LA STRUTTURA della TERRA (II parte)

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Transcript della presentazione:

LA STRUTTURA della TERRA (II parte) Prof.ssa Manuela Landonio

LE CORRENTI CONVETTIVE LACERANO LA LITOSFERA SOVRASTANTE E MUOVONO LE PLACCHE DORSALE SUBDUZIONE

DISTRIBUZIONE DORSALI E FOSSE NEL MONDO

DISTRIBUZIONE VULCANI E TERREMOTI NEL MONDO

I MARGINI DI PLACCA CONVERGENTI o distruttivi DIVERGENTI o costruttivi TRASCORRENTI

= I MARGINI CONVERGENTI SCONTRO TRA 2 PLACCHE DIFFERENTI a) Placca di litosfera oceanica contro placca continentale Placca di litosfera oceanica contro placca oceanica c) Placca di litosfera continentale contro placca continentale Esempio : scontro tra placca tipo continentale e tipo oceanico I MARGINI CONVERGENTI

A) PLACCA DI LITOSFERA OCEANICA CONTRO PLACCA CONTINENTALE placca oceanica si incunea sotto quella continentale (perché più densa e sottile) Parte della placca oceanica sommersa, giunta nell’astenosfera, si fonde CONSEGUENZE: parte del materiale fuso  risale attraverso la crosta continentale perforandola CONSEGUENZE: in superficie  formazione di vulcani La placca continentale , spinta dalla forze orizzontali, si corruga, si solleva generando CATENE MONTUOSE  CONSUMO di “VECCHIA” CROSTA OCEANICA  FORMAZIONE di una FOSSA , FRONTALMENTE ALLA CATENA MONTUOSA  ATTIVITA’ SISMICA LUNGO IL PIANO DI SUBDUZIONE  ATTIVITA’ VULCANICA IN SUPERFICIE I MARGINI CONVERGENTI

 ESEMPI NEL MONDO CORDIGLIERA delle ANDE (lunga mediamente 7200 km e larga circa 500 km) 7 stati America meridionale: Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela, PS I ghiacciai e le nevi perenni delle Ande saranno completamente spariti nell’arco dei prossimi 20 anni, se non verranno prese misure per contenere il riscaldamento globale!! I MARGINI CONVERGENTI

B) PLACCA DI LITOSFERA OCEANICA CONTRO PLACCA OCEANICA placca oceanica si incunea sotto l’altra, trascinata dalle correnti discendenti del mantello Parte della placca oceanica sommersa, giunta nell’astenosfera, si fonde CONSEGUENZE: parte del materiale fuso  risale attraverso la crosta oceanica antistante perforandola in più punti CONSEGUENZE: sul fondale  formazione di vulcani sottomarini Col tempo questi vulcani possono emergere dal mare e formare gli ARCHI INSULARI  CONSUMO di “VECCHIA” CROSTA OCEANICA  FORMAZIONE di una FOSSA OCEANICA , FRONTALMENTE AD UN ARCO VULCANICO  ATTIVITA’ SISMICA LUNGO IL PIANO DI SUBDUZIONE  ATTIVITA’ VULCANICA IN SUPERFICIE Dovute a movimento placche e fratture nelle rocce I MARGINI CONVERGENTI

Isole Marianne nell’Oceano Pacifico  ESEMPI NEL MONDO Isole Marianne nell’Oceano Pacifico PICCOLE ANTILLE nell’Oceano Atlantico (arcipelago dei CARAIBI) ALEUTINE nell’Oceano Pacifico (Sud Alaska) I MARGINI CONVERGENTI

C) PLACCA DI LITOSFERA CONTINENTALE CONTRO PLACCA CONTINENTALE i 2 continenti spingono entrambe uno contro l’altro,e data la stessa densità nessuno subduce sotto l’altro CONSEGUENZE: i 2 continenti si corrugano, si sollevano originando una CATENA MONTUOSA tale fenomeno prende il nome di OROGENESI OGGI: il movimento delle zolle è ancora in atto  quindi le nostre catene montuose … ALPI, HIMALAYA ect si stanno ancora sollevando!!!!! I MARGINI CONVERGENTI

