NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI E CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA Centrale unica di committenza dei castelli romani e prenestini 01 Ottobre 2018.

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NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI E CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA Centrale unica di committenza dei castelli romani e prenestini 01 Ottobre 2018 Dott. Rodolfo Salvatori

Indice Enti aderenti all’organizzazione Competenze e funzioni La struttura decisionale della cuc Le commissioni di gara Mercato elettronico locale La qualificazione delle centrali Gli incentivi per funzioni tecniche

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI Il racconto di un’esperienza

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI ENTI ADERENTI ALL’ORGANIZZAZIONE XI COMUNITA’ MONTANA DEL LAZIO ( Capofila) COMUNI di : Ariccia, Capranica prenestina, Frascati, Grottaferrata Montecompatri, Monteporzio, Palestrina, Rocca di Cave, Rocca Priora, Rocca di Papa, Segni, S.Cesareo, Zagarolo Consorzio TPL Zagarolo Consorzio Cep Prenestino Popolazione complessiva di circa 170.000 abitanti

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI COMPETENZE E FUNZIONI Procedure a beneficio di un solo comune La Centrale acquisisce la determina a contrarre del Rup comunale e assume l’onere di procedere a: Approvare gli atti di gara Pubblicazione degli atti di gara Nomina della commissione di gara alla scadenza dei termini di ricezione delle offerte Approvazione Proposta di Aggiudicazione Servizio di accesso agli atti Trasmissione atti al Rup comunale per l’aggiudicazione definitiva e fasi successive

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI COMPETENZE E FUNZIONI Procedure a beneficio di più Comuni ( la Centrale è titolare del procedimento dall’indizione della gara e fino all 'aggiudicazione definitiva ed, eventualmente, alla stipula del contratto. In tale caso l’Unione assume le funzioni anche di soggetto contraente. Nella detta ipotesi, i progetti ed i capitolati sono approvati dai competenti organi di ciascun Ente interessato alla procedura, le funzioni di responsabile del procedimento sono di norma svolte dal dipendente del Comune aderente che assume la parte maggioritaria della spesa, fatto salvo il diverso accordo tra gli enti interessati

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI LA STRUTTURA DECISIONALE DELLA CUC - La Personalità giuridica dell’ente capofila (Giunta e Consiglio) 1) IL COMITATO D’INDIRIZZO Sindaci dei Comuni convenzionati Presidente della Comunità Montana. Le funzioni : determinazione atti di indirizzo per la Centrale Unica di Committenza; approvazione del programma annuale delle attività in tempi e modalità tali da consentire l'approvazione del bilancio annuale di previsione ad ogni singolo Comune aderente; approvazione del preventivo di spesa per il funzionamento della Centrale Unica di Committenza; approvazione del regolamento di funzionamento della centrale Controllo sull'andamento della gestione associata; Esame ed approvazione nuove adesioni alla CUC.

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI 2) IL COMITATO UNICO TECNICO Il Comitato Tecnico è composto da tutti i Responsabili unici designati da ogni ente aderente in rappresentanza della loro struttura tecnico amministrativa ed ha le seguenti funzioni: Supporto tecnico alle decisioni del Comitato d’indirizzo ed al coordinamento della programmazione comunale; Redazione del Regolamento di funzionamento della CUC; Risoluzione di problematiche inerenti il funzionamento e la gestione della CUC; Redazione ed approvazione Modelli tipicizzati e condivisi di bandi e disciplinari di gara riguardanti gli appalti di lavori servizi e forniture; Favorire e coordinare la centralizzazione degli acquisti di servizi e forniture

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI 3)IL RESPONSABILE UNICO DELLA CUC Al Responsabile della Centrale Unica di Committenza sono affidati i seguenti compiti: recepimento ed attuazione delle direttive e degli atti di indirizzo assunti dal Comitato d'Indirizzo; organizzazione, indirizzo e coordinam della struttura Cuc adozione degli atti gestionali per lo svolgimento delle funzioni della Cuc; è responsabile della puntuale applicazione ed osservanza delle disposizioni di legge in tema di procedure ad evidenza pubblica nonché della verifica preventiva degli atti provenienti dai comuni aderenti predispone la relazione semestrale sulle attività svolte dalla Cuc per il Comitato di indirizzo; relazionare sullo stato della gestione e delle attività della Centrale Unica di Committenza su specifica richiesta del Comitato d'Indirizzo; Presiede il Comitato Unico tecnico

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI 4) Il personale della CUC Il personale della Centrale Unica di Committenza è composto dalla struttura dell’ente capofila e da figure professionali già in forza presso le singole Amministrazioni aderenti distaccate funzionalmente presso la Centrale per le operazioni di gara ed opererà sotto la responsabilità del Responsabile della Centrale stessa in tutte le gare che saranno attivate. Lo svolgimento dei compiti e delle funzioni del personale della Cuc non dovrà comportare alcun aggravio per i singoli bilanci degli Enti Locali aderenti se non quanto previsto dall’art. 113 del D.Lgs n.50/2016 (25% del 2%) che viene così ripartito: 45% alla struttura interna 30% ai commissari di gara 5% Comitato tecnico 20% Ente capofila 5) L’Albo dei Commissari di Gara Sono iscritti tutti i Responsabili di Procedimento degli enti aderenti alla CUC. Essi vengono nominati a rotazione e secondo la propria specializzazione dal Rup della Cuc in dipendenza del tipo di gara. Esso avrà validità nei tempi e nei modi che saranno definiti dall’Anac contestualmente alla costituzione dell’Albo nazionale

