Sindrome emofagocitica e

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Un caso di ipoalbuminemia e molto di più…
Advertisements

Dott.ssa Carla Breschi Oncologia Ematologica Ospedale Pistoia
ALTERAZIONI EMATOLOGICHE IN CORSO DI NEOPLASIE
EPATITE INFETTIVA EPATITE NON INFETTIVA IPERTRANSAMINASEMIA allergica
Spedali Civili Brescia
DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE NEL MIELOMA MULTIPLO Dr. ssa Carla Breschi
Che cosa è una leucemia? Malattia neoplastica derivante dalla trasformazione di una cellula staminale che perde la sua capacità maturativa e privilegia.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”
• Dolore “osseo” più che articolare • Dolore notturno
Una ragazza con linfoadenopatia e febbricola
reumatologia pediatrica
Percorsi integrati Diagnostico-Terapeutici in Pediatria 14 aprile 2015 Aula Convegni P.O. Boscotrecase ASL Napoli 3 Sud Argomento: Le neutropenie nell’infanzia.
Un caso di polmonite interstiziale
NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE
CASO CLINICO 1. Mini - anamnesi Donna di anni 77 anni; 2009: diagnosi di neoplasia della guancia destra (pT2 pN2 M0, R0). Successiva radioterapia adiuvante;
( la febbre che ritorna………………)
Valutazione degli esami di laboratorio e strumentali
FEBBRE IN PEDIATRIA. Gestione del segno/sintomo febbre in pediatria Linea Guida Società Italiana di Pediatria, 2013.
L’anticipazione è un tipo speciale di espressività variabile
Scuola di specializzazione in malattie dell’apparato digerente
Le epatiti acute e croniche
a cellule linfoidi mature
LA SCLEROSI MULTIPLA.
SOCIETA’ ITALIANA DI CHIRURGIA
Carcinoma mammario metastatico HR+:
( la febbre che ritorna………………)
MGUS Dott.ssa Claudia Cellini U.O.C. Ematologia
Caso clinico Uomo di 78 anni, inviato dal medico di medicina generale per il riscontro occasionale di insufficienza renale. La sua storia clinica è pressoché.
IL GENOMA UMANO Insieme di informazioni genetiche contenute nel DNA delle cellule umane. Due genomi: genoma nucleare, che comprende il 99,9995% dell’informazione.
PRIMARY HYPEREOSINOPHILIC SINDROMES AND IMATINIB THERAPY: A RETROSPECTIVE ANALYSIS OF 38 CASES Orofino N1, Cattaneo D1, Intermesoli T2, Spinelli O2, Reda.
VIRUS ERPETICI Simmetria icosaedrica DNA bicatenario ( Kb)
Leucemia.
Corso di Medicina di Laboratorio
• • • • • • • • • • • • Nefrologia - Programma
Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale
IMMUNOTERAPIA DEI TUMORI in parole e immagini
PI: Maurizio Bertuccelli, Orazio Caffo, Azzurra Farnesi
Progetto ARCO (Algodistrofia e Relazione con Chirurgia Ortopedica)
La dose di MMF post-trapianto influenza la funzione renale: analisi preliminare del database MOST M. Salvadori, G. Corbetta On behalf of the MOST Database.
Dipartimento dei Laboratori - UOS di Microbiologia 18/06/2015 Dal vitro al vivo: l’esperienza dell’ Ospedale pediatrico La diagnostica microbiologica molecolare.
trapianto allogenico a ridotta intensità
Esercitazione 1 dott. Pierluigi Nicola De Paolis
L’impiego di nab-paclitaxel nel trattamento terapeutico del carcinoma del pancreas Dott. Francesco Giuliani I.R.C.C.S. Giovanni Paolo II Bari.
IL TRAPIANTO ALLOGENICO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE CON REGIME DI CONDIZIONAMENTO AD INTENSITA' RIDOTTA NEI LINFOMI: ESPERIENZA DELL’ISTITUTO SERÀGNOLI.
Caso clinico Aprile 2004: giunge alla ns. attenzione M.C, sig.ra di 32 anni, con diagnosi (posta nel marzo 2003, presso altro centro) di Mielofibrosi Idiopatica.
Franco Nassi - Medicina - III Modulo
Non tornano i calcoli … Dott.ssa F. Zucchetti Dott.ssa M.L. Melzi 1.
Centro Trapianto Midollo Osseo
Convegno Interregionale SIE Triveneto Verona 29 maggio 2008
IL PLASMACITOMA SOLITARIO ED EXTRAMIDOLLARE
PROVA N.1 Descrizione della morfologia cellulare e proposta di eventuali approfondimenti.
Verona, 29 maggio 2008 Dott. Pier Ferruccio Ballerini Conegliano (TV)
CONVEGNO INTERREGIONALE SIE TRIVENETO SINDROMI MIELODISPLASTICHE
MANAGEMENT DEL PAZIENTE CON ITTERO
Sessione 2 SINDROMI MIELODISPLASTICHE
CLASSIFICAZIONE DEI TEST GENETICI diagnostici screening
Gabriele Luppi DH Oncologia
Dott.ssa Manuela Proietto Dipartimento di Oncologia,Ematologia e
Quando il problema diventa cronico
STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA E STEATOEPATITE
Professione: Esercente
caso clinico proposta per OLT in colangite biliare primitiva
Dr.Termite Antonio S.C. Medicina-Castellaneta ASL TA Amb.Epatologia
L’impiego di nab-paclitaxel in II linea nel trattamento terapeutico del carcinoma mammario metastatico Dott.ssa Maria Cristina Petrella/Sara Donati Oncologia.
Nab-paclitaxel nella paziente anziana con tumore metastatico della mammella: l’esperienza della Breast Unit degli Spedali Civili di Brescia R. Pedersini,
Dipartimento di Medicina Sperimentale
Una difficile diagnosi differenziale
III Meeting Neuroscienze Toscane 5-7 Aprile 2019 Viareggio
Reazioni del sistema immunitario contro i costituenti self
Immunodeficienze.
Transcript della presentazione:

