Ora che conoscete meglio il programma di prevenzione «cool and clean» di Swiss Olympic [adattare l’introduzione a seconda dell’eventuale presentazione precedente] vorrei esaminare più approfonditamente un altro argomento: i media sociali o, utilizzando l’espressione inglese divenuta di uso comune anche in italiano, i social media. Nei prossimi [durata] minuti vedremo, insieme, come sono collegati lo sport e i social media, quale influenza hanno questi ultimi sullo sport stesso e come potete incentivare un rapporto corretto con i social media da parte dei vostri giovani sportivi. Anche questo è un modo per fare prevenzione: evitare che i giovani commettano errori su Internet che non possono più essere corretti. Social media Nome e cognome del relatore / dei relatori, organizzazione del relatore / dei relatori

Cosa sono i social media? Piattaforme per lo scambio di... Opinioni Impressioni Esperienze Immagini, filmati Informazioni Ad esempio blog, forum, social network, chat L’espressione «social media» comprende le ormai numerose piattaforme Internet dove è possibile condividere opinioni, impressioni, esperienze, immagini, filmati, informazioni. Ovvero: blog, forum, social network, chat e così via. Quali social media conoscete? [giro di domande] 20 settembre 2016

Cosa sono i social media? Esatto, molti li abbiamo già nominati. [adattare a seconda delle risposte ricevute] I social media più noti sono Facebook, Youtube e Twitter – ma anche Instagram, Snapchat, Tumblr, Flickr, Myspace, Badoo, Pinterest, Google+ o Netlog. E ne nascono continuamente di nuovi. 20 settembre 2016

Alcune cifre sui giovani e Internet Il 98% possiede un cellulare proprio Il 99% ha accesso a Internet a casa Il 65% utilizza i social media ogni giorno o più volte la settimana 2 ore al giorno su Internet, 3 ore durante il weekend Il ruolo centrale dei nuovi media per i giovani è evidenziato dalle cifre dello studio James svolto nel 2014 dalla Scuola universitaria professionale delle scienze applicate (ZHAW) di Zurigo che tracciano un ritratto del rapporto dei giovani con i media in Svizzera. Sono stati intervistati oltre 1'000 ragazzi tra i 12 e i 19 anni d’età. Seguono alcuni risultati: Il 98% dei giovani possiede un cellulare proprio, il 94% lo utilizza quotidianamente. Il 76% possiede un computer proprio o un portatile proprio. Il 99% ha accesso a Internet in casa su un dispositivo, il 54% dispone addirittura di un accesso proprio a Internet, l’81% naviga in Internet ogni giorno. Durante la settimana, i giovani trascorrono, in media, due ore al giorno su Internet, nei weekend addirittura tre ore al giorno. I siti Web preferiti sono Youtube e Facebook. Il 65% curiosa nei social media ogni giorno o più volte la settimana. 20 settembre 2016

Opportunità offerte dai social media Socializzazione Motivazione Immagine Rappresentatività Sponsor Risparmio di denaro L’onnipresenza dei social media nella vita dei giovani influisce direttamente anche sullo sport, sulla vostra società sportiva, sull’immagine dei vostri sportivi e della vostra disciplina sportiva. In tal senso, i social media offrono tante opportunità ma nascondono anche tanti rischi. Tra le opportunità possiamo, ad esempio, annoverare il fatto che i giovani possono, attraverso i social media, curare i contatti con gli amici o addirittura con i propri sostenitori. Possono trovare una motivazione anche nei successi di altri sportivi oppure motivare loro stessi gli altri sportivi. Inoltre, i social media offrono la possibilità di costruirsi un’immagine positiva come sportivo nonché di rappresentare una società sportiva o una disciplina sportiva. Questo è importante quando si cercano sponsor. E tutto questo è, almeno per la maggior parte dei social media, gratis. 20 settembre 2016

Esempi da seguire nei social media: Caroline Agnou Foto e filmati di premiazioni, allenamenti e viaggi Aggiornamenti sui successi conseguiti Ringraziamenti ai sostenitori, ai giudici e ai media Esempi da seguire nei social media: Caroline Agnou Come si possono sfruttare queste opportunità in maniera intelligente? Ce lo mostrano numerose personalità del mondo sportivo giovanile e professionistico. Un esempio positivo è la praticante di atletica leggera Caroline Agnou, Campionessa europea U20 di eptathlon, che utilizza Facebook per dialogare con il maggior numero possibile di sostenitori. Con le immagini delle competizioni e dei successi conseguiti sprona gli altri sportivi. E non dimentica mai di ringraziare i sostenitori, i media e gli sponsor. Parla anche delle sue delusioni mostrando, così, che anche queste fanno parte del gioco. Altre pagine sportive e siti che piacciono a Caroline 131 congratulazioni da parte di sostenitori 20 settembre 2016

