Il punto di vista del reumatologo

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Il punto di vista del reumatologo Sport e Malattie reumatiche LO SPORT NELLE VARIE ETA’: Il punto di vista del reumatologo 17/10/2014 Acqui Terme Dr. Maurizio Mondavio Specialista in Reumatologia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport /43

“Da dove comincio maestà?” “Inizia dal principio, vai fino alla fine, poi fermati!” L.Carrol (1832-1898) Alice’s adventures in wonderland

Agenda 1. Rapporti tra sport e malattie reumatiche 2. Ruolo del medico 3. Sport, lesioni articolari e artrosi post-traumatica 4. Artrosi e sport 5. Osteoporosi e sport 6. Il reumatologo e gli sportivi 7. Conclusioni / 43

Attività fisica, esercizio fisico e sport AF: Ogni movimento prodotto dai muscoli con dispendio calorico EF:Ogni AF strutturata e ripetitiva con mantenimento o miglioramento della forma fisica e dello stato di salute (sport non agonistico) SPORT (agonistico)

Attività fisica Esercizio fisico SPORT Agonistico

SPORT ATTIVITA’ SPORTIVA AGONISTICA e NON AGONISTICA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE (durata impegno, destrezza,intensità; individuali, di squadra; aerobico,anaerobico, misto; potenza, velocità, resistenza) EFFETTI POSITIVI EFFETTI NEGATIVI (ANALOGIE COL FARMACO) IL PROBLEMA OSTEOARTICOLARE O MUSCOLO TENDINEO E’ CAUSATO DALL’ATTIVITA’ SPORTIVA ? E’ INDIPENDENTE DALL’ATTIVITA’ SPORTIVA ? SONO PRESENTI CONDIZIONI PREDISPONENTI ? E’ POSSIBILE PROSEGUIRE L’ATTIVITA’ SPORTIVA ? PREVENZIONE ESITI , TERAPIA, RIABILITAZIONE, TERAPIA TERMALE

Dai 60 in poi

Le malattie reumatiche PREVALENZA > 20% ENTRAMBI I SESSI E QUALSIASI ETA’ PIU’ FREQUENTI NEGLI ANZIANI IMPATTO SOCIALE M.CRONICHE/INVALIDITA’ MORTALITA’ BASSA LIMITAZIONE DEL MOVIMENTO DOLORE ARTROSI /ARTRITE 17,3 % – OSTEOPOROSI 7,3% (ISTAT 2010) ESERCIZIO FISICO (ATTIVITA’ SPORTIVA NON AGONISTICA) EFFETTI FAVOREVOLI SUI DOLORI E/O SUL DECORSO? QUALI SONO GLI SPORT PIU’ INDICATI? /43

SPORT e malattie reumatiche SPORT ——> MALATTIA REUMATICA (ES.lesioni muscolo-scheletriche regionali ACUTE—> ARTROSI microtraumi ripetuti —> ARTROSI ? MALATTIA REUMATICA + SPORT = MIGLIORAMENTO MALATTIA REUMATICA + SPORT = PEGGIORAMENTO CONDIZIONI PREDISPONENTI A MALATTIA REUMATICA: SPORT —> SLATENTIZZAZIONE MALATTIA SPORT —> PREVENZIONE MALATTIA

Il tipo di esercizio fisico indicato in queste malattie è variabile. MALATTIE REUMATICHE INFIAMMATORIE e DEL CONNETTIVO Si tratta di malattie, di solito autoimmuni, che possono colpire qualsiasi età, prevalgono nel sesso femminile e possono essere localizzate o sistemiche, di lieve o notevole gravità. L’esercizio fisico (sport non agonistico) è parte integrante del trattamento che comprende terapia medica, fisica, chirurgica. Il tipo di esercizio fisico indicato in queste malattie è variabile. Nella maggior parte dei casi deve essere personalizzato in rapporto all’età, estensione, gravità e stadio della malattia Es. Artrite giovanile Artrite dell’adulto/anziano Monoartrite Poliartrite Artrite lieve Artrite grave Artrite iniziale Artrite avanzata

