TOUR ITALIANO ATTRAZIONE INVESTIMENTI 1° TAPPA Firenze 11 luglio 2018

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Transcript della presentazione:

TOUR ITALIANO ATTRAZIONE INVESTIMENTI 1° TAPPA Firenze 11 luglio 2018 L’azione di coordinamento della Conferenza delle Regioni e PA GIULIA PAVESE Dirigente Attività Produttive della Conferenza delle Regioni

A partire dal 2016 attenzione crescente da parte del Governo… DECISIONE DEL COMITATO ATTRAZIONE INVESTIMENTI 30 MAGGIO 2016 RECEPITA DALLA CABINA DI REGIA INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL 27 OTTOBRE 2016 RAFFORZAMENTO GOVERNANCE SISTEMA ATTRAZIONE INVESTIMENTI POTENZIARE LE STRUTTURE REGIONALI DEDICATE ALL’ATTRAZIONE INVESTIMENTI SOTTOSCRIZIONE PROTOCOLLI DI INTESA FRA MISE – ICE E SINGOLE REGIONI A PARTIRE DA TOSCANA E LOMBARDIA

1. Attenzione crescente Sulla tematica dell’attrazione degli investimenti esteri, negli ultimi due anni si è posta un’attenzione crescente da parte del Governo che ha messo in campo misure organizzative e finanziarie per far compiere al nostro Paese un passo in avanti significativo. Conseguentemente, anche le Regioni se ne sono occupate attivando una specifica area di attività nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, anche e soprattutto per impulso del Comitato Nazionale di coordinamento per l’attrazione degli investimenti esteri. In particolare, la riunione del Comitato del 3 maggio 2017 è stata estesa alla partecipazione di tutti gli Assessori regionali con la finalità di definire concretamente la collaborazione tra Amministrazioni centrali e regionali. Le premesse per la riorganizzazione di una Governance sul tema FDI sono state declinate in modo operativo, in primo luogo, con le intese bilaterali firmate da quindici Regioni con il Ministero dello Sviluppo Economico e con L’ICE. Su indicazione della Conferenza delle Regioni è stata, poi, definita l’attività legata al progetto multiregionale condiviso da MISE, MAECI ed ICE per implementare la capacity building delle strutture amministrative.

Attività congiunte Governo-Regioni I Fase: Programma multiregionale per l’attrazione investimenti approvato dalla conferenza delle regioni il 2 febbraio 2017 Creazione di una specifica area di attività nell’ambito della Conferenza delle Regioni, anche e soprattutto per impulso del Comitato Nazionale di coordinamento per l’attrazione degli investimenti esteri Rafforzamento delle competenze e dei modelli esistenti da mettere in sinergia con quanto strutturato a livello centrale. Definizione di un modello unitario come sistema paese per offrire all’investitore estero un’omogeneità di comportamenti, di linguaggio, di procedure ecc. Sviluppo di attività di training integrato ICE-MISE-Regioni Tutoraggio svolto dalle Regioni più avanzate in materia per la condivisione di modelli e buone pratiche Rafforzamento presenza regionale ad eventi fieristici internazionali (Es: MIPIM Cannes)

2. Programma multiregionale Tale lavoro, nel corso del 2017, ha previsto: un corso di formazione integrata organizzato da ICE e diretto sia al personale di ICE che a quello delle Regioni; la predisposizione, a cura di ICE, di nuove Guide informative per gli investitori esteri con una sezione dedicata alle Regioni e, infine, la predisposizione di modelli unificati di definizione delle attività condivise fra Regioni ed ICE sui temi dell’offerta territoriale, dell’assistenza all’investitore e della promozione. Tutte queste linee di azione, che tra l’altro hanno visto un forte ruolo di coordinamento svolto dalla Conferenza delle Regioni, si sono concluse nel 2017 con risultati positivi in termini di miglioramento del know how acquisito da parte di tutte le strutture amministrative competenti e l’avvio di un percorso condiviso per la creazione di nuove opportunità da offrire agli investitori. Sullo sfondo, la collaborazione con ICE-Agenzia, ha permesso, inoltre, alle Regioni di avviare un confronto costruttivo sulle modalità di sviluppo delle azioni di promozione all’estero in forma congiunta mirate ai nuovi investitori, anche attraverso roadshow, ovvero seminari di presentazione delle opportunità di investimento realizzati su più tappe nei Paesi ritenuti di interesse strategico, incontri B2B con potenziali investitori.

