Il primo degli imperatori adottivi

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Transcript della presentazione:

Il primo degli imperatori adottivi Marco Cocceio Nerva Il primo degli imperatori adottivi

Fu l'ultimo imperatore italico sia di nascita che di famiglia. La Storia Marco Cocceio Nerva (in latino: Marcus Cocceius Nerva), meglio conosciuto semplicemente come Nerva, fu un imperatore romano, il primo degli imperatori adottivi, regnante dal 18 settembre 96 d.C, fino al 25 gennaio 98 d.C.. La sua carica di imperatore non fu longeva, ma portò all’impero romano un nuovo criterio nella successione degli imperatori, ovvero il «principato adottivo». Egli nacque l’8 novembre 30 d.C. presso l'antica colonia romana di Narnia, l'odierna Narni. Era figlio di Cocceio Nerva, famoso giureconsulto, e di Sergia Plautilla, figlia a sua volta del console Popilio Lena. Aveva anche un fratello: Gaio Cocceio Nerva. Fu l'ultimo imperatore italico sia di nascita che di famiglia. Morì il 27 gennaio 98 d.C. a Roma. Le sue ceneri furono poste nel mausoleo di Augusto. Moneta romana con effigie di Nerva

L’ascesa al potere Quando fu organizzata la congiura contro Domiziano, Nerva acconsentì a divenirne il successore. Egli era molto stimato come anziano senatore ed era noto come persona mite e accorta. Alla morte di Domiziano, Nerva fu acclamato imperatore in Senato da tutte le classi concordi sul suo nome all’età di 66 anni. Appena eletto, fece cessare le persecuzioni contro i cristiani, consentì agli esiliati di rientrare a Roma, abolì i processi di lesa maestà, reintegrò il Senato nelle sue prerogative, prodigò le sue terre e i denari per soccorrere i poveri; inoltre abolì il fiscus iudaicus (che gravava sugli ebrei dell'Impero) e la vicesima hereditatum. Nonostante ciò, fu molto duro contro i suoi delatori. Fu addirittura giudicato troppo mite dal Senato e subì una congiura che venne sventata esiliando a Taranto colui che ne era a capo, il senatore Calpurnio Crasso. Nel 97 fu nominato console per la terza volta e gli fu collega Lucio Verginio Rufo.

Il Principato adottivo e l’adozione di Traiano Durante il suo regno, breve ma significativo, apportò un grande cambiamento: il "principato adottivo". Questa riforma prevedeva che l'imperatore in carica in quel momento dovesse decidere, prima della sua morte, il suo successore all'interno del senato; questo faceva sì che i senatori venissero responsabilizzati. Inoltre, dall'anno dei quattro imperatori, il senato aveva subito un cambiamento di generazione: i senatori cominciavano a provenire anche dalle province, rinnovando così l'antico e oligarchico senato romano. Nerva e Traiano inoltre furono intelligenti a favorire anche le altre classi, annunciando che il successore poteva essere scelto anche tra la plebe. Le loro speranze non andarono deluse: infatti, secondo Tacito, nel suo breve regno fuse le idee di impero, libertà e pace, dando inizio a un secolo poi considerato d'oro. Dopo alcuni anni, oramai vecchio e malato, Nerva decise di adottare un figlio. In omaggio all'interesse dello Stato non scelse un successore nella propria famiglia, ma scelse Marco Ulpio Traiano, generale delle legioni a difesa del confine renano. L'adozione coincise con un'importante vittoria militare in Pannonia, che diede all'adottato Traiano l'appellativo di Cesare Germanico. Marco Cocceio Nerva lo nominò proconsole e gli conferì la tribunicia potestas.

Alcune curiosità La città di Narni ha voluto realizzare un busto in bronzo dell'imperatore Cocceio Nerva nel 2007. Il busto è stato collocato nella piazza principale, nel punto di confluenza tra la vecchia via Flaminia e la porta Superior, antica porta che dava l'accesso alla Narnia romana. Anche la città di Gloucester ha dedicato una statua a cavallo in bronzo in onore dell'imperatore che la fondò, dandole lo status di colonia romana.

Power Point realizzato da: Paolo Paradiso