Agenda 1. Rapporti tra malattie reumatiche e sport 2. Ruolo del medico 3. Sport, lesioni articolari e artrosi post-traumatica 4. Artrosi e sport 5. Osteoporosi e sport 6. Il reumatologo e gli sportivi 7. Conclusioni /43

IL MEDICO Diagnosi di malattia Cure Abitudini di vita Esercizio fisico: Ruolo nel progetto terapeutico Sicurezza Aspettative, benefici e limiti Personalizzazione Attività fisica e sport Incoraggiamento

IL PAZIENTE REUMATICO Dolore —> Riposo Attivita’: negativa in senso assoluto e dannosa per la salute

Agenda 1. Rapporti tra malattie reumatiche e sport 2. Ruolo del medico 3. Sport, lesioni articolari e artrosi post-traumatica 5. Artrosi e sport 6. Osteoporosi e sport 7. Il reumatologo e gli sportivi 8. Conclusioni /43

Fattori di rischio per l’artrosi Età Razza Fattori geografici Assetto genetico (collagene tipo II, IX, XI, BMPs, Wnt signal) Sesso e fattori ormonali Obesità Fattori endocrino-metabolici Fattori meccanici (traumi*, dismetrie, varismo, valgismo, anomalie di sviluppo) Pregresse malattie articolari infiammatorie Αλχυνι φαττορι δι ρισχηιο πρεδισπονγονο αλλα μαλαττια Αρτροσιχα ε αλλα συα εμεργενζα συλ πιανο χλινιχο. * Anche da Attività lavorativa e sportiva (macro-microtraumi)

Lesioni cartilaginee nello sport SPORT e Individuo ARTROSI INIZIALE: L’esercizio fisico moderato aumenta la forza muscolare e migliora la mobilità articolare MacroTrauma MicroTraumi multipli ARTROSI (Malattia della cartilagine articolare)

Artrosi post-traumatica Artrosi : conseguenza di una precedente lesione traumatica. Lo sport non agonistico, entro certi limiti, puo’ collaborare a mantenere le articolazioni in buone condizioni anatomo - funzionali. Lo sport di tipo agonistico, può invece minacciare la comparsa di un’artrosi precoce soprattutto nei soggetti che possiedono articolazioni imperfette per motivi costituzionali. Per ridurre il rischio di artrosi sono necessari una corretta diagnosi, un’opportuna terapia e un’adeguata riabilitazione post-infortunio. Altri fattori indispensabili per preservare la normale struttura e funzione articolare comprendono un’oculata scelta dello sport da praticare, una corretta metodologia di allenamento, l’utilizzo di protezioni che riducano il carico articolare e un programma dietetico volto alla riduzione del peso corporeo.

Rischi di traumi articolari nei vari sport MEDIO Aerobica a basso impatto • Alpinismo • Bowling • Camminata veloce • Canoa • Danza sportiva • Equitazione • Pattinaggio su ghiaccio • Sci di fondo • Sollevamento pesi • Tennis • Tennis tavolo • Vela ALTO Arti marziali • Baseball • Calcio • Football americano • Pallacanestro • Pallamano • Pallavolo • Rugby • Sci alpino • Sci d’acqua • Squash BASSO • Acquagym • Ballo • Cammino lento-medio • Canottaggio • Ciclismo • Golf • Nuoto Ganzit, Stefanini: Artrite, artrosi e attività fisica; Tabella IX pag.33; 2008

Agenda 1. Rapporti tra malattie reumatiche e sport 2. Ruolo del medico 3. Sport, lesioni articolari e artrosi post-traumatica 4. Artrosi e sport 5. Osteoporosi e sport 6. Il reumatologo e gli sportivi 7. Conclusioni /43