Sindrome emofagocitica e riattivazione del CMV in un paziente affetto da T-PLL Dr. Anna Pascarella UO Ematologia - Venezia

Signor M., anni 69 nato e vissuto a Venezia ex fumatore ipertensione arteriosa e glaucoma dal 2000 Novembre 2006: malessere, febbricola, sudorazione notturna, calo ponderale (7 -8 Kg in 3 mesi) Marzo 2007: ricovero in UO Medicina generale per accertamenti

Marzo 2007 Esame obiettivo: negativo Emocromo: pancitopenia B12 & folati: normali Screening infettivologico: negativo (CMV, EBV, Toxo IgG) Screening autoimmunità: ANA 1:80, ENA, FR, ANCA negativi Markers tumorali: negativi LDH VN <225, ALP<104

Biopsia osteomidollare 07/03/2008

CD 3 CD 4 CD 20 CD 8

“Frustolo di osso spugnoso inglobante midollo emopoietico a cellularità del 70%, con marcata riduzione degli elementi trilineari, e con infiltrato diffuso costituito da elementi linfoidi di piccola taglia, pari all’80% della cellularità totale, a fenotipo CD3+, CD4+, CD5+, CD7+, CD8-, CD56+/-, CD20-, CD34-, TdT-, fibre reticoliniche diffusamente aumentate (grado 3); quadro morfologico compatibile con T-cell prolymphocytic leukemia.”

TAC torace-addome … piccole formazioni linfonodali mediastiniche al di sotto dei valori critici … ecostruttura epatica finemente disomogenea con nel contesto alcune piccole formazioni ipodense … milza di dimensioni aumentate, nel contesto alcune lesioni focali in parte cercinate … formazioni linfonodali in corrispondenza della finestra interaortocavale e in adiacenza all’ilo renale destro

Marzo 07

Marzo 07

Aprile 2007 Trasferimento in Ematologia con diagnosi di T-PLL Completa accertamenti: Cariotipo: 46XY 18/18 metafasi Fenotipo compatibile con la diagnosi istologica: 60% Ly midollari che per l’88% hanno fenotipo CD2+ CD3+ CD4+ CD5+ CD7+ CD8 - TCR alfa e beta (s.periferico): non evidenza di popolazioni T clonali. PCR dei geni per la catena gamma utilizzando primers specifici per la regione varabile VJ gamma e RT-PCR dei geni delle regioni variabili della catena beta.

Inizia CHOP-Campath profilassi a 4 farmaci: aciclovir cp 400 mg x 2 ciprofoxacina cp 500 mg x 2 sulfametossazolo-trimetoprim cp 800/160 mg x 2/die alterni itraconazolo soluzione orale 200 mg x 2 Monitoraggio CMV antigenemia pp65 x 2/sett.