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI LE COMMISSIONI DI GARA Sono formate da 4 a 6 componenti, di cui uno con funzioni di Segretario, scelti tra gli iscritti all’Albo dei tecnici comunali a seconda che si tratti di appalti al prezzo più basso o di appalto all’offerta economicamente più vantaggiosa; I commissari appartengono a comuni diversi e sono scelti con il metodo della rotazione presi dall’Albo dei tecnici comunali costituito presso la Cuc; Il Presidente della commissione è sempre il Rup o il Responsabile di area del comune che richiede l’avvio della gara

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI GLI STRUMENTI OPERATIVI CONDIVISI Piattaforma ANAC Anticorruzione e trasparenza. Aggiornamento 2015. Determina Anac n. 12 del 28 ottobre 2015 Profilo RASA e nuovo profilo Rup comunale Profilo AUSA Piattaforma informatica (Digital PA): Albo Unico dei fornitori Gare telematiche Mercato Elettronico Locale (Mepal Castelli)

Piattaforma informatica

Albo fornitori

Procedura telematica delle gare

Mercato elettronico locale – Recupero dei rapporti con gli operatori del territorio; Piattaforma più performante rispetto a quella del MePA, con la possibilità per gli operatori economici di avere maggiore assistenza; - Individuare nei bandi di abilitazione le categorie merceologiche per i settori di prodotti e di servizi di cui effettivamente l’Ente ha necessità o potrebbe averne a breve - Minor numero di fornitori, ma più aderenti ai bisogni dell’Ente e quindi offerta più qualificata; Maggiore possibilità di controllo sui fornitori

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI D.Lgs 18 Aprile 2016 n. 50 QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI Art. 37 (Aggregazioni e centralizzazione delle committenze ) 1.Le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di ricorso agli strumenti di acquisto e di negoziazione, anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa, possono procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferiore a 40.000 euro e di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza. Per effettuare procedure di importo superiore alle soglie indicate al periodo precedente, le stazioni appaltanti devono essere in possesso della necessaria qualificazione ai sensi dell’art. 38; 2. Salvo quanto previsto al comma 1, per gli acquisti di forniture e servizi di importo superiore a 40.000 euro e inferiore alla soglia di cui all’articolo 35, nonché per gli acquisti di lavori di manutenzione ordinaria d’importo superiore a 150.000 euro e inferiore a 1 milione di euro le stazioni appaltanti in possesso della necessaria qualificazione di cui all’articolo 38 procedono mediante ricorso autonomo agli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate secondo la normativa vigente. 3. Le stazioni appaltanti non in possesso della necessaria qualificazione di cui all’articolo 38 procedono all’acquisizione di forniture, servizi e lavori ricorrendo a una centrale di committenza ovvero mediante aggregazione con una o più stazioni appaltanti aventi la necessaria qualifica. 4. Se la stazione appaltante è un comune non capoluogo di provincia, fermo restando quanto previsto al comma 1 e al primo periodo del comma 2, procede secondo una delle seguenti modalità: a) ricorrendo a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; b) mediante unioni di comuni costituite e qualificate come centrali di committenza, ovvero associandosi o consorziandosi in centrali di committenza nelle forme previste dall’ordinamento

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI D.Lgs 18 Aprile 2016 n. 50 Art.38 (Qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza) 1. Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 37 in materia di aggregazione e centralizzazione degli appalti, è istituito presso l’ANAC, che ne assicura la pubblicità, un apposito elenco delle stazioni appaltanti qualificate di cui fanno parte anche le centrali di committenza. La qualificazione è conseguita in rapporto alla tipologia e complessità del contratto e per fasce d’importo 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottarsi, su proposta del Ministro delle infrastrutture e trasporti e del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentite l’ANAC e la Conferenza unificata, sono definiti i requisiti tecnico organizzativi per l’iscrizione all’elenco di cui al comma 1, in applicazione dei criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione, tra cui per le centrali di committenza il carattere di stabilità delle attività e il relativo ambito territoriale. Il decreto definisce, inoltre, le modalità attuative del sistema delle attestazioni di qualificazione e di eventuale aggiornamento e revoca. 3. La qualificazione ha ad oggetto il complesso delle attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro in relazione ai seguenti ambiti: a) capacità di programmazione e progettazione; b) capacità di affidamento; c) capacità di esecuzione e controllo

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI D.Lgs 18 Aprile 2016 n. 50 4. I requisiti di cui al comma 3 sono individuati sulla base dei seguenti parametri: a) requisiti di base, quali: 1) strutture organizzative stabili deputate agli ambiti di cui al comma 3; 2) presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze in rapporto alle attività di cui al comma 3) sistema di formazione ed aggiornamento del personale; 4) numero di gare svolte nel triennio con indicazione di tipologia, importo e complessità; b) requisiti premianti, quali: 1.valutazione positiva dell’ANAC in ordine all’attuazione di misure di prevenzione dei rischi di corruzione e promozione della legalità; 2. presenza di sistemi di gestione della qualità conformi alla norma UNI EN ISO 9001 degli uffici e dei procedimenti di gara, certificati da organismi accreditati per lo specifico scopo ai sensi del regolamento CE 765/2008; 3. disponibilità di tecnologie telematiche nella gestione di procedure di gara; 4. livello di soccombenza nel contenzioso; 5. applicazione di criteri di sostenibilità ambientale e sociale nell’attività di progettazione e affidamento.