Esempi da seguire nei social media: Loïc Meillard Backstage: Retroscena su un’apparizione pubblica nei media Esempi da seguire nei social media: Loïc Meillard Update: Come mi alleno? Cosa seguirà ora? Un secondo ottimo esempio è lo sciatore Loïc Meillard, pluripremiato ai Campionati mondiali juniores. Oltre al proprio sito Web, a Facebook e a Instagram tiene anche un blog, nel quale racconta, in dettaglio, la sua vita sportiva giornaliera, fornendo informazioni dal campo d’allenamento o narrando retroscena riguardanti gare e risultati. Anche questo è un modo per spronare gli altri sportivi. [Giro di domande per chiedere se qualcuno conosce altri buoni esempi di sportivi famosi e come possono diventare buoni esempi per i giovani sportivi grazie ai social media. Possibili input. Yann Sommer con il blog di cucina o Stan Wawrinka con foto su Instagram e Snapchat.] Journal: Informazioni e immagini dal campo d’allenamento 20 settembre 2016

Rischi dei social media Tempo Cybermobbing Informazioni private diventano pubbliche Immagini I social media nascondono anche dei rischi – come, ad esempio, il tempo che si dedica ai social media. Chi trascorre molto tempo sui social media ha meno tempo per lo sport, per allenarsi e per riposarsi. Spesso e volentieri emerge purtroppo il problema del cybermobbing. Una delle ragioni risiede sicuramente nel fatto che, su Internet, la soglia di inibizione è spesso più bassa – e gli utenti osano scrivere frasi sprezzanti o cattive che normalmente non direbbero a voce. Molti giovani sono già stati vittime di bullismo su Internet: secondo lo studio James, il 23% delle ragazze e il 21% dei ragazzi. Le persone virtuali non sono reali, e questo è molto utile a chi compie abusi sessuali ai danni di bambini e ragazzi. Quindi attenzione alle persone che si conoscono solo su Internet! Non c’è nessuna garanzia che siano effettivamente chi dicono di essere. E per finire, molti giovani non sono consapevoli che i post che riguardano la propria sfera privata, una volta pubblicati, sono accessibili a tutti e per sempre. Bisogna essere altrettanto prudenti con i commenti e le immagini. Le immagini che ritraggono bevande alcoliche, sigarette o stupefacenti, ad esempio, sono vietate. 20 settembre 2016

Rischi dei social media Per capire quanto si può pagare caro uno sbaglio vorrei citare l’esempio di un calciatore della Nazionale svizzera che, sentendosi frustrato dopo una sconfitta alle Olimpiadi del 2012, ha definito i suoi avversari su Twitter «banda di handicappati mentali». La frase è stata subito ripresa dai media, il giocatore è stato escluso dalla Nazionale olimpica e la storia non è mai stata dimenticata.   [Nota: Si trattava di Michel Morganella ma non è necessario fare il nome, solo in caso di domande. Se qualcuno conosce un altro esempio, lo può citare qui.]

Come affrontare i rischi dei social media Essere di esempio Stabilire delle regole Impedire commenti negativi Parlare dell’argomento Come affrontare i relativi rischi e come tutelare i giovani? Essendo di esempio. Nel proprio rapporto con i social media, facendo attenzione ai gruppi che si seguono sulla rete e alle foto o ai commenti che si pubblicano. È bene anche stabilire regole chiare su quando e dove consentire l’uso dei cellulari e dei social media. Le regole possono essere definite dalla società sportiva oppure potete stabilirle voi all’interno del gruppo. È vostro compito intervenire se vedete commenti negativi su membri del gruppo o su funzionari. Per finire, è importante anche affrontare il tema e parlare delle opportunità e dei rischi. 20 settembre 2016

Per aiutarvi ad affrontare l’argomento, Swiss Olympic ha realizzato una «Guida ai social media» che potete distribuire alle giovani atlete e ai giovani atleti. La Guida contiene anche dei «consigli utili» per gli atleti. Per esempio, dopo una sconfitta si consiglia di lasciar passare un po’ di tempo, prima di commentare l’incontro o la competizione sui social media. È importante che non solo distribuiate l’opuscolo ma anche che affrontiate l’argomento più avanti durante una seduta d’allenamento. 20 settembre 2016

Rischi ma anche opportunità! Riepilogando: i social media sono oggi onnipresenti, anche nel vostro gruppo o nella vostra società sportiva. Questo comporta dei rischi ma offre anche tante opportunità, se si impara a interagire con i social media e se si è corretti non solo nello sport ma anche in rete. Rischi ma anche opportunità!

Avete delle domande? No? Bene, allora vi ringrazio per l’attenzione e per il vostro impegno nel seguire le giovani atlete e i giovani atleti e le loro attività sui social media – a favore di uno sport corretto e pulito, anche in rete. Buon divertimento e tanto successo nella messa in pratica di «cool & clean» – per uno sport corretto e pulito!