DISINQUINAMENTO DTI 5 e DTI 8
SISTEMA DI DISINQUINAMENTO EATS 4 fasi nello scarico 100% 10% 100% 10% 100% 1% 100% 10% Il formatore formula domande ai corsisti chiedendo loro di individuare le 4/5 parti del sistema EATS e quali componenti sono trattati in ogni fase. In funzione del livello del gruppo, il formatore fornisce una spiegazione succinta direttamente da questo schema per ognuna delle fasi coinvolte, oppure utilizza le slide seguenti per approfondire i dettagli delle singole fasi del sistema.
SISTEMA DI DISINQUINAMENTO EATS 4 fasi nello scarico DOC DPF Camera di miscelazione AdBlue SCR 100% CO HC PM NOx 10% 100% 10% 100% 1% 100% NO NO2 10% Il formatore formula domande ai corsisti chiedendo loro di individuare le 4/5 parti del sistema EATS e quali componenti sono trattati in ogni fase. In funzione del livello del gruppo, il formatore fornisce una spiegazione succinta direttamente da questo schema per ognuna delle fasi coinvolte, oppure utilizza le slide seguenti per approfondire i dettagli delle singole fasi del sistema.
SISTEMA DI DISINQUINAMENTO EATS Circuito di AdBlue Il formatore distribuisce la scheda attività e chiede ai corsisti di completare la legenda (numero e colore del circuito). In funzione del livello del gruppo, il formatore sceglie se far svolgere il compito in autonomia oppure per gruppi di 2 persone, oppure ancora facendo partecipare tutta la classe. In seguito, il formatore spiega le 2 fasi di funzionamento del sistema illustrando alla lavagna la circolazione dei fluidi, le pressioni e come vengono abbinate queste informazioni. 1a fase: fase di riempimento e poi di iniezione 2a fase: fase di spurgo al disinserimento dell'accensione Se necessario, il formatore presenterà fisicamente i componenti in officina: lo scarico EATS, la pompa e l'ugello. Per terminare si tornerà in aula, per parlare delle rigenerazioni e delle strategie di riscaldamento. 1 Serbatoio AdBlue 15 Sensore di pressione aria 2 Sensore di livello e temperatura AdBlue 16 Sensore temperatura AdBlue 3 ACM (After treatment Control Module) 17 Sensore di pressione AdBlue 4 EMS (Engine Management System) 18 Canalizzazione riscaldamento 5 Complessivo "Albonair" 19 Sensore NOx a valle dell'SCR 6 EATS 20 Sensore NOx a monte dell'SCR 7 Alimentazione aria 21 Sensore di temperatura a monte dell'SCR 8 Alimentazione AdBlue 22 Sensore di pressione differenziale a valle del DPF 9 Ingresso liquido di raffreddamento 23 Sensore di pressione differenziale a monte del DPF 10 Elettrovalvola aria 24 Sensore di temperatura a monte del DOC 11 Complessivo pompa AdBlue 25 Sensore di temperatura a monte del DPF 12 Elettrovalvola di derivazione AdBlue 26 Ugello AdBlue 13 Filtri AdBlue 27 Filtro aria 14 Valvola di non ritorno
RIGENERAZIONI E GESTIONE DELLA TEMPERATURA
RIGENERAZIONE Principio Occorre insistere in modo particolare sulla differenziazione tra ceneri e fuliggini. Innanzitutto si spiegano le due fasi del funzionamento del DPF: il trattenimento dei materiali fuligginosi e poi in un secondo momento la loro eliminazione. Si nota quindi che rimane un residuo dopo l'eliminazione delle fuliggini: sono le ceneri (ash in inglese). È la distinzione che si fa tra i residui solubili: materiali fuligginosi e residui insolubili: le ceneri. I materiali fuligginosi vengono eliminati grazie alle fasi di rigenerazione del DPF Le ceneri vengono eliminate pulendo il DPF, nel contesto di una manutenzione preventiva.
