MORTE DI ELISEO E CADUTA DI SAMARIA

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MORTE DI ELISEO E CADUTA DI SAMARIA CAP.11-17

LA STORIA DELLA MONARCHIA … Continua in un’alternanza di violenze, colpi di stato, idolatrie… e con il giudizio a mo’ di ritornello «liturgico» del Dtr. Per il regno di Giuda: es.12,3 3Ioas fece ciò che è retto agli occhi del Signore per tutta la sua vita, perché lo aveva istruito il sacerdote Ioiadà. 4Ma non scomparvero le alture, dal momento che il popolo sacrificava e offriva ancora incenso sulle alture. Per il regno di Israele: es.13,2 2Fece ciò che è male agli occhi del Signore; imitò il peccato di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele, né mai se ne allontanò.

Dall’843 al 724. Ieu (843/2-815), 10° re, uomo perfido. Sterminò la casa di Acab (2Re 9:17-28; 2Cron 22:6-9). Vero è che sradicò il culto di Baal (2Re 10:18-28), ma ristabilì quello dei vitelli d’oro (2Re 10:29,31). Più volte sconfitto dai siri, dovette pagare anche un tributo agli assiri (2Re 10:32,33; cfr. Am 1:3,4). Entrando vittorioso a Izreel, dove abitava l’empia Izebel, vide costei tutta imbellettata alla finestra e ordinò di gettarla giù; fatta calpestare dai suoi cavalli, fu lasciata poi ai cani (2Re 9:30-37; 1Re 21:23). “Ieu si addormentò con i suoi padri, e lo seppellirono a Samaria. Ioacaz, suo figlio, regnò al suo posto”. – 2Re 10:35. Acazia (843/2), 6° re, figlio di Ioram e unico superstite della strage compiuta fai filistei e dagli arabi (2Cron 21:16,17;22:1). Regnò per un anno e fu un pessimo sovrano, influenzato negativamente da sua madre Atalia (2Re 8:25-27; 2Cron 22:2-4) che poi gli usurpò il trono. Morì per mano di Ieu e per volere di Dio. – 2Cron 22:7. Atalia (842-837), regina di Giuda, figlia di Acab re d’Israele e di sua moglie Izebel, e nipote di Omri (2Re 8:18,26), moglie di Ieoram figlio maggiore di Giosafat re di Giuda (2Re 8:25-27; 2Cron 18:1). Era la madre di Acazia, il precedente re di Giuda. Come sua madre Izebel, Atalia fu malvagia e sparse molto sangue, autoproclamandosi regina (1Re 21:25; 2Cron 21:4-6;22:11,12). I suoi figli saccheggiarono il Tempio e offrirono a Baal le cose sacre (2Cron 24:7). Fu giustiziata fuori dell’area del Tempio per ordine del sommo sacerdote Ieoiada (2Re 11:1-20; 2Cron 22:1–23:21).  – 2Re 10:10, 11; 1Re 21:20-24.