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI D.Lgs 18 Aprile 2016 n. 50 Art 113 – Incentivi per funzioni tecniche su appalti di lavori servizi e forniture 2% importi a base d’asta di cui: 1) 80% premialità 2) 20% Acquisto servizi e beni Quali attività possono essere remunerate? attività di programmazione della spesa per investimenti, per la verifica preventiva dei progetti di predisposizione e di controllo delle procedure di bando e di esecuzione dei contratti pubblici, di responsabile unico del procedimento, di direzione dei lavori ovvero direzione dell'esecuzione e di collaudo tecnico amministrativo ovvero di verifica di6 conformità, di collaudatore statico ove necessario per consentire l'esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti. Si tratta in sostanza di attività tecnico-burocratiche tassativamente individuate, prima non incentivate, tese ad assicurare l’efficacia della spesa e la corretta realizzazione dell’opera a regola d’arte, nei tempi e con i costi previsti dal progetto. L’intento del legislatore, secondo la Sezione delle autonomie (deliberazione. n. 7/2017/QMIG), è stato quello di ampliare il novero dei beneficiari degli incentivi, individuati nei profili, tecnici e non, del personale pubblico coinvolto nelle diverse fasi del procedimento di spesa, dalla programmazione alla esecuzione del contratto

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI D.Lgs 18 Aprile 2016 n. 50 Alla Centrale di Committenza può essere riconosciuto il 25% degli importi di cui al c. 2 Con deliberazione n. 54/2018 della Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per il Lazio nello specificare la ratio dell’istituto degli incentivi tecnici ritiene “ Innegabile la funzione premiale dell’istituto, volto a incentivare, con un surplus di retribuzione, lo svolgimento di prestazioni intellettive qualificate che, ove fossero svolte – invece che da dipendenti interni ratione officii – da esterni sarebbero da considerare prestazioni di lavoro autonomo professionali. La ratio dei nuovi incentivi è anzitutto quella di stimolare e premiare l’ottimale utilizzo delle professionalità interne, rispetto al ricorso all’affidamento all’esterno di incarichi professionali, che avrebbero oneri aggiuntivi per l’Ente. Il comma 3 dell’art. 113 attribuisce quindi al Regolamento la fissazione dei criteri di riduzione del Fondo, nel caso in cui non siano rispettati i costi ed i tempi inizialmente previsti nel quadro economico del progetto esecutivo dell’appalto ed in proporzione a tali evenienze. Ciò al fine di stimolare, in sede di realizzazione delle opere o dei lavori pubblici, in capo ai pubblici dipendenti coinvolti, ogni sforzo utile al rispetto delle tempistiche e dei costi, penalizzando di conseguenza i ritardi o le lievitazioni di costi ingiustificati ai sensi del Codice, mediante una riduzione delle risorse finanziarie stanziate per il pagamento degli incentivi tecnici.

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI D.Lgs 18 Aprile 2016 n. 50 Inoltre in ottemperanza al generale principio di effettività, sancito dall’art. 7, comma 5, del D. Lgs. n.165/2001 “Le amministrazioni pubbliche non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese”. Per cui gli incentivi devono essere correlati allo svolgimento delle prestazioni tecniche realmente svolte, in modo da remunerare il concreto carico di responsabilità e di lavoro assunto dai dipendenti (su questa linea, ha preso posizione la Sezione Autonomie, seppure in relazione al vecchio Codice, con delib. n. 18/SEZAUT/2016/QMIG), con accertamento da certificarsi a cura dei Dirigenti o dei Responsabili. ( vd anche Sez.Regionale di controllo per le Marche n. 141/2014/PAR). Il comma 5 dell’art. 113 del D.Lgs n. 50/2016 e ss.mm.ii prevede espressamente che: “ Per i compiti svolti dal personale di una centrale unica di committenza nell'espletamento di procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture per conto di altri enti, può essere riconosciuta, su richiesta della centrale unica di committenza, una quota parte, non superiore ad un quarto, dell'incentivo previsto dal comma 2” di conseguenza tutto il personale della struttura può essere destinatario dell’incentivo per le funzioni effettivamente svolte

I materiali saranno disponibili su: Grazie per l’attenzione Responsabile Unico di procedimento della Centrale Dott. RODOLFO SALVATORI Direttore Generale XI Comunità Montana del Lazio I materiali saranno disponibili su: www.fondazioneifel.it/formazione @Formazioneifel Facebook Youtube