I pazienti artrosici Non svolgono attività fisica perché ritengono che possa essere dannosa per le proprie articolazioni 2) Non hanno mai ricevuto, né dal reumatologo né dal medico di base, indicazioni circa l’utilità del movimento 3) L’ approccio terapeutico è indirizzato verso il controllo della sintomatologia dolorosa 4) Le precedenti attività sportive del paziente sono poche o nulle 5) L’aderenza e la persistenza ai programmi di esercizio fisico e’ scarsa

Ruolo incentivante del medico mediante il dialogo Qual è il suo livello di attività fisica praticata (incluso il (lavoro, i lavori domestici, il giardinaggio, gli hobbies)? Quando pratica movimento ne percepisce un beneficio per la sua artrosi? E’ meno attivo ora rispetto a com’era prima di diagnosticare la patologia? C’è una particolare attività fisica che svolgeva prima della diagnosi della malattia e che ha poi interrotto, ritenendo di non poterla più praticare? • Nei periodi di inattività percepisce un miglioramento o un peggioramento della sua artrosi? Cosa ne pensa dell’esercizio ( inclusi la camminata, il ballo, la ginnastica, la bicicletta)? Ha mai frequentato una palestra? Quali sono le sue aspettative in merito alla pratica dell’attività sportiva?

Dolore di tipo meccanico Dolori nell’artrosi Dolore di tipo meccanico Alcuni esercizi, come quelli di rinforzo o allungamento muscolare, possono essere utili a diminuire la sintomatologia. Il paziente stesso dovrà essere sempre attento a verificare l’eventuale comparsa di dolore e a discuterne poi con il medico in modo da modificare l’ attività praticata (tipo, intensità, durata).

Quali esercizi ? Reumatologo <—> Fisioterapista Questo professionista avrà il compito di mostrare al malato quali siano gli esercizi che potrà compiere quotidianamente, anche in casa, per mantenere le articolazioni il più possibile attive. Tutti i pazienti, inoltre, devono ricevere indicazioni dettagliate sui tempi e sulle modalità di esercizio, tenendo anche conto delle riacutizzazioni periodiche della malattia, durante le quali bisogna porre cautele ulteriori.

Esercizio fisico nella gonartrosi e nella coxartrosi 1) stretching 2) mobilità degli arti inferiori 3) cammino 4) attività aerobiche a basso impatto 5) rinforzo muscolare Tutte queste attività, come evidenziato dalle linee guida stesse, hanno un diverso grado di raccomandazione a seconda della valutazione funzionale paziente. In particolare gli esercizi di stretching degli arti inferiori si sono mostrati utili per ridurre il dolore nello scendere e salire le scale e nel camminare

Attività raccomandate a lungo termine dopo ptg e pta Ganzit, Stefanini: Artrite, artrosi e attività fisica; Tabella XII, pag.46; 2008

Agenda 1. Rapporti tra malattie reumatiche e sport 2. Ruolo del medico 3. Sport, lesioni articolari e artrosi post-traumatica 4. Artrosi e sport 5. Osteoporosi e sport 6. Il reumatologo e gli sportivi 7. Conclusioni /43

Prevenzione e terapia dell’osteoporosi 1 La sedentarietà favorisce la perdita della massa ossea Stare a letto o essere costretti all’ immobilità causa la riduzione rapida e significativa della densità ossea.  Anche l'assenza di gravità ha effetti negativi: astronauti che passavano lunghi periodi nello spazio sono risultati affetti da osteoporosi.  Al contrario l’esercizio fisico regolare aiuta a mantenere stabile la massa ossea in base al tipo ed alla quantità.

Prevenzione e terapia dell’osteoporosi 2 L’esercizio fisico come prevenzione e come terapia Un programma terapeutico completo comprende non solo i farmaci ed una corretta alimentazione, ma anche l’esercizio fisico. Infatti, è stato dimostrato che l'esercizio fisico è indispensabile per garantire l’efficacia della terapia e per ridurre il rischio di frattura. Pertanto, alcune raccomandazioni generali su prescrizione dell'esercizio fisico in pazienti con osteoporosi possono essere utili per ottimizzare la salute delle ossa.

