La comunicazione greca e romana attraverso il diritto Di Lunardo Federica Di Meo Francesca Esposito Janet Fasulo Adriana IIS Telesi@ Classe 3C1
La retorica nella Magna Grecia del V secolo a.C. Nel 467 a.C. in Sicilia, a Siracusa, scoppia un insurrezione popolare contro gli espropri terrieri praticati ad opera dei tiranni Gelone e del suo successore Gerone La retorica nasce più tardi con Corace e il suo allievo Tisia Si sviluppa un solo principio: il sembrare vero conta di più dell’essere vero Contemporaneamente in Sicilia nasce la psicagogica un tipo di retorica che non punta ad un’adesione razionale dell’ascoltatore attraverso una dimostrazione ineccepibile, bensì ad una reazione emotiva attraverso un sapiente uso della parola
La retorica dei Sofisti e Platone Ad Atene nel V secolo a.C furono assimilate dai Sofisti le prime teorie di Corace e Tisia e della scuola pitagorica La vera novità fu l’antilogìa di Protagora , ovvero la tecnica del contraddire Contro i sofisti abbiamo Platone ,il quale condanna la retorica e propone come unica alternativa valida la dialettica, in quanto arte del discutere basata sulla scomposizione degli argomenti in principi primi e ricerca delle categorie essenziali Nel Fedro Platone distingue tra vera e falsa retorica
La retorica Aristotelica La retorica e la dialettica sono forme di conoscenza e sono rivolte ad oggetti che possono essere conosciuti da tutti gli uomini. Nella retorica sono presenti: Le pìsteis, ovvero gli argomenti che costituiscono prove valide a dimostrare. Esse possono essere àteknoi oppure ènteknoi L’esempio che si basa su fatti probabili ed esso può essere storico o inventato L’entimema, in cui le due premesse sono solamente probabili o accettate come vere, quindi in entrambi i casi confutabili I tòpoi che sono le premesse che costituiscono gli entimemi e possono essere propri o comuni.
Inoltre il discorso è costituito da tre elementi: colui che parla ciò di cui si parla colui a cui si parla Quest’ultimo, ovvero l’ascoltatore, determina tre tipi di classificazione del discorso: genere deliberativo, in cui il discorso verte sulle categorie conveniente/sconveniente genere giudiziario, in cui il discorso verte sulle categorie giusto/sbagliato genere epidittico, in cui il discorso verte sulle categorie bello/turpe. Successivamente i generi giudiziario e deliberativo vennero assimilati a quello epidittico e la rethorica docens includeva in quest’ultimo genere tutti i tipi di discorso, così si ebbe la letteraturizzazione della retorica.
Lexis Le categorie che rendono efficace, credibile e persuasivo il discorso sono: Ethos Pathos Alle quali se ne aggiungono altre due che sono : Oikonomia Hypokritikè Secondo Aristotele GRAMMATICA e ORNATUS sono superflue , tuttavia ne riconosce l’importanza che hanno per il pubblico crea un perciò un prontuario della grammatica e si concentra su alcuni aspetti dell’ornatu quali la metafora e l’arguzia Teofrasto fu il continuatore di Aristotele e distinse tre forme di discorso: sublime, medio e umile Il discorso abbandonerà il principio del vero per concentrarsi su quello persuasivo
Dagli stoici all’esaurimento della retorica in Grecia Zenone fondatore della scuola stoica approfondisce il rapporto tra dialettica e retorica e afferma che la dialettica si può paragonare ad un pugno in chiuso e la retorica ad una mano aperta Ermagora di Temno colui che fa importanti considerazioni sulla retorica applicate al diritto, nella retorica distingue Thesis e Hypothesis le quali saranno per i latini : genus infinitum, o propositum genus definitum o causa Inoltre egli distingue due tipi di discorso : quello fondato sul senso comune e quello basato sulle leggi. I suoi successori incarneranno ciò in tre diversi stili Asiano Attico Rodio
E a Roma cosa accade ? A Roma con Cicerone la retorica romana compie un notevolissimo salto di qualità costituendo oggetto di disputa filosofica Durante il I secolo con l’assunzione di potere da parte di Ottaviano mutarono le condizioni politiche e sociali che avevano determinato lo sviluppo dell’oratoria repubblicana Nascono le scuole di retorica frequentate dai giovani benestanti , i quali dovevano svolgere esercizi basati su «tesi e ipotesi» Seneca il Vecchio ci parla delle declamationes, esercizi scolastici di preparazione all’oratoria distinti in: Divisio analisi della cuasa Color scelta di una presentazione del caso Sententiae decisione finale
Controversiae e dibattito Le declamazioni si suddividono in : Controversiae risoluzione di un problema giudiziario Suasoriae discorsi indirizzati a persuadere o a distogliere qualcuno dal compiere un’azione Tra le controversiae ci è giunto il caso della vergine prostituta , nel quale bisogna decidere se la donna in questione può essere considerata casta e essere ammessa tra le Vestali Ogni controversia si basa su una legge giuridica che in questo caso è : Una sacerdotessa sia casta e figlia di casti e, pura e figlia di puri A Roma vi erano le controversiae mentre nell’antica Grecia si sviluppò il dibattito in cui ogni cittadino aveva la possibilità di partecipare attivamente alla vita pubblica