Da Diocleziano a Costantino La riorganizzazione dell’Impero
La riorganizzazione dell’impero Diocleziano
285-305 DIOCLEZIANO Stabilità e riforma dell’esercito 285 – 305: Diocleziano, generale di origine illirica, assunse la direzione dell’impero dopo un periodo di confusione e di guerra civile. Scopo: dare stabilità all’impero per evitare il ripetersi di lotte interne di potere e per la successione. Riorganizzazione dell’esercito: Separazione del potere militare da quello civile; Regolare arruolamento dei barbari; Suddivisione in due blocchi: Limitanei, soldati di confine per obbligo ereditario; Comitatenses, reparto mobile specializzato.
La suddivisione dell’impero Divisione del territorio dell’impero in 12 diocesi: L’Italia era solo una tra le diocesi (diocesi italiciana) senza alcun ruolo privilegiato; Venne divisa in 12 province rette da 12 governatori. L’impero era ripartito in due parti (Oriente e Occidente) e in quattro prefetture: Ciascuna pars era divisa a sua volta in due regioni: una settentrionale ed una meridionale, ciascuna con una diversa capitale; La principale capitale era in Oriente e non più in Occidente; Roma non era più neanche capitale della propria regione. Ciascuna delle quattro regioni comprendeva tre diocesi.
Mappa della Tetrarchia
Suddivisione dell’impero - schema Pars Nord/Sud Diocesi Capitale Pars Occidentalis Nord Britannia Treviri Gallia Vienna Sud Spagna Milano Italia Africa Orientalis Pannonia Sirmio Mesia Tracia Ponto Nicomedia Asia Oriente
Augusti e Cesari Diocleziano Massimiano Costanzo Cloro Galerio
La tetrarchia Diarchia = i due augusti (Oriente e Occidente): Per risolvere il problema della successione al trono imperiale Diocleziano escogitò tale sistema. Diarchia = i due augusti (Oriente e Occidente): l’imperatore nominò un secondo augusto, Diocleziano, come primo augusto, governò in Oriente A Massimiano, secondo augusto, affidò il governo dell’Occidente. Tetrarchia: ogni augusto nominò un cesare dividendo con esso il governo della sua pars: Massimiano nominò cesare per l'Occidente, Costanzo Cloro, Diocleziano nominò come cesare per l'Oriente Galerio. Alla morte di un augusto, il cesare sarebbe diventato augusto e avrebbe nominato un nuovo cesare. 305 – Diocleziano decide di abdicare, insieme a Massimiano per mettere alla prova il sistema di successione; Dopo un anno il sistema tetrarchico fallì a causa dello scoppio di una sanguinosa guerra per la successione al trono.
DIOCLEZIANO La riforma fiscale Le guerre di confine continuavano a richiedere ingenti somme di danaro, ma le entrate fiscali erano mal regolate e inaffidabili. Nuova tassa: capitazione, un’imposta pro capite (= a persona) cui erano sottoposti i contadini, secondo i seguenti criteri: l'imponibile era calcolato sulla base di un gigantesco catasto della ricchezza di tutto l’Impero; esso era diviso per diocesi, poi per province, poi ripartito per ciascun abitante attivo (contadino): ogni contadino pagava una tassa più o meno alta in base alla regione in cui abitava e al minore o maggior rendimento delle sue colture. I contadini e i loro figli venivano vincolati alla terra (non si potevano trasferire), per assicurare regolarità e costanza negli anni del prelievo fiscale: Ciò favorì la formazione dei servi della gleba.
Gli interventi in campo economico Le attività produttive e l’economia dell’impero vennero sottoposte ad un rigido controllo: Ciò, invece di migliorare la situazione, aggravò la crisi Inflazione e aumento dei prezzi. 301 – Editto dei prezzi: Lungo e minuzioso elenco di merci. Per ciascuna venne indicato un prezzo massimo. Effetti del calmiere: Scomparsa delle merci, Diffondersi del mercato nero. Diocleziano abrogò l’editto.
La cristianizzazione dell’impero costantino
Vittoria di Costantino – Editto di tolleranza Fine della guerra civile di successione: 312 – Battaglia del ponte Milvio (Roma) tra i due ultimi contendenti: Massenzio (figlio di Massimiano), che morì annegato nel Tevere, e Costantino (figlio di Costanzo Cloro), che vince annientando l’avversario. La leggenda dice che vide in sogno Gesù Cristo che lo invitava a combattere sotto l’insegna cristiana (XP). Tali lettere furono fatte dipingere sugli scudi dei soldati. Due Augusti: Costantino (Occidente) e Licinio, suo alleato (Oriente). 313 – Editto di Tolleranza: libertà di culto per il cristianesimo. Fine delle persecuzioni contro i Cristiani
Costantino e la Chiesa Cattolica Politica filocristiana cauta: rimasero molti aspetti del paganesimo: (templi per gli dei, culto dell’imperatore,monete con effigie di dei, feste e riti): non si poteva cancellare una millenaria tradizione in un impero ancora per la maggior parte pagano. Numerosi gli orientamenti della religione cristiana Costantino si schierò con i Cattolici perché aveva il maggior numero di adepti; consacrò il privilegio della Chiesa Cattolica sulle altre dottrine. Significato di Chiesa Cattolica: dal lat. catholicus, a sua volta dal gr. καθολικός = "universale”; è la Chiesa cristiana che riconosce il primato del vescovo di Roma, quale successore dell'apostolo Pietro; Il nome richiama l'universalità della Chiesa, costituita dal "popolo di Dio“, formato da "tutte le nazioni della terra”.
