attivi non a rischio 38,1%

Salutisti o non salutisti In base al punteggio ottenuto in relazione a ciascuna abitudine comportamentale è stato possibile suddividere il campione in tre sottocategorie, che non presentano differenze per sesso, ma solo differenze per classi di appartenenza (i salutisti sono prevalentemente in prima classe e i non salutisti sono prevalentemente in quarta). SALUTISTI X=2,63 NON SALUTISTI X=1,71 MODERTAMENTE SALUTISTI X=2,24

Differenze psicologiche tra salutisti e non I SALUTISTI presentano differenze significative rispetto alle altre due categorie emerse (con particolare riferimento ai non salutisti): In particolare in questi soggetti si riscontra un atteggiamento verso la salute centrato sulla rilevanza personale. Maggiori aspettative positive connesse alla messa in atto di comportamenti salutari. Hanno un maggior locus interno ed utilizzano strategie di coping centrate sul compito. Anche il loro senso di efficacia personale risulta essere maggiore, così come l’efficacia scolastica. Hanno intenzioni future più salutari Inoltre questi soggetti hanno un maggior senso di benessere sia generale che nelle tre sottodimensioni del costrutto.

Differenze tra maschi e femmine Nei maschi sono maggiori le aspettative negative connesse alla messa in atto di comportamenti salutari. Hanno un maggior senso di benessere soggettivo e sociale Hanno maggiori intenzioni salutari per il futuro Nelle ragazze, invece, si riscontra un atteggiamento verso la salute centrato sulla rilevanza sociale. Strategie di coping maggiormente centrate sulle emozioni. Un maggior senso di efficacia personale

Differenze in base alla classe dei soggetti (prime o quarte) I soggetti delle prime classi hanno maggiori aspettative (sia negative che positive) rispetto alla salute. Hanno un maggior senso di benessere soggettivo e sociale Adottano strategie di coping centrate sull’evitamento. Hanno un maggior senso di efficacia scolastica. Hanno abitudini comportamentali più salutari Nei soggetti delle quarte classi si riscontra un atteggiamento verso la salute centrato sulla rilevanza sociale. Maggiori Credenze sulla salute Maggior percezione del rischio dei coetanei. Maggior senso di benessere psicologico. Locus interno Un maggior senso di efficacia personale

Correlazioni tra l’efficacia personale e le altre variabili L’efficacia personale risulta essere correlata alle seguenti variabili: rilevanza sociale della salute .089** credenze circa la salute .284** aspettative positive .177** aspettative negative -.148** locus interno .161** rischio personale -.101** e rischio dei coetanei .171** intenzioni salutari future .254** coping orientato al compito .254** coping emozionale .094** coping di evitamento -.113** abitudini comportamentali .169** benessere soggettivo .092** benessere psicologico.190**

Correlazioni tra l’efficacia scolastica e le altre variabili L’efficacia scolastica risulta essere correlata con: rilevanza personale della salute .108** credenze circa la salute .120** aspettative positive .218** aspettative negative .087** locus esterno .133** rischio dei coetanei -.112** intenzioni salutari future .136** coping orientato al compito .182** coping di evitamento .229** abitudini comportamentali .101** benessere soggettivo .182** benessere psicologico .100** benessere sociale .274** Contrariamente a quanto ipotizzato, l’efficacia scolastica non è correlata con l’efficacia personale.

Discussione sui risultati Come ipotizzato, le relazioni emerse dalle analisi delle correlazioni sono coerenti con quelle riscontrate in letteratura, soprattutto per quel che riguarda il legame positivo tra l’efficacia (sia personale, che collettiva) e il benessere. L’assenza di relazioni tra le due forme di efficacia, diversamente da quanto ipotizzato, potrebbe essere dovuta: - a problemi di tipo metodologico  l’efficacia scolastica è riferita alla salute in generale, mentre l’efficacia personale è una media di più scale che si riferiscono a specifici comportamenti. - al target di riferimento  gli adolescenti, considerati nel loro insieme, probabilmente non hanno un forte senso di appartenenza alla scuola come comunità ed inoltre non si riconoscono (in quanto studenti) come una componente attiva nella promozione della salute fatta dalla scuola.

Considerazioni conclusive I risultati fin ora ottenuti ci inducono a: verificare con analisi più complesse (ad es. analisi della regressione) l’influenza delle diverse variabili psicologiche considerate sui comportamenti salutari e sul benessere nel quadro dell’HAPA MODEL; verificare la tenuta del modello e il ruolo dell’efficacia personale e collettiva nelle diverse fasi in cui si trovano i soggetti (fase della motivazione, dell’intenzione e dell’azione); Approfondire le differenze tra i sottocampioni (in particolare tra le prime e le quarte classi) rispetto alla relazione tra l’efficacia personale e l’efficacia collettiva.