Attività congiunte Governo-Regioni in materia di attrazione degli investimenti annualita’ 2017-2018 (Approvate dal Comitato attrazione investimenti del 3 maggio 2017 e dalla Conferenza delle Regioni del 4 maggio 2017) Corso di formazione integrato ICE-Regioni-MISE-MAECI volto al miglioramento della capacity building delle strutture amministrative (maggio-settembre 2017) Co-progettazione delle nuove edizioni delle guide informative («Invest in Italy», «Doing Business in Italy», «why Invest in Italy») con la previsione di una sezione dedicata alle Regioni Workshop formativo sui modelli regionali a confronto (20 novembre 2017). Tre gli ambiti tematici strategici individuati congiuntamente per garantire un servizio efficace per gli investitori esteri: offerta, promozione, assistenza/after care. Obiettivo: predisporre matrici standard descrittive delle azioni unitarie per i tre ambiti tematici (Matrici approvate il 20 dicembre 2017) Attuazione dei protocolli di intesa bilaterali ICE-Regioni attraverso la sottoscrizione del modello di collaborazione operativa (cd Addendum) approvato il 9 maggio 2018 Previsione di un format e calendario condivisi per le iniziative promozionali e partecipazione comune ad eventi internazionali (ES: MIPIM Cannes) Incontri annuali fra i responsabili dei Desk attrazione investimenti di ICE e le Regioni per costruire una serie di relazioni anche on demand (6 marzo 2017; 21 gennaio 2018) Implementazione del portale Invest in Italy Real Estate – Settore Turismo

3. Contesto da cui si partiva Per comprendere gli importanti risultati raggiunti sul piano della governance è però utile soffermarsi ad analizzare le esperienze territoriali che hanno offerto un valido spunto agli approfondimenti e che hanno permesso di individuare le migliori pratiche da prendere a riferimento come modello operativo. Occorre ricordare, infatti, che l’attrazione degli investimenti risulta essere una strategia articolata e complessa che solo alcune Regioni hanno strutturato in modo importante sul territorio con un approccio sistemico a livello istituzionale. Su questo aspetto, tra l’altro, il corso di formazione svolto da ICE ha avuto il merito di incidere in modo determinante, fornendo alle Regioni un contributo di livello per allinearsi su alcuni concetti di base legati alla capacità di attrarre investimenti. Alla base delle politiche regionali vi sono in alcuni casi leggi regionali specifiche (Liguria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Valle d’Aosta) in altri casi strumenti finanziari e piani di marketing territoriale (Piemonte, Puglia, Provincia Autonoma di Trento, provincia Autonoma di Bolzano, Toscana). Un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la promozione dei territori viene svolto dalle Agenzie, di cui si sono dotate molte Regioni con strutture operative pubbliche/private-in house (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Umbria). Ma vi sono anche altri modelli che risultano altrettanto efficaci e che sono incardinati presso le Regioni che si sono dotate di servizi specifici che cooperano con attori pubblici e privati del territorio (Toscana e Sardegna).

4. I settori di specializzazione delle Regioni I settori identificati per l’attrazione degli investimenti denotano nella maggior parte dei casi specializzazioni produttive orientate verso un basso contenuto tecnologico, ma esistono anche Regioni che presentano una buona offerta di potenziale di innovatività nei settori della smart specialisation (Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana) e nel settore del Real estate (Lazio, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Toscana). Negli strumenti territoriali della politica di attrazione e promozione vanno inoltre considerate le positive esperienze di collaborazione con i Comuni e con laboratori di ricerca industriale, centri di innovazione, cluster, rete dei Tecnopoli (Emilia-Romagna, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana).

5. La scelta del metodo condiviso delle matrici A partire da un tale quadro di policy diversificate e nell’ottica di individuare modelli operativi già “collaudati” da poter trasferire a realtà meno avanzate e volti al miglioramento della capacity building delle amministrazioni dedicate all’attrazione investimenti, nel 2017 è stato organizzato dalla Conferenza delle Regioni, in collaborazione con l’ICE, il MISE ed il MAECI un workshop formativo “Modelli regionali a confronto”. I tre ambiti tematici individuati come strategici per garantire un servizio completo ed efficace per gli investitori esteri sono stati: la promozione, l’offerta e l’assistenza/after care. Per ciascuno di essi è stata scelta una Regione “capofila”, portatrice di un’esperienza di rilievo che è stata descritta ed analizzata con l’obiettivo di giungere ad una matrice standard di azioni da considerare come descrittive dell’ambito tematico di riferimento.

6. La fase attuativa delle intese Attualmente, sulla base del lavoro descritto, le Regioni, l’ICE ed Invitalia, con il coordinamento della Conferenza delle Regioni, sono impegnate nel perfezionamento dell’Addendum (una sorta di convenzione operativa) per lo sviluppo di strategie e strumenti complementari per l’attrazione di investimenti esteri. Questo ulteriore momento di confronto rappresenta ancora un passaggio importante, sia sul piano istituzionale, per dare seguito ai protocolli di intesa già siglati, che sul piano operativo per fornire concretezza alle azioni volte ad implementare l’offerta territoriale per i potenziali investitori.