Ioas (837-800), 8° re di Giuda, figlio minore di Acazia re di Giuda (2Re 12:1; 1Cron 3:11). Da bambino fu sotto la custodia del sommo sacerdote Ieoiada, che lo incoronò – legittimo erede al trono – nel cortile del Tempio (2Re 11:4-12,21; 2Cron 23:1-11). Atalia, che gridava alla cospirazione, fu uccisa (2Re 11:13-16; 2Cron 23:12- 15). Restaurò il Tempio e abolì il culto di Baal (2Re 11:17-20; 12:9-16; 2Cron 23:16-21; 24:8-14). Morto il sommo sacerdote Ieoiada, divenne un pessimo sovrano. Giunse a far uccidere Zaccaria, suo grande benefattore (2Cron 24:20-22). Morì assassinato e non ebbe sepoltura in tomba regale. – 2Re 12:19-21; 2Cron 24:25-27. Ioacaz (815-802), 11° re, figlio di Ieu (2Re 10:35;13:1). Fu oppresso duramente dai siri (2Re 10:32-34). Si umiliò davanti a Dio e fu liberato dalle loro mani (2Re 13:2-7,22,23). Ioacaz fu sepolto a Samaria; gli succedette il figlio Ioas. – 2Re 13:8,9; 2Cron 25:17. Ioas (802-786), 12° re, figlio di Ioacaz (2Re 13:10). Fu un sovrano felice nelle sue imprese. Il profeta Eliseo, morente, gli predisse splendide ma poche vittorie sui siri (2Re 13:15-19). Riportò una vittoria completa su Amazia re di Giuda ed entrò in Gerusalemme facendo un immenso bottino di guerra (2Re 14:8-14; 2Cron 25:17-24). Quando Ioas morì e fu sepolto a Samaria, gli succedette il figlio Geroboamo II. — 2Re 13:12,13; 14:15,16. Amazia (800-783), 9° re (2Re 14:1,2;15:2; 2Cron 25:1;26:3). Da principio fu un buon re (2Cron 25:2). Riportò vittorie sugli idumei, ma poi ne adorò gli idoli (2Re 14:7; 2Cron25:5-16). Suscitò una guerra contro Ioas re di Israele, ma con funeste conseguenze (2Re 14:8-14; 2Cron 25:13,17-24). Durante una rivolta fu cacciato da Gerusalemme e rimase ucciso a Lachis, dove si era rifugiato. – 2Re 14:17-21; 2Cron 25:25-28.

Geroboamo II (786-746), 13° re (2Re 14:16,23). Fu un gran monarca Geroboamo II (786-746), 13° re (2Re 14:16,23). Fu un gran monarca. Ridiede ad Israele le antiche frontiere e riprese ai siri la Palestina transgiudaica (2Re 14:25-28). Con il consiglio e l’aiuto del profeta Giona prese pure Damasco. Con lui il Regno tornò a fiorire, ma nel declino spirituale (Os 1:2,4;4: 1,2,12-17;5:1-7;6:10; Am 2:6-8;3:9, 12-15;4:1). Dopo la sua morte salì al trono il figlio Zaccaria. – 2Re 14:29.  Ozia (2Re 15:13) o Azaria (783-742), 10° re (2Re 14:21;15:1,2). Uomo saggio che seguì i consigli del profeta Zaccaria (2Re 15:3,4; 2Cron 26:4,5). Sottomise, durante il suo lungo e felice regno, gli ammoniti, gli idumei, i filistei e gli arabi (2Re 14:22; 2Cron 26:2,6-9,11-15). S’interessò molto anche dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame (2Cron 26:10). Sul finire della sua vita divenne superbo e giunse ad usurparsi le funzioni sacerdotali; colpito dalla lebbra, fu costretto a vivere isolato  (2Cron 26:16-21). Una lapide rinvenuta a Gerusalemme (attribuita al 1° secolo E. V.) porta questa iscrizione: “Qui furono portate le ossa di Ozia, re di Giuda. Non aprire”. Zaccaria (746-745), 14° re, ultimo regnante della dinastia di Ieu; dopo sei mesi di governo fu assassinato (2Re 15:8-12). Fu un uomo cattivo al cospetto di Dio. – 2Re 15:9. Shallum (745), 15° re. Fu a capo della congiura per assassinare il re Zaccaria. Morì anch’egli per congiura, dopo un mese. – 2Re 15:8,10-15. Menahem (745-737), 16° re. Era l’uccisore di Shallum (2Re 15:10). Fu costretto a pagare un gran tributo agli assiri. Espugnata Tifsa, infierì contro le donne incinte (2Re 15:13-17). Menahem morì di morte naturale. – 2Re 15:22. Iotam (742-735), 11° re (2Re 15:32,33; 1Cron 3:12; 2Cron 27:1; Mt 1:9). Fu saggio (2Re 15:35; 2Cron 27:2,6). Fece eseguire importanti lavori nel Tempio (2Cron 27:3-7). Combatté gli ammoniti e li rese tributari (2Cron 27:5). Sul finire del suo regno fu attaccato dai siri e dagli israeliti (2Re 15:37). Iotam morì dopo 16 anni di regno. – 2Re 15:30.

