Il ruolo del gioco nell’apprendimento dei bambini

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Transcript della presentazione:

Il ruolo del gioco nell’apprendimento dei bambini A cura di Cristina Caprile Genova 21 aprile 2018

Premessa valoriale Non si può parlare di processo di apprendimento senza occuparci del processo di insegnamento L’apprendimento è frutto di una relazione tra chi insegna e chi impara Il contesto in cui si impara influisce sull’apprendimento

Premessa valoriale Essendo la vita un processo continuo di cambiamento,ed essendo l’apprendimento un insieme di processi che associati alla pratica e all’esperienza producono appunto cambiamenti,questi ultimi promuovono l’evoluzione e/o l’involuzione di comportamenti della persona che: si muove, pensa, agisce, impara, si emoziona prova gratificazione, in poche parole VIVE

Il gioco E' un fenomeno essenzialmente umano, che si manifesta con attività che hanno origine da un bisogno naturale di fare, mettersi alla prova, affrontare difficoltà, di riuscire e raggiungere uno scopo, di mettersi a confronto e contrapporsi, di risolvere problemi posti dall'ambiente naturale ed umano, di esprimersi con razionalità e fantasia, di conoscere le proprie possibilità e i propri limiti, in una parola di vivere pienamente la propria umanità E' lo strumento didattico per eccellenza perché sollecita le capacità cognitive del problem solving e decision making, tiene conto dei processi motivazionali ed emozionali E’ uno strumento adatto all’apprendimento non solo per i bambini, ma , in modo competente, può essere utilizzato per tutta la vita

Apprendimento L’apprendimento è un insieme di processi (tra i quali l’assunzione delle informazione, l’elaborazione delle stesse, l’attribuzione di significato…) associati con l’esercizio e l’esperienza, che, nell’attività motoria, determinano un cambiamento relativamente permanente nella prestazione o nelle potenzialità di comportamento Poiché è un processo interno alla persona non può essere osservato direttamente (la ricerca sta facendo passi da gigante), ma viene inferito in base ai cambiamenti del comportamento osservabili, cioè la prestazione

Seconda infanzia o età prescolare Il movimento è strettamente connesso ai bisogni; l’esperienza e l’esplorazione migliora la scoperta delle abilità di base. L’ apprendimento motorio migliora le competenze in altre aree cognitive, mette i presupposti per una futura socializzazione I bambini contemporanei devono essere stimolati con attività qualitativamente rilevanti e molto gratificanti, gli operatori devono far leva sulle emozioni e sulla comprensione dei compiti a loro assegnati Il gioco esplorativo e strutturato deve essere progettato e programmato al fine di rendere via i bambini più consapevoli di possedere abilità motorie di base e di essere in grado attraverso queste di rispondere alle esigenze dell’ambiente e degli altri Gli obiettivi che si pongono sono relativi al gruppo e non al singolo

Fanciullezza o età scolare Il movimento fa parte e completa la persona; è un’importante esperienza di vita Ha una ricaduta importante sugli aspetti cognitivi e relazionali, sollecita emozioni, lavora sull’autostima; soprattutto nel periodo che va dagli 8 agli 11 anni è l’età d’oro della motricità. C’è bisogno di occasioni di orientamento ed avviamento alla pratica sportiva che renda i giovani consapevoli e via via autonomi nelle scelte Il gioco è sempre più uno strumento di apprendimento anche per le abilità sportive tecniche e tattiche a livello generale e speciale Gli obiettivi ancora una volta sono del gruppo e non del singolo La motivazione alla competenza e la percezione di un’autonomia nella risoluzione dei problemi e nell’assunzione di significato delle attività proposte è indispensabile per i fanciulli che vivono la realtà sociale contemporanea

Perché imparare lo sport attraverso il gioco ll gioco con il movimento e per il movimento rende possibile “mettersi alla prova, riuscire a..., risolvere le situazioni in molti modi, rendersi conto di essere abile a..., di avere dei limiti, ma anche delle capacità, confrontarsi con gioia e disponibilità. E' lo strumento didattico per eccellenza perché sollecita le capacità cognitive del problem solving e decision making, tiene conto dei processi motivazionali ed emozionali E’ strumento di eccellenza per imparare facendo e imparare dai pari che prevede un rilevante impegno motorio, mette alla prova e potenzia le abilità motorie di base, consente il passaggio da queste ad abilità motorie sportive generali e speciali E’ uno strumento adatto all’apprendimento non solo per i bambini, ma , in modo competente, può essere utilizzato per tutta la vita  

Gioco – Imparo L’idea Insegnare le abilità attraverso proposte di giochi Propongo / osservo /Programmo / osservo ancora Dalla risposta la proposta Gioco come strumento Conoscere bene dove si vuole arrivare(come si fa una cosa …) Il gioco perché … valore … regole … divertimento .. il gruppo … la partecipazione .. il confronto …

Gioco – Imparo L’idea La chiave di riuscita : Modificare il gioco in base alla risposta e a cosa si vuole arrivare La senso percezione ( come si sviluppa … come si migliora ..) Coscienza di cosa so fare (capire) Dal più facile al più difficile Riuscire Cosa è necessario conoscere e gestire nelle varie fasce d’età Dal gioco allo sport Verificare se ho imparato (il tutto attraverso giochi)