Le “abbuffate alcoliche”

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Transcript della presentazione:

Le “abbuffate alcoliche” del fine settimana Nuovi stili di consumo: Binge Drinking Roberto Baiocco Fondamenti di Psicologia ed Ecologia dello Sviluppo Comportamenti di Dipendenza in Preadolescenza e Adolescenza Facoltà di Psicologia 1, Sapienza Università di Roma

oltre 62 mila  + 9% rispetto al 2005. BINGE DRINKING La “Prima Conferenza sull’Alcol” (Ministero della Salute, Ottobre 2008) fornisce dati interessanti sull’abuso alcolico: In Europa l’alcol è responsabile della morte di 195.000 persone  dagli incidenti stradali, omicidi, suicidi, cirrosi epatica, patologie neuropsichiatriche, cancro … In Italia nel 2007 sono stati rilevati 240.000 incidenti stradali: circa 6.000 morti e 300.000 feriti (40% ALCOL). In Italia gli alcoldipendenti presi in carico (2008) presso i servizi territoriali sono stati oltre 62 mila  + 9% rispetto al 2005.

Adolescenza e Consumo di Alcol BINGE DRINKING Adolescenza e Consumo di Alcol L’alcol in adolescenza preoccupa, o dovrebbe preoccupare, così tanto genitori e istituzioni : Aumento dell’abuso fra i 18 e i 29 anni, che passano dal 10% del 1996 a circa il 20% del 2007. In particolare tra le ragazze 18-24 anni. La mortalità giovanile attribuibile all’alcol: 25% tra i M e 10% tra le F. Si sono rivolti a un servizio territoriale il 15% giovani al di sotto dei 30 anni.

BINGE DRINKING Giovanissimi e Alcol . . . Primo contatto  10-11 anni (+ bassa d’Europa di circa 1 anno). Prima intossicazione tra i 13 e i 14 anni (Ministero della Salute, 2007). Dai 14 anni  70% consumo abituale (settimanale). A 16 anni  8% (10%) consumo giornaliero. Si diffondono nuovi stili di consumo  ALCOPOPS

BINGE DRINKING GLI ALCOPOPS . . . Cosa sono? Perché la loro comparsa ha ricevuto così tanta attenzione e critiche? Bevande gasate, miscelate con superalcolici (ad es. rum o vodka) con una gradazione tra il 4- 6%. Puntano su caratteristiche come colori vivaci (verde, arancione), gusti alla frutta, packaging accattivante . . . Dissimula la presenza dell’alcol  bibita analcolica Sono “fun”, “fresh” e “cool”  sono lanciate in occasioni di feste, serate frequentate generalmente dai giovani  + giovani e alle ragazze

Nuovi stili di consumo: Binge Drinking La definizione di binge drinker fu utilizzata per la prima volta da Weshsler nel 1992, in una ricerca relativa al consumo alcolico degli studenti dei college americani. L’autore definì l’episodio di Binge Drinking l’assunzione di 5 o + più drink alcolici in una STESSA OCCASIONE. NELLA STESSA SERATA

Binge Drinking La definizione proposta non considera come rilevante il TIPO di sostanza alcolica ingerita sia essa a bassa gradazione come la birra oppure ad alto tasso alcolico come i cocktail. Dal punto di vista psicologico è importante ricordare che, al di là della sostanza ingerita, lo scopo principale delle abbuffate alcoliche è la perdita del controllo. La sostanza rappresenta un MEZZO  UBRIACATURA

Binge Drinking L’abuso alcolico può rappresentare una ricerca di adattamento dotata di senso in relazione ai sistemi di relazione (sociale, culturale, familiare e amicale) in cui vive l’adolescente. Può quindi svolgere diverse funzioni: SVILUPPO DELL’IDENTITA’: Sentirsi Adulti - Fuga dalla realtà Acquisizione e affermazione di autonomia Trasgressione e superamento dei limiti RIDEFINIZIONE DELLE RELAZIONI SOCIALI: Comunicazione Condivisione di esperienze ed emozioni Esplorazione dei propri limiti e reazioni degli adulti

Binge Drinker Alcuni dati di ricerca (N=2000; studenti Universitari del Nord, Centro e Sud Italia; Baiocco et al., 2008) … Binge Drinker: Gli episodi variano da 2 a 8 volte al mese. 32,9%. Il dato è in accordo con la letteratura (dal 35 al 40% in USA). La frequenza dei ragazzi è statisticamente maggiore di quella delle femmine.