Pecachia (737-736), 17° re, figlio di Menahem Pecachia (737-736), 17° re, figlio di Menahem. Fu un operatore di delitti. Fu ucciso da Peca, suo aiutante di campo, mentre si era rifugiato nella torre reale per salvarsi. I due anni del suo regno furono contrassegnati dalla solita adorazione idolatrica dei vitelli. – 2Re 15:22-26. Peca (736-732), 18° re. Dopo aver ucciso il re Pecachia, ne prese il trono (2Re 15:25,27). In accordo con i siri attaccò il Regno di Giuda (2Re 15:32,37,38). Fu un re empio. Morì assassinato dopo 20 anni di governo disastroso. – 2Re 15:30. Acaz (735-715), 12° re di Giuda (2Re 16:2; 2Cron 28:1). Fu oltremodo empio e introdusse il culto a Moloch (2Re 16:3, 4; 2Cron 28:3,4). Subì sconfitte dai siri e dagli israeliti alleatisi tra loro, che assediarono anche Gerusalemme (2Cron 28:5-15,17-19; 2Re 16:5,6; Is 7:1). Chiese ed ottenne aiuto dagli assiri (Is 7:2-6;8:12), che poi gli si rivoltarono contro (2Cron 28:20). Acaz morì dopo 16 anni di empio governo (2Re 16:20), ma non fu deposto nei luoghi di sepoltura regali. – 2Cron 28:27. Osea (732-724), 19° e ultimo re di Israele (2Re 17:1,2). Salito al trono usurpandolo dopo aver assassinato il re Peca (2Re 15:30) e anche grazie agli assiri (documentazione assira), negò loro il tributo e si attirò l’assedio di Samaria per tre anni: l’Assiria espugnò infine Samaria (2Re 17:3-6). Il re Osea fu incatenato e tutto il Regno di Israele cadde sotto l’Assiria. Gli israeliti furono fatti schiavi e deportati in Assiria e in Media. Così, una serie di 19 re empi e disfattisti condussero il Regno di Israele a perdere la libertà e a vivere in durissima schiavitù. 724 Caduta di Samaria e fine del Regno di Israele.

MORTE DI ELISEO 2 Re 13,14-21 14Quando Eliseo si ammalò della malattia di cui morì, Ioas, re d’Israele, scese da lui, scoppiò in pianto in sua presenza, dicendo: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». 15Eliseo gli disse: «Va’ a prendere arco e frecce», ed egli prese arco e frecce per lui. 16Disse ancora Eliseo al re d’Israele: «Metti la tua mano sull’arco». Dopo che egli ebbe messa la mano, Eliseo mise le sue mani sopra le mani del re, 17quindi disse: «Apri la finestra verso oriente». Dopo che egli ebbe aperta la finestra, Eliseo disse: «Tira!». Ioas tirò. Eliseo disse: «Freccia vittoriosa del Signore, freccia vittoriosa contro Aram. Tu colpirai Aram ad Afek, sino a finirlo». 18Eliseo disse: «Prendi le frecce». E quando quegli le ebbe prese, disse al re d’Israele: «Colpisci la terra», ed egli la percosse tre volte, poi si fermò. 19L’uomo di Dio s’indignò contro di lui e disse: «Colpendo cinque o sei volte, avresti colpito Aram sino a finirlo; ora, invece, sconfiggerai Aram solo tre volte». 20Eliseo morì e lo seppellirono. Nell’anno successivo alcune bande di Moab penetrarono nella terra. 21Mentre seppellivano un uomo, alcuni, visto un gruppo di razziatori, gettarono quell’uomo sul sepolcro di Eliseo e se ne andarono. L’uomo, venuto a contatto con le ossa di Eliseo, riacquistò la vita e si alzò sui suoi piedi.

