Prendersi cura della creatività alla scuola dell’infanzia “… Io ho tenuto diversi incontri e conferenze a livello universitario, in scuole medie, in scuole elementari e adesso, finalmente, sono arrivato alla scuola materna. E’ li’ che bisogna operare, altrimenti i bambini sono già condizionati a un pensiero distorto, a un pensiero chiuso; sono soffocati nelle loro possibilità creative e fantastiche…” Munari
I benefici dell’arte nello sviluppo del bambino Dewey, Montessori, Erikson, Eisner Dal punto di vista cognitivo… Dal punto di vista emotivo… Nella sfera sociale… Nella dimensione psicomotoria… Creatività ed esperienze d’ arte per l’infanzia in Italia… - Munari e Malaguzzi… I bambini dovrebbero avere l’opportunjità di fare arte e sviluppare la propria creatività, trovando spazio per esprimere liberamente la propria individualità…
L’attivismo pedagogico che pone al centro il bambino Rousseau, Piaget, Agazzi, Montessori, Radice Rodari e il Movimento di Cooperazione Educativa e la relazione con Munari e Ciari; giochi didattici e nascita dei laboratori L’ADULTO E IL BAMBINO IN UNA PROGETTOAZIONE RETICOLARE IL LABORATORIO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
GARDNER E L’INTELLIGENZA ARTISTICA Nessuna intelligenza è intrinsecamente artistica o no , ma è espressione trasversale che puo’ impiegare sistemi simbolici differenti… Il bambino artista e le fasi di sviluppo Bambino e adulto artista L’osservazione in contesti liberi e strutturati
Dalla teoria alla pratica… il fare creativo alla scuola dell’infanzia PAROLE CHIAVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI CASTELLETTO-MANERBIO: collegialità; osservazione; progettazione; valutazione; autovalutazione; documentazione; bisogni; interessi; tracce; motivazione; creatività; plurilinguaggi; integrazione e valorizzazione delle differenze; stili personali I CENTRI GIOCO: dalle intelligenze di Gardner… Attenzione alla connotazione del contesto,spazio/tempo/materiali/raggruppamenti/scelta libera/fare attivo e costruttivo/adulto regista/registrazione scelte/osservazioni MIRO’, Il centro grafico pittorico/ FANTASIA, il centro simbolico/GEPPETTO, il centro della progettazione e costruzione/PAPERINO, il centro della psicomotricità/PETER PAN, il centro dell’ascolto e della drammatizzazione/GOCCIOLINO, il centro della sperimentazione e manipolazione/
IL PROGETTARE CREATIVO… LEGNOSO… OVVERO “OSARE CON IL LEGNO” QUANDO PROGETTARE PARTE DALLE IDEE SPONTANEE, DALLE DOMANDE…DALLE CURIOSITA’… QUANDO E’ APERTO ALL’IMPREVISTO, QUANDO PRENDE VITA NEI PROCESSI… QUANDO SI ARTICOLA E DIRAMA VERSO PIU’ DIREZIONI E ATTRAVERSO PIU’ LINGUAGGI E POSSIBILITA’… IN GIARDINO E’ SUCCESSO QUALCOSA… Percezioni sensoriali… annusiamo…tocchiamo… osserviamo… abbracciamo… Proviamo a fare percorsi a partire da parti trovate in natura… e a ricrearli… insieme… in piccolo gruppo… in coppia… condividiamo vissuti… esprimiamo idee, sensazioni, emozioni, stati d’animo… Proviamo a toccare le venature, anche a occhi chiusi…e a rappresentarle graficamente… a occhi chiusi e a occhi aperti…
…PROVIAMO A DISEGNARE APPOGGIATI O VICINI ALLE CORTECCE…CREIAMO DEI LUOGHI DEL LEGNO TRA IL DENTRO E IL FUORI…
INCONTRI DEL LEGNO CON ACQUA, FUOCO E LUCE… NUOVE CREAZIONI… NUOVE IDEE… NUOVE SPERIMENTAZIONI E SCOPERTE
RICERCHE SONORE DEL E CON IL LEGNO… IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI STRUMENTI MUSICALI NATURALI… IL COLORE DEL RITMO E L’INTENSITA’ DEL SUONO…
COMPOSIZIONI E SPAZI E LUOGHI SIMBOLICI… SPERIMENTAZIONI DI SCRITTURE…
COSI L’INCONTRO E L’INTRECCIO TRA UNA STORIA… TANTE STORIE…TANTI LINGUAGGI E MODI DI COMUNICARE E ESPRIMERSI… LA CREATIVITA’ DEL PROGETTARE E QUELLA DEL FARE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE SI SONO ARRICCHITE RECIPROCAMENTE… Fare e offrire esperienze artistiche è dare la possibilità a tutti di esprimersi attraverso vari linguaggi, è costruire significati tra vissuti, è trovare il modo proprio per raccontare, è avere il diritto di scegliere e trasformare e creare a partire da una propria idea generativa… “E’ difficile fare le cose difficili…Parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco… Bambini imparate a fare le cose difficili: mostrate la rosa al cieco, cantate per il sordo…” G. Rodari