Ortossia ed eresie Ortodossia (gr. ὀρϑοδοξία, da ὄρθος, "retto", "corretto" e δόξα, "opinione", "dottrina") = l'accettazione piena dei principi di una dottrina, in contrapposizione a eterodossia o eresia (lat. haerĕsis, gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»") dottrina che si oppone a una verità rivelata; assume significato denigratorio per i cattolici: tradimento della “vera” fede. Lotta all’Arianesimo: eresia trinitaria del prete egizio Ario (IV sec.): solo il Padre può considerarsi Dio il Figlio, creato e non generato, non ha natura divina.
Il Concilio di Nicea - 325 Primo concilio ecumenico voluto da Costantino per appianare i contrasti tra ortodossi ed eretici (ariani): condanna dell’Arianesimo; proclamazione del “simbolo niceno” o “credo” cattolico; stabilito il principio del celibato ecclesiastico; furono fissati tre sedi episcopali principali Roma (Occidente); Alessandria (Egitto); Antiochia (Oriente). Altri movimenti spirituali non eretici, ma esterni alla Chiesa: asceti, da ascesi [dal lat. tardo ascesis, gr. ἄσκησις «esercizio»] monaci, [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario» eremiti [dal lat. tardo eremita, gr. ἐρημίτης, der. di ἔρημος: = eremo]
Costantino e il cattolicesimo Imperatore come difensore dell’ortodossia: privilegi per i chierici : esenzioni fiscali; cause civili presso i tribunali ecclesiastici, presieduti dal vescovo; nomina come consoli e prefetti urbani; domenica = giorno di festa obbligatorio; costruzione di edifici di culto (basiliche costantiniane). Imperatore contro i pagani: proibizione del culto dell’imperatore; divieto ai funzionari imperiali di partecipare ai riti pagani; spoliazione o distruzione di alcuni templi. 324 – Battaglia di Crisopoli vittoria di Costantino sul collega Licinio, la cui politica era anticristiana e tendente alla ripresa delle persecuzioni.
Costantinopoli nuova capitale Roma e il suo senato erano ancora fortemente pagani. Fondazione di una nuova capitale: Costantinopoli, la “seconda Roma”, centro politico dell’impero: fondata tra il 324 e il 330 sul Bosforo stretto che unisce il Mar Nero al Mare di Marmara là dove sorgeva l’antica Bisanzio; fornita di un grande porto; in posizione strategica all’incrocio tra le vie di comunicazione terrestri e navali tra l’Asia e l’Europa. Roma non era più il centro dell’impero. Il centro religioso dell’impero si spostò a Gerusalemme: valorizzazione dei luoghi santi da parte di Costantino
Costantinopoli
La riforma militare di Costantino Il reclutamento dell’esercito non garantisce un numero di soldati sufficiente alle necessità militari, nonostante l’arruolamento dei barbari. Costantino sposta vari contingenti di soldati dalle linee di confine a zone interne dell’impero per permettere veloci trasferimenti nei territori in cui di volta in volta si sentisse la necessità di intervenire militarmente.
Una società bloccata e cristianesimo L’aumento delle tasse danneggia in particolare i contadini divenuti servi della gleba alle dipendenze dei grandi proprietari terrieri. Lo Stato impone la trasmissione ereditaria dei mestieri e delle professioni. Le masse urbane e quelle rurali precipitano nella miseria; al posto delle distribuzioni di grano statali, si diffonde la carità cristiana, organizzata dai vescovi, che viene in aiuto dei miserabili. Il Cristianesimo è ormai profondamente radicato in tutte le categorie sociali dell’impero.
Giuliano l’apostata La restaurazione del paganesimo Ritratto di Giuliano l’Apostata su moneta di bronzo da Antiochia, 360-363. La restaurazione del paganesimo Giuliano l’apostata
Dopo Costantino 373 – Morte di Costantino. L’impero fu diviso tra i suoi tre figli: Costante, Costantino II e Costanzo II che lottarono tra di loro per la successione. Vinse Costanzo II, unico imperatore (360-361). Gli successe Giuliano, membro della dinastia di Costantino, grazie ad un pronunciamento militare: educato allo studio dei classici, ripudiò il cristianesimo, perciò fu chiamato l’Apostata [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] = Chi commette apostasia, rinnegamento della propria religione.