Due osservazioni sul ruolo profetico di Eliseo: La potenza della Parola di Dio, come giudizio contro gli empi e come salvezza per chi è obbediente La ragione per quale non è stata annientata la potenza degli aramei, cioè il non essersi fidati del tutto di tale potenza

Il profetismo del IX secolo Al di là di tutte le ipotesi che possono farsi bisogna concludere che si forma un gruppo di «contestatori»: contro le sopraffazioni della monarchia Contro il sincretismo religioso di Geroboamo Tale movimento è formato da uomini che vivono o in modo solitario o in comunità piccole, ma anche accreditati presso la corte. Essi diventano oggetto di tradizioni orali popolari; per diventare racconti di tipo edificante; quindi utilizzati dal Dtr per la sua tesi teologica. In tale momento rielaborativo anche Mosè diventa «il profeta» (Deut.18,18), archetipo di tutti i profeti. Questo serve per distinguere nei «profeti» la forma storica/sociologica da quella letteraria/teologica.

LA CADUTA DI SAMARIA Cap.16: La guerra siro-efraimitica. Dal punto di vista storico si può dire che si tratta di una piccola guerra locale che serve a mettere in luce lo strapotere degli Assiri. cap.17 CADUTA DI SAMARIA: 5Il re d’Assiria invase tutta la terra, salì a Samaria e l’assediò per tre anni. 6Nell’anno nono di Osea, il re d’Assiria occupò Samaria, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media. 7Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, dalle mani del faraone, re d’Egitto. Essi venerarono altri dèi, 8seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d’Israele. 9Gli Israeliti riversarono contro il Signore, loro Dio, parole non giuste e si costruirono alture in ogni loro città, dalla torre di guardia alla città fortificata. 10Si eressero stele e pali sacri su ogni alto colle e sotto ogni albero verde. 11Ivi, su ogni altura, bruciarono incenso come le nazioni che il Signore aveva scacciato davanti a loro; fecero azioni cattive, irritando il Signore. 12Servirono gli idoli, dei quali il Signore aveva detto: «Non farete una cosa simile!».

LE RAGIONI DI TALE DISTRUZIONE il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti». 14Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervice, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. 15Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro; seguirono le vanità e diventarono vani, seguirono le nazioni intorno a loro, pur avendo il Signore proibito di agire come quelle. 16Abbandonarono tutti i comandi del Signore, loro Dio; si eressero i due vitelli in metallo fuso, si fecero un palo sacro, si prostrarono davanti a tutta la milizia celeste e servirono Baal. 17Fecero passare i loro figli e le loro figlie per il fuoco, praticarono la divinazione e trassero presagi; si vendettero per compiere ciò che è male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno. 18Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda. 19Neppure quelli di Giuda osservarono i comandi del Signore, loro Dio, ma seguirono le leggi d’Israele. 20Il Signore rigettò tutta la discendenza d’Israele; li umiliò e li consegnò in mano a predoni, finché non li scacciò dal suo volto. 21Quando aveva strappato Israele dalla casa di Davide, avevano fatto re Geroboamo, figlio di Nebat; poi Geroboamo aveva spinto Israele a staccarsi dal Signore e gli aveva fatto commettere un grande peccato. 22Gli Israeliti imitarono tutti i peccati che Geroboamo aveva commesso; non se ne allontanarono, 23finché il Signore non allontanò Israele dal suo volto, come aveva detto per mezzo di tutti i suoi servi, i profeti. Israele fu deportato dalla sua terra in Assiria, fino ad oggi.