Prevenzione e terapia dell’osteoporosi 3 Quale esercizio fisico? Gli esercizi di resistenza ed a basso impatto sono utili nell’osteoporosi per rafforzare i muscoli, migliorare l’equilibrio, aumentare la densità ossea e ridurre il rischio di fratture. Il nuoto e gli esercizi in acqua (come acqua-gym o idrocinesiterapia) non sono esercizi in carico, in quanto il galleggiamento neutralizza gli effetti della gravità. L'esercizio in acqua può migliorare la forma fisica cardiovascolare, la funzione delle articolazioni e la forza muscolare.  Poiché il rimodellamento osseo è stimolato dalla forza di gravità, gli sport in cui è diminuita la gravità, come il nuoto, non hanno effetti sulla ossa, anche se hanno effetti benefici sui muscoli, il cuore e le articolazioni, mentre altre attività, come ad esempio salire le scale, ballare, camminare, andare in bicicletta o fare aerobica, sono da preferire.

Benefici dell’ esercizio fisico nelle persone con osteoporosi Riduzione perdita ossea e la conservazione del tessuto osseo Miglioramento della forma fisica e qualità della vita Tempo di reazione migliore Maggiore mobilità Riduzione del rischio di fratture ossee causate da cadute Riduzione del dolore Aumento della forza muscolare Migliore equilibrio e coordinazione Postura mantenuta o migliorata Migliore senso di benessere e vitalità

CAMMINARE BENE per STARE BENE

NORDIC WALKING

NORDIC WALKING

Agenda 1. Rapporti tra malattie reumatiche e sport 2. Ruolo del medico 3. Sport, lesioni articolari e artrosi post-traumatica 4. Artrosi e sport 5. Osteoporosi e sport 6. Il reumatologo e gli sportivi 7. Conclusioni /43

VALUTAZIONE REUMATOLOGICA NEGLI SPORTIVI: QUANDO? Tendinopatie resistenti alla terapia/multiple/ ricorrenti Fratture da stress Pubalgia Mal di schiena Dolore arti inferiori correlato all’esercizio Triade dell’ atleta Problemi di correlati all’ esercizio degli adolescenti Le lesioni che non hanno recuperato come previsto

L’ESEMPIO DELLE TENDINOPATIE Traumatiche/Degenerative/Infiammatorie Multiple Non iniettare steroidi! Interruzione programma di allenamento precedente Programma di rieducazione funzionale Trattamenti invasivi (ac.jaluronico, concentrati piastrinici, chirurgia) solo dopo il fallimento della terapia conservativa Correzione fattori di rischio Riposo relativo Cross training

CONCLUSIONI 1 AVVIAMENTO ALLO SPORT NEI SOGGETTI SANI QUALE SPORT ? NEL SOGGETTO GIOVANE: QUALSIASI SPORT (MORFOTIPO) NEI SOGGETTI ANZIANI: LA SCELTA DEVE TENER CONTO DI PRECEDENTI ESPERIENZE DEVONO ESSERE PREFERITI SPORT TECNICAMENTE SEMPLICI DEVONO ESSERE PREFERITI SPORT DI RESISTENZA DEVONO ESSERE PREFERITI GLI SPORT INDIVIDUALI L’IMPEGNO DEVE ESSERE PREVALENTEMENTE DI TIPO AEROBICO DEVONO ESSERE EVITATI SPORT POTENZIALMENTE TRAUMATIZZANTI

CONCLUSIONI 2 QUALE SPORT ? SOGGETTO CON LESIONI PREDISPONENTI A MALATTIE REUMATICHE CORREZIONE ALTERAZIONE (anche mediante SE POSSIBILE attività sportiva!) QUALE SPORT ? PAZIENTE REUMATICO: ETA’ SPORT NON AGONISTICO MALATTIA “ “ INDIVIDUALE ARTICOLAZIONI GRUPPI OMOGENEI* COMORBIDITA’ SEDUTE COLLETTIVE

“Avevo una mezza voglia di andare a correre… ma ha vinto l’altra mezza” “Cammina con noi, la voglia non ti passerà…” /43