I MARGINI DIVERGENTI (o costruttivi) ALLONTANAMENTO di 2 PLACCHE = ALLONTANAMENTO di 2 PLACCHE Quando 2 placche si allontanano  lungo i margini divergenti si forma la DORSALE Il MAGMA che risale dal mantello esce dalla frattura (RIFT) che percorre la dorsale e che separa le placche andando a riempire lo spazio che si crea tra di esse Il magma si raffredda e si solidifica a contatto con l’acqua Si accumula nuovo materiale (rocce) al fondo oceanico I MARGINI DIVERGENTI

CONSEGUENZE formazione di una DORSALE NUOVO FONDO OCEANICO (ROCCE BASALTICHE) che accrescono il pavimento oceanico INTENSA ATTIVITA’ VULCANICA E SISMICA I MARGINI DIVERGENTI

I MARGINI CONSERVATIVI SCORRIMENTO LATERALE di 2 PLACCHE = SCORRIMENTO LATERALE di 2 PLACCHE Quando 2 placche scorrono una rispetto all’altra senza allontanarsi né avvicinarsi CONSEGUENZE formazione di frattura orizzontali  FAGLIE INTENSA ATTIVITA’ SISMICA A causa dell'attrito e del comportamento rigido le placche possono non scivolare in modo continuo l'una sull'altra, accumulando stress sui margini di zolla che, quando viene superata la soglia di rottura delle rocce interessate dal fenomeno, viene rilasciato istantaneamente provocando così un terremoto di magnitudo variabile. NO ATTIVITA’ VULCANICA! I MARGINI CONSERVATIVI

 ESEMPI NEL MONDO FAGLIA di S. ANDREA , costa ovest del Nord America,California FAGLIA

FAGLIA ANATOLICA la collisione avvenuta (15 Ma) lungo l’ asse N-S fra placca araba ed euroasiatica

HOT-SPOT (PUNTI CALDI) = ZONE PROFONDE DEL MANTELLO DAI QUALI SI ORIGINANO PENNACCHI DI MAGMA CALDISSIMO Il magma capace di perforare la crosta oceanica sovrastante Fenomeno di vulcanesimo intraplacca ps..sempre sui margini!! Sopra il punto caldo si forma un vulcano (può emergere formando isole vulcaniche) Con il passare del tempo, il punto caldo resta fermo ma la placca si continua a spostare Il pennacchio in questo modo perfora in punti differenti la crosta CONSEGUENZA: catene di isole vulcaniche di età maggiore man mano ci si allontana dal punto caldo

 ESEMPI NEL MONDO di HOT SPOT: le HAWAII

DERIVA DEI CONTINENTI Nel 1910 WEGENER studia la teoria della DERIVA DEI CONTINENTI, sosteneva che 200 milioni di anni fa i continenti erano tutti uniti (PANGEA) circondati da un unico grande oceano (PANTALASSA). La PANGEA poi si fratturò e i continenti andarono alla deriva fino ad occupare la posizione attuale. Il problema di WEGNER fu quello di non saper spiegare il perché di questo movimento. PROVE A FAVORE: PROVE DI TIPO GEOGRAFICO: somiglianze tra i profili di AFRICA E AMERICA PROVE DI TIPO GEOLOGICO: stesse rocce sia in AFRICA CHE IN AMERICA PROVE DI TIPO PALENTEOLOGICO: sempre in AFRICA E AMERICA somiglianze di fossili di flora e fauna. PROVE DI TIPO CLIMATICO: tracce di una glaciazione avvenuta 280 milioni di anni fa in diversi continenti. CONTRO: non ha saputo spiegare la causa del movimento dei continenti; l’unica risposta che ha saputo dare fu la rotazione terrestre e l’attrazione del sole e della luna, ma non fu sufficiente.