RIGENERAZIONE Cicli di carico e rigenerazioni Fase di carico Carico del DPF Fase di carico Rigenerazione attiva Rigenerazione in officina Rigenerazione passiva Incrostazioni di ceneri nel DPF Tempo/chilometri Rigenerazione passiva: la temperatura del DPF (almeno 260°C), le condizioni di marcia e la ridotta percentuale di carico del DPF autorizzano la rigenerazione passiva (o continua). Alcuni usi e percorsi offrono condizioni ottimali per l'attivazione della rigenerazione passiva. Con questo tipo di rigenerazione il carico di fuliggine nel DPF avverrà molto lentamente, potendo addirittura diminuire. La rigenerazione passiva è possibile grazie al rivestimento (coating) del DPF, in caso di usura o contaminazione del DPF con zolfo o qualsiasi altro composto (per esempio presente in un AdBlue non conforme), il DPF si carica più rapidamente in quanto la rigenerazione passiva non è più abbastanza efficace. Fase di carico: il DPF si carica più o meno rapidamente in funzione delle condizioni di marcia. Per la gamma distribuzione, la differenza di intervallo di caricamento sarà ancora più netta che per la gamma lunga distanza, in particolare per via dell'enorme varietà della gamma D e degli utilizzi estremi possibili. Rigenerazione attiva : quando il DPF raggiunge una soglia di carico prestabilita (calcolata principalmente rispetto alla quantità di gasolio bruciata), l'EMS avvia una fase di rigenerazione detta "attiva", attua delle strategie per aumentare notevolmente la temperatura all'interno del DPF (da 460°C a 600°C) per eliminare rapidamente una grande quantità di materiale fuligginoso. Sulla gamma D, quando l'indicatore d'intasamento del DPF indica la zona bianca, il conducente può forzare una rigenerazione attiva per anticipare una fase di condizioni di circolazione difficili (p. es. prima di entrare in un agglomerato, prima di entrare in una zona pedonale, ecc.) Fase di carico: spiegare che le condizioni di marcia non sono ottimali e non permettono di avviare una rigenerazione attiva e la quantità di materiale fuligginoso raggiunge una nuova soglia che attiva un messaggio di avviso sul cruscotto. Rigenerazione in officina: il principio è identico a quello della rigenerazione attiva, tranne per il fatto che il comando è attivato dal tecnico Renault Trucks tramite lo strumento di diagnosi. Poiché la quantità di materiali fuligginosi è importante, è fondamentale rispettare le raccomandazioni di sicurezza, in quanto la temperatura può raggiungere valori estremamente elevati (maggiore è la quantità di materiale fuligginoso presente nel DPF, tanto più la temperatura sale e rischia di rendere instabile la rigenerazione). È inoltre importante ricordare bene le raccomandazioni di sicurezza per il riparatore e i rischi per la salute in caso di mancato rispetto di tali raccomandazioni. Incrostazioni di ceneri del DPF: la curva mostra che con l'aumento del chilometraggio si formano incrostazioni di ceneri nel DPF, che ne riducono la capacità di trattenere il particolato, onde per cui le rigenerazioni vengono effettuate con una maggior frequenza.
RIGENERAZIONE Indicazioni e comandi delle rigenerazioni
GESTIONE DELLA TEMPERATURA High heat mode Per la gamma D non esiste una strategia specifica heat mode: il motore ha di base una strategia di funzionamento detta "calda", l'EGR è coinvolto nel funzionamento di base del motore per consentire la riduzione dei NOx. L'unica strategia specifica è quindi l'high heat mode, Il formatore commenta il video: l'ugello AHI immette carburante nello scarico per far reagire l'idrocarburo con il DOC.
GESTIONE DELLA TEMPERATURA L'iniettore AHI 1 ugello AHI (After Treatment Hydrocarbon Injector) 2 Avvolgimento di comando 3 Sensore di pressione l'iniezione d'aria non avviene contemporaneamente all'iniezione di carburante, serve solo a spurgare il circuito e mantenere il circuito e l'ugello puliti.
GESTIONE DELLA TEMPERATURA L'iniettore AHI l'iniezione d'aria non avviene contemporaneamente all'iniezione di carburante, serve solo a spurgare il circuito e mantenere il circuito e l'ugello puliti. 1 Elettrovalvola di interruzione carburante 2 Ingresso d'aria proveniente dall'APR 3 Elettrovalvola di pilotaggio dell'aria 4 Elettrovalvola di dosaggio carburante 5 Ugello AHI 6 Sensore di pressione 7 Limitatore di pressione, taratura 18 bar 8 FIltro del carburante