Heavy Drinker Alcuni dati di ricerca (N=2000; studenti Universitari del Nord, Centro e Sud Italia; Baiocco et al., 2008) … IN 1 SETTIMANA Heavy Drinker: almeno 9 episodi di “abbuffate alcoliche” al mese. Venerdì, sabato + . . . 6-7% con una % maggiore nei maschi (3,5% nelle F).

Binge Drinker Quali variabili indagare? VARIABILI DI PERSONALITÀ. Numerose sono le variabili di personalità indagate dalla letteratura in riferimento all’abuso alcolico. Gli individui definibili come estroversi bevono nella stessa serata molto di più degli introversi … diversi studi evidenziano come il disagio psichico, la solitudine, la depressione, l’ansia e lo stress sono variabili associate al binge drinking. Alcol come “medicina” per curare emozioni a valenza negativa, per combattere la solitudine e per strare “meglio”. La ricerca di sensazioni (sensation seeking) è un’altra variabile di personalità particolarmente rilevante per lo studio di molti comportamenti a rischio in adolescenza (Baiocco, Laghi e D’Alessio, 2008).

Binge Drinker Quali variabili indagare? ASPETTATIVE NEI CONFRONTI DELL’ALCOL. L’alcol, specie nei college americani, viene considerato a pieno diritto come parte della vita universitaria e come mezzo per integrarsi socialmente, per ridurre la tensione e come premio per un successo accademico. I giovani adulti dichiarano di bere per divertimento, per stare bene, per essere alla moda, per sembrare più estroversi o semplicemente per combattere la noia. Differenze di genere: le ragazze bevono essenzialmente per la solitudine, per evadere dai problemi, per “curarsi” da aspetti depressivi; i ragazzi, invece, per conformarsi al gruppo e per provare sensazioni piacevoli.

Binge Drinker Quali variabili indagare? GRUPPO DEI PARI E DELLA FAMIGLIA. Il gruppo dei pari può considerarsi sia un fattore di rischio che di protezione rispetto all’insorgenza e cronicizzazione dei comportamenti a rischio. Una ricerca importante (Morrongiello e Daweber, 2004) ha evidenziato come l’influenza del gruppo dei pari, e in particolare quella del “migliore amico”, risulti avere un peso maggiore della famiglia stessa (Zimmermann, 2004)  INIZIAZIONE A conferma di ciò importanti ricerche (Barnes e collaboratori, 1994; 1999) evidenziano che il fattore maggiormente predittivo di comportamenti problematici susseguenti all’uso di alcol è proprio il grado di controllo genitoriale (parental monitoring), espresso dalla conoscenza e dall’interesse per le attività dei figli e in generale dallo STILE DI PARENTING.

Binge Drinker Quali variabili indagare? TEMPO LIBERO E DISPONIBILITÀ ECONOMICHE. Anche alcune dimensioni che caratterizzano lo stile di vita dell’adolescente sembrano essere particolarmente importanti: passare molte ore fuori casa oppure avere molto tempo libero sembra predire in modo significativo l’assunzione di comportamenti di abuso alcolico. Secondo una ricerca finlandese, i ragazzi di 14 anni che ricevono una quantità maggiore di denaro dai propri genitori riferiscono un numero maggiore di intossicazioni da alcol rispetto ai loro coetanei. In riferimento al contesto italiano DiGrande et al. (2000): a) aver “incontrato” per la prima volta la sostanza alcolica la di fuori del contesto familiare e b) bere regolarmente al di fuori della famiglia.

con l’alcol (fuori casa) Età in cui si è iniziato a bere regolarmente Binge Drinker Età del 1° contatto con l’alcol (fuori casa) a Social> Binge = Heavy 13,6 12,5 12,3 Età in cui si è iniziato a bere regolarmente 15,0 14,1 13,4 a Social> Binge > Heavy

Binge Drinker a Social> Binge > Heavy Età della prima intossicazione 16,0 15,1 14,4 a Social> Binge > Heavy c Heavy> Binge > Social Numero di amici che bevono alcol 3,6 4,7 5,4

Binge Drinker Chi è (N=2.000; Baiocco et al., 2007) ? Studente universitario fuorisede (% doppia rispetto a chi lavora ma ha la stessa età)  Centro Italia Tende a reagire allo stress attraverso l’evitamento del problema o con un coping emozionale Ha un n. elevato di amici che bevono Ha delle aspettative specifiche rispetto all’alcol Attua una pericolosa scissione tra quello che viene vissuto nella vita di tutti i giorni e la capacità di concedersi il piacere, una completa separazione logica tra la realtà del lavoro e il benessere.