Agosto 2007 Giorno 2 del IV CHOP-Campath: riattivazione CMV (pp65 positiva 3 cellule) Ricovero M. Infettive: ganciclovir ev 5 mg/kg x 2/die per 2 settimane: negativizzazione pp65 CD4 16/mm3  prosegue antivirale: valganciclovir 900 mg/die

Settembre 2007 remissione completa STOP CHOP-Campath Ristadiazione di malattia BOM, fenotipo midollare, TAC remissione completa STOP CHOP-Campath

Settembre 07

Settembre-Novembre 2007 Episodi febbrili (fino a 39°C) senza segni di infezione LDH, beta2M, ALP

Novembre 2007 Ricovero in Ematologia Esami iniziali: Screening infettivologico: negativo Hb10.5, PLT 76, GB 1690, N 1080 ALT 60, AST 47, ALP 168, bili 0.61/0.20, LDH 265 beta2M 5.61 PT 100%,fgn 128, D-Dimero 6.39 Trigliceridi: 333 Ferritina: 2515

Prima ipotesi diagnostica ripresa di T-PLL

Novembre 07

ma… BOM/ fenotipo/TCR: escludono infiltrato linfocitario Aspirato midollare: cellularità ridottissima, non diagnostico

Seconda ipotesi diagnostica Sindrome emofagocitica

infatti… Ricovero in Ematologia Esami iniziali: Screening infettivologico: negativo Hb10.5, PLT 76, GB 1690, N 1080 ALT 60, AST 47, ALP 168, bili 0.61/0.20, LDH 265 beta2M 5.61 PT 100%,fgn 128, D-Dimero 6.39 Trigliceridi: 333 Ferritina: 2515

Sindrome emofagocitica Conosciuta anche come: HLH “hemophagocytic lymphohistiocytosis” e MAS “macrophage activation syndrome” Definita come “sindrome clinica da iperincrezione citochinica secondaria all’insufficienza del sistema immunitario con iperattivazione macrofagica” i cui caratteri comuni sono: Emofagocitosi Citopenie Iperferritinemia Ipofibrinogenemia Infiltrazione d’organo “multi-organ failure” Janka G, Hematology 2005

richiesti 5 o più per la diagnosi Criteri diagnostici Histiocyte Society: “HLH 2004 criteria” www.histio.org/society/protocols Febbre Splenomegalia Bi-tricitopenia (Hb<9, PLT<100, N<1.0) Ipertrigliceridemia (>3.0 mmol/L) e/o ipofibrinogenemia (<1.5 g/L) Emofagocitosi midollare Ridotta/assente attività NK Iperferritinemia (>500 ug/L) Incremento del CD25 solubile richiesti 5 o più per la diagnosi

Classificazione HLH genetica HLH acquisita HLH familiare Difetti genetici noti (perforina, munc 13-4, sintassina 11) Difetti genetici non noti Sindromi da immunodeficienza Chediak-Higashi S. (CHS) Griscelli S. (GS) X-linked lymphoproliferative S. (XLP) HLH acquisita Agenti esogeni (infezioni, tossine) IAHS (infection associated) Prodotti endogeni (danno tissutale, metaboliti) Malattie autoimmuni MAS (macrophage activation syndrome) Neoplasie LAHS (lymphoma associated)

Patogenesi Predisposizione “Triggers” ambientali HLH genetica : Difetto della funzione citotossica acquisita: malattie autoimmuni riduzione della attività NK “Triggers” ambientali infezioni: virus, soprattutto EBV batteri, parassiti (leishmania viscerale), funghi neoplasie: linfomi T/NK > B farmaci: FANS, ASA, antiepilettici, NPT, Sali d’oro, anti-TNFa, anti-CD52 HLH attivazione macrofagica “cytokine storm” tossicità d’organo

Al centro del meccanismo patogenetico c’è il deficit della funzione NK e CTL che è determinato da mutazioni in geni codificanti molecole che regolano la capacità litica (perforina, munc13-4, sintassina 11) con conseguente iperattivazione macrofagica, infiltrazione e danno d’organo.