Origine dei samaritani 24Il re d’Assiria mandò gente da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvàim e la stabilì nelle città della Samaria al posto degli Israeliti. E quelli presero possesso della Samaria e si stabilirono nelle sue città. 25All’inizio del loro insediamento non veneravano il Signore ed egli inviò contro di loro dei leoni, che ne facevano strage. 26Allora dissero al re d’Assiria: «Le popolazioni che tu hai trasferito e stabilito nelle città della Samaria non conoscono il culto del dio locale ed egli ha mandato contro di loro dei leoni, i quali seminano morte tra loro, perché esse non conoscono il culto del dio locale». 27Il re d’Assiria ordinò: «Mandate laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là: vada, vi si stabilisca e insegni il culto del dio locale». 28Venne uno dei sacerdoti deportati da Samaria, che si stabilì a Betel e insegnava loro come venerare il Signore. 29Ogni popolazione si fece i suoi dèi e li mise nei templi delle alture costruite dai Samaritani, ognuna nella città dove dimorava. 30Gli uomini di Babilonia si fecero Succot-Benòt, gli uomini di Cuta si fecero Nergal, gli uomini di Camat si fecero Asimà. 31Gli Avviti si fecero Nibcaz e Tartak; i Sefarvei bruciavano nel fuoco i propri figli in onore di Adrammèlec e di Anammèlec, divinità di Sefarvàim. 32Veneravano anche il Signore; si fecero sacerdoti per le alture, scegliendoli tra di loro: prestavano servizio per loro nei templi delle alture. 33Veneravano il Signore e servivano i loro dèi, secondo il culto delle nazioni dalle quali li avevano deportati. 34Fino ad oggi essi agiscono secondo i culti antichi: non venerano il Signore e non agiscono secondo le loro norme e il loro culto, né secondo la legge e il comando che il Signore ha dato ai figli di Giacobbe, a cui impose il nome d’Israele. 35Il Signore aveva concluso con loro un’alleanza e aveva loro ordinato: «Non venerate altri dèi, non prostratevi davanti a loro, non serviteli e non sacrificate a loro, 36ma venerate solo il Signore, che vi ha fatto salire dalla terra d’Egitto con grande potenza e con braccio teso: a lui prostratevi e a lui sacrificate. 37Osservate le norme, i precetti, la legge e il comando che egli ha scritto per voi, mettendoli in pratica tutti i giorni; non venerate altri dèi. 38Non dimenticate l’alleanza che ho concluso con voi e non venerate altri dèi, 39ma venerate soltanto il Signore, vostro Dio, ed egli vi libererà dal potere di tutti i vostri nemici». 40Essi però non ascoltarono, ma continuano ad agire secondo il loro culto antico. 41Così quelle popolazioni veneravano il Signore e servivano i loro idoli, e così pure i loro figli e i figli dei loro figli: come fecero i loro padri essi fanno ancora oggi.

Riflessione teologica Il nostro Dtr, teologo e filosofo, in fondo si pone due questioni: Perché le origini di un popolo e le sue istituzioni godono all’inizio della benedizione di Dio e tuttavia alla fine precipitano nella catastrofe? Che cosa non ha funzionato nella storia di Israele? RISPOSTA: infedeltà a Dio, al primo comandamento, che poi si allarga a tutti gli altri comandamenti (rispetto della giustizia, amore per la verità, perseguimento della pace…) La catastrofe di Israele non è il frutto dell’arbitrio di Dio o della cattiveria dei nemici, ma il risultato della negazione del Dio della giustizia e della verità. Ecco il vero nemico.

RIFLESSIONE E ATTUALIZZAZIONE Primato di Dio nella vita In questo hanno un ruolo fondamentale i profeti, i quali denunciano la perversione della condotta e riportano alla purezza della fede iniziale L’indurimento del cuore scatena una reazione peggiore della precedente (sacrifici umani). Si diventa «vanità» La scelta di Dio sembra concentrarsi sulla tribù di Davide, la quale essa stessa mostra infedeltà Gli stranieri generano confusione e pericolo alla fede: idolatria e sincretismo Politicamente si risolve il problema mandando un sacerdote e raddrizzare le vie, ma non si risolve il problema.