Binge Drinker Un’area di ricerca importante è quella relativa alla studio delle ASPETTATIVE nei confronti dell’alcol … A differenza del “bevitore sociale” le aspettative più rilevanti nei confronti dell’alcol sono: Disinibizione sessuale comportamentale Sollievo dalla “stress” e dalla “sofferenza”

BINGE DRINKING . . . e in PREADOLESCENZA ??? L’uso e l’abuso di alcol in preadolescenza (12-15 anni) non è adeguatamente studiato sia a livello nazionale che internazionale sebbene . . . I PROGRAMMI DI INTERVENTO ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE PIU’ EFFICACI SONO QUELLI REALIZZATI A PARTIRE DALLE SCUOLE MEDIE INFERIORI

BINGE DRINKING . . . e in PREADOLESCENZA ??? Le campagne preventive spesso si basano su strategie con scarse prove di efficacia e tendono a non considerare i risultati della ricerca riguardo . . . L’INDIVIDUAZIONE DEI PRECURSORI DELL’ABUSO ALCOLICO E DELLA DIPENDENZA (Hawkins, Catalano e Arthur, 2002).

SISTEMA RAPPRESENTAZIONALE I MIEI PENSIERI SULL’ALCOL SISTEMA RAPPRESENTAZIONALE E COMPORTAMENTO Scarsissimi sono gli studi che hanno indagato la relazione tra i sistemi rappresentazionali e l’attuazione di specifici comportamenti2. Tali studi, effettuati solo su adolescenti, evidenziano che: i ragazzi tendono ad avere una grande varietà d’immagini e pensieri riguardo a tali comportamenti; la partecipazione ad attività rischiose per la salute tende è associata a rappresentazioni positive del comportamento. 2 Benthin, Slovic, Moran, Severson, Mertz e Gerrard, 1995; Leeming, Hanley e Lyttle, 2002; McIntosh, MacDonald e McKeganey, 2003

ALLA BASE DELLA RICERCA I MIEI PENSIERI SULL’ALCOL ASSUNZIONE TEORICA ALLA BASE DELLA RICERCA La progettazione di qualsiasi forma di prevenzione e d’intervento riguardo ai comportamenti a rischio in età evolutiva, nonché la promozione di comportamenti protettivi per la salute: NON PUÒ PRESCINDERE DALLO STUDIO DELLE RAPPRESENTAZIONI INDIVIDUALI E CONDIVISE DI TALI COMPORTAMENTI

ASSUNZIONE DI ALCOL (11-13 anni; N=560) I MIEI PENSIERI SULL’ALCOL ASSUNZIONE DI ALCOL (11-13 anni; N=560) Generalmente bevi vino, birra, o altre bibite alcoliche? Solo il 31% dichiara di non aver mai bevuto. Circa il 4% dichiara di avere un rapporto costante con l’alcol

CONSUMO ALCOLICO E RAPPRESENTAZIONE I MIEI PENSIERI SULL’ALCOL CONSUMO ALCOLICO E RAPPRESENTAZIONE Analizzando le risposte dei ragazzi che hanno dichiarato di avere un rapporto costante con l’alcol (consumo giornaliero) si può notare una maggiore percentuale di risposte ad esito positivo. Vi sono differenze nella produzione qualitativa e quantitativa delle immagini mentali in riferimento all’età e al genere. Corrispondenza tra il tipo di immagini mentali prodotte e l’effettivo comportamento adottato nei confronti dell’alcol (a distanza di 1 anno).

I MIEI PENSIERI SULL’ALCOL Progetto: Indicatori di Rischio in Età Evolutiva . . . QUALE PREVENZIONE ? Le aspettative positive nei confronti dell’alcol, che abbiamo notato sono già differenziate in funzione del genere a partire dai 12 anni, possono essere modificate con molta più facilità attraverso specifici programmi preventivi rispetto, ad esempio, alle caratteristiche di personalità. Il tipo di prevenzione cui stiamo pensando va oltre la “semplice” trasmissione di informazioni corrette nei riguardi dell’alcol e pone come punto di partenza dell’intervento la presa di coscienza individuale che ogni singolo ragazzo ha delle proprie immagini mentali, emozioni e conoscenze.