Chinoloni di I e II generazione

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Chinoloni di I e II generazione

Struttura naftiridinica cinnolinica pirido-2-3-pirimidinica chinolinica

I Chinoloni di prima generazione sono caratterizzati da elevata attività antibatterica verso i Gram-negativi escluso Pseudomonas aeruginosa e da scarsa attività verso i Gram-positivi. Vengono escreti per il 95% nelle urine entro le 24 ore e ciò li rende particolarmente adatti alla cura delle infezioni del tratto urinario sostenute da germi Gram-negativi (Artico, 2000).

Cinnoxacina Acido nalidissico Acido oxolinico Acido piromidico O COOH CH3 Acido oxolinico Cinnoxacina Acido piromidico

I Chinoloni di seconda generazione, che ha come rappresentante l’acido pipemidico, pur non avendo uno spettro molto allargato verso i Gram-positivi, presentano il vantaggio rispetto ai chinoloni di prima generazione di essere particolarmente attivi nei confronti di Pseudomonas aeruginosa e di Proteus, principali responsabili delle infezioni urinarie. La caratteristica chimica principale dell’acido pipemidica è la presenza del nucleo piperazinico, risultato determinante per l’elevata azione antimicrobica nei confronti dello Pseudomonas aeruginosa (Artico, 2000).

N O COOH CH3 HN F Acido pipemidico Miloxacina Rosoxacina Flumechina

Relazione struttura-attività 1 2 3 4 5 6 7 8 Relazione struttura-attività CN; COCH3; SO2CH3 B A N -CH3; -OH -CH= con –N= HN -CH2-CH3; -O-CH3; -NH-CH3;

Tossicità dei chinoloni Generalmente le reazioni avverse più comuni coinvolgono il tratto gastrointestinale con disturbi digestivi di tipo dose dipendente come nausea e vomito (Goodman e Gilman, 2003). Si possono presentare reazioni allergiche cutanee, in particolare prurito, orticaria e dermatopatie bollose, come conseguenza di reazioni di fotosensibilità (Neuman, 2003). Trattamenti prolungati, e dosi elevate, determinano tossicità cartilaginea, mialgia e artralgie. Tradizionalmente, per questo motivo, l’impiego dei chinoloni nei bambini è controindicato (Goodman e Gilman, 2003). Precedenti neurologici, insufficienza renale ed epatica possono favorire insorgenza di disturbi neuropsichici quali cefalea, vertigini, insonnia e più raramente allucinazione e convulsione (Neuman, 2003). Questi effetti avversi sono più frequenti nei pazienti che assumono teofillina o farmaci antinfiammatori non steroidei; questi ultimi sono in particolare in grado di aumentare lo spiazzamento dell’acido gamma-aminobutirrico (GABA) dai propri recettori da parte dei chinoloni (Halliwell et al., 1993).

Tossicità dei chinoloni Determina la fototossicità Regola il legame con il GABA e l’interazione con la teofillina No effetti tossici Interazione con teofillina

Artico. Chimica farmaceutica, vol. (2). 2000. Bassetti Bibliografia Artico. Chimica farmaceutica, vol. (2). 2000. Bassetti Goodman and Gilman. Le basi farmacologiche della terapia, 2003. Heising P. Planta Med. 67(1):3-12, Feb 2001. Monique I. Andersson and Alasdair P. Mac Gowan. Journal of Antimicrobial Chemiotherapy 51, Suppl. S1, 1-11, 2003. Neuman Takahashi H, hayakawa I, Akimoto T. Yakushigasu Zasshi; 38(2):161-79, 2003. Zang MQ, Haemers A. Pharmazie 46(10):687-700, Oct 1991.