Signor M.: ulteriori accertamenti Sierologia per i virus: parvovirus B19, HHV6, adenovirus, parainfluenza 1-2-3, influenza A-B, coxsackie Sierologia per Leishmania donovani PCR per CMV-DNA, EBV-DNA, HHV8-DNA Perforina: espressione citofluorimetrica, immunoistochimica, analisi mutazionale gene PRF1 Attività NK: test di citotossicità contro K562 Nessuna infezione in atto è stata documentata, la perforina era espressa sia in citofluorimatria che come IHC e non sono state evidenziate alterazioni del gene prf-1 pur non potendo escludersi mutazioni delle sequenze regolatorie. L’attività NK è stata valutata come capacità litica in presenza di IL2 su cellule K562. E’ risultata presente ma ridotta rispetto al controllo. (Gentile collaborazione con la Prof. Parolini dell’università di Brescia)

Signor M.: segni di “organ failure” Midollo: aplasia severa PLT < 10.000 /mm3 : n. 19 giorni WBC <500 e PMN < 100/mm3: n.11 giorni (shock settico da E. Coli) Fegato: ittero, ipoalbuminemia, coagulopatia

HLH-2004 * ** *** * Dexa 10 mg/mq per 3 gg ** VP-16 150 mg/m2 ev *** CSA 6mg/Kg/die per mantenere ciclosporinemia 200 ug/L

ug/L VN 30-290 ug/L Dexa IgVena VP-16 CSA

“continuation therapy” Plt 213 HLH-2004 Plt 9 termine “initial therapy” Plt 71

terapia di continuazione secondo HLH 2004 Gennaio 2008 Hb 8.8, GB 1880, PLT 160000, trigliceridi 116, fibrinogeno 694, ferritina 3465, bilirubina 0.91, LDH 203. TAC: negativa BOM: negativa Aspirato midollare: immagini di emofagocitosi terapia di continuazione secondo HLH 2004

Gennaio 08

Riattivazione CMV: pp65 45 cellule Aprile 2008 in corso terapia di “continuazione” con CSA, VP16, DEXA In corso profilassi antiinfettiva: sempre ciprofloxacina, Bactrim, da 10 giorni sospeso valganciclovir e ripreso aciclovir, monitoraggio pp65 Riattivazione CMV: pp65 45 cellule ganciclovir e stop HLH 2004

ripresa del trattamento HLH 2004 e profilassi con valganciclovir Maggio 2008 Dopo 1 mese di sospensione della HLH 2004: Ricomparse immagini TAC patologiche Ferritina in aumento Febbricola Crasi ematica sempre normale ripresa del trattamento HLH 2004 e profilassi con valganciclovir

Le 4 questioni poste dal Signor M. Diagnosi iniziale: LAHS “lymphoma assoociated hemophagocytic syndrome”? La diagnosi di HLH in Novembre 2007 non si associa a ripresa di malattia e risponde alla terapia immunosoppressiva Il CMV può aver avuto un ruolo come “trigger” dell’HLH? Quale la migliore profilassi anti-CMV nel Sig. M.?

Marzo 2007:LAHS Hb 9.3 mg/dl bilirubina 0.66 mg/dL GB 5130 /mm3 creatinina 0.81 N/Ly 1170/3310 ferritina 3758 ug/L PLT 85000 prot.totali 5.75 g/dL LDH 341 U/L gamma 8.4 % AST 93 PT 71 ALT 56 PTT 43 “ ALP 271 fibrinogeno 168 LDH VN <225, ALP<104

LAHS-T/NK Sopravvivenza mediana: 36; 40; 69 gg (Han AR, Ann Hematol 2007; Tong H, Leuk Lymphoma 2008; Takahashi, Nippon Rinsho 2000) CD 52 è espresso sulle cellule monocito-macrofagiche Casi aneddotici di HLH responsiva ad alemtuzumab … ma anche citato come “trigger” nel Signor M. l’associazione CHOP-Campath può aver controllato in fase iniziale il meccanismo di emofagocitosi?

HLH Il linfoma è stato il “trigger” nel Signor M. ma la HLH si è inesorabilmente ripresentata con andamento svincolato dal decorso della malattia e con risposta alla terapia immunosoppressiva

CMV Riconosciuto come possibile “trigger”, nel Signor M. non pare aver avuto un ruolo patogenetico. La sua riattivazione ripetuta ci ha indotto a optare per un trattamento “off-label” profilattico, anziché per la standard “pre-emptive”.

Grazie a… Dr. G. Capitanio Prof. T. Chisesi A. Patologica - Venezia Dr. C.A. Mione Radioterapia - Venezia Prof. T. Chisesi Dr. A. Polacco Dr. M.Vespignani Sig.ra S. Sannicolò Ematologia - Venezia Dr. G. Rossi – Ematologia Prof.ssa S.Parolini – Biotecnologie Dr.ssa P.Mella - Pediatria Spedali Civili e Università degli Studi Brescia Prof. M. Luppi Ematologia - Modena