reading.0: let’s bring the ‘Natural Approach’ into classes

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Transcript della presentazione:

reading.0: let’s bring the ‘Natural Approach’ into classes University of Southern California - Italian Language Teachers’ Workshop October 15, 2016 Elisa Pianges

italiano L2 “Nell’insegnamento della lingua straniera esistono solo due esercizi: o si studia la lingua o si studia com’è fatta.” Christopher Humphris

leggere.0 fornire agli studenti un testo autentico, motivante e supportato da fotografie e un paio di pennarelli colorati. dare agli studenti due minuti per leggere il testo due volte chiedere di sottolineare con un colore i nomi geografici e con un altro colore i nomi di persona (entrambi i nomi appartenenti a questi gruppi sono di solito scritti con la lettera maiuscola e facilmente identificabili). procedere alla consultazione fra pari e successivamente allo scambio di coppie (questa parte dell’attività, fondamentale per la formazione di un’interlingua, dà allo studente la consapevolezza di usarla). La consultazione e lo scambio seguiranno a ogni richiesta di sottolineare gruppi di parole differenti. sottolineare poi tutti i nomi di cui si pensa di conoscere il significato. sottolineare infine i verbi, i sostantivi e gli aggettivi.

analisi.0 a questo punto l’insegnante potrebbe stimolare gli studenti a ricavare qualche regola grammaticale analisi lessicale/semantica analisi morfologica analisi sintattica analisi metalinguistica

riflessione linguistica.0 si può decidere di rielaborare alla lavagna quanto ricercato dagli studenti, o procedere con una schematizzazione di quanto è stato individuato (approccio deduttivo) ad esempio, lavorare sulla struttura della frase: soggetto + verbo ; o sostantivo + aggettivo; variazione delle desinenze dei verbi; singolare e plurale, ecc..

materiale autentico e input comprensibili i+1 sottoporre agli studenti del materiale autentico (libri, giornali, fumetti, podcast, video, pubblicità), possibilmente accompagnato da immagini che ne facilitino la comprensione, contribuendo ad abbassare il livello d’ansia. esporre gli studenti a input comprensibili (rif. Butzkamm e Caldwell), input linguistici leggermente più difficili di quanto lo studente sia già in grado di capire o interpretare (rif. Krashen).

acquisizione di un vocabolario ma quello che conta è che l’apprendimento cominci con l’acquisizione di un ampio vocabolario di base presentato in maniera intrinseca dall’insegnante. insegnante che è anche regista: conduce la lezione, ne amministra la tempistica, dà istruzioni, ma garantisce ad ogni singolo studente un ruolo da protagonista. l’intera classe fa grammatica senza rendersene conto.

lo studente ricercatore lo studente deve ricevere materiali adeguati e corrette istruzioni, per poter diventare lui stesso ricercatore. Solo così sarà capace di ricavare regole, significati e individuare strutture morfo-sintattiche. la motivazione si mantiene costante, il livello d’ansia basso, e questo favorisce un processo di acquisizione (rif. Terrel & Krashen). l’evoluzione naturale sarà lo sviluppo e la costruzione di un’interlingua (rif. Selinker).

elementi culturali l’acquisizione viene ulteriormente facilitata se l’attività proposta prevede uno o più elementi culturali, ancora meglio se in contrasto fra la cultura dello studente e la cultura della lingua bersaglio (attività di contenuto e di coinvolgimento). così come favorire attività che prevedono il gioco e il problem solving sono da stimolo alla curiosità e garantiscono un ambiente più motivante e scarsamente ansiogeno (rif. Krashen).

“Junk Food is Bad For You, but Junk Reading is Good for You” Stephen Krashen and Joanne Ujiie