SEMINARIO SICUREZZA DONNA Prof Barduco Massimiliano SEMINARIO SICUREZZA DONNA
Rapporti tra abilità e capacità motorie Le abilità motorie sono azioni motorie, o parti di esse, automatizzate tramite ripetizioni consapevoli e si costruiscono sulle capacità motorie.
Capacità condizionali comprendono i presupposti determinati dai fattori energetici e dagli aspetti strutturali. Sono fortemente influenzate dai processi metabolici e plastici; i fattori limitanti risiedono nella disponibilità di energia e quindi nelle condizioni organico-muscolari dell'individuo.
FORZA RESISTENZA VELOCITA’ FLESSIBILITA’
Capacità coordinative sono l’espressione della funzionalità del sistema nervoso centrale (SNC) nell’organizzazione dei gesti motori e determinano in modo importante la qualità stessa del movimento e, quindi , la prestazione dell’atleta.
Generali capacità di apprendimento motorio capacità di controllo motorio capacità di adattamento e trasformazione del movimento
Speciali Capacità di accoppiamento e combinazione Capacità di differenziazione cinestesica Capacità di equilibrio Capacità di orientamento Capacità di ritmo Capacità di reazione Capacità di adattamento Fantasia motoria
ANALIZZATORI analizzatore cinestetico che percepisce il movimento e ne rappresenta un immagine mentale attraverso i propriocettori analizzatore tattile analizzatore statico-dinamico (vestibolare) analizzatore ottico analizzatore acustico
FASI DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO coordinazione grezza coordinazione fine maestria o del consolidamento della coordinazione fine.
Capacità da sviluppare Femmine Maschi Capacità coordinative 6/10 anni 6/12 anni Abilità tecniche (Capacità di apprendimento di base) 8/10 anni 9/11 anni (Capacità di approfondimento tecnico) 12/13 anni 14/15 anni Mobilità articolare 8/12 anni 8/13 anni Forza rapida (Alattacida) (Sovraccarichi leggeri) 12/14 anni (Sovraccarichi più pesanti) Resistenza alla forza > 9/12 anni Forza massima > 11/13 Sovraccarichi medi. Carichi massimi solo dopo lo sviluppo puberale > 13/15 Idem Resistenza anaerobica (lattacida) 11/13 anni (Stimoli di breve durata) > 14/15 anni
Profili
PRINCIPALI DIFFERENZE TRA UOMO E DONNA CHE INFLUENZANO LA PRESTAZIONE SPORTIVA ANTROPOMETRICHE: la statura è mediamente inferiore, in rapporto ad essa gli arti superiori risultano più corti, il baricentro è più basso (maggior sviluppo delle cosce e fianchi) PESO E COMPOSIZIONE CORPOREA: risulta mediamente più basso, la percentuale di massa grassa è del 25% rispetto al 15%, rispetto alla massa corporea il tessuto muscolare risulta essere circa il 36% contro il 45% , anche la disposizione della massa muscolare è differente . FORZA: è in relazione produzione di testosterone, per cui in generale, la donna risulta avere il 75% della forza di un uomo ( se non si tiene conto della taglia e della composizione corporea) VO2 MAX: maggior concentrazione di emoglobina per gli uomini. MOBILITA’ ARTICOLARE: maggior flessibilità a livello delle anche e degli arti inferiori per le donne, maggior flessibilità sul cingolo scapolo omerale e tronco per gli uomini.
LA PRESTAZIONE Fattori che la determinano: • Anagrafici (età) • Antropometrici (statura, peso, biotipo) • Psicologici (attitudine, motivazione) • Ambientali (temperatura, umidità, vento,…) • Coordinativi • Organico-muscolari (caratteristiche metaboliche e meccanico muscolari) • Specifici di ogni sport (tecnica, mezzi,…)
QUINDI….PUNTI SU CUI BISOGNA FARE LEVA MAGGIORMENTE Capacità coordinative Processi cognitivi
Obiettivi Cognitivi Attentivi ed Esecutivi •Concentrare e Sostenere l’attenzione; •Gestire l’allerta e avviare una azione; •Spostare spazialmente l’attenzione (visiva e uditiva); •Lavorare sulla flessibilità anche in funzione di distogliere i pensieri ossessivi; •Sistema di controllo e di autoregolazione; •Abitudine a concentrare e rielaborare in memoria di lavoro;
Autocontrollo La capacità di controllare gli impulsi è correlata a quella di mantenere fuori dalla memoria di lavoro le informazioni inappropriate e intrusive. AUTOCONTROLLO E AUTOREGOLAZIONE la soluzione sta nell’obiettivo
Focalizzazione dell’attenzione Ogni atleta rivolge sempre la sua attenzione a qualcosa, sia esso un elemento interno (come i pensieri, positivi o negativi che siano) o esterno a sé (fattori ambientali piacevoli o distraenti), anche quando non ne è consapevole; al fine di migliorare la prestazione, diventa importante per l’atleta, mettere a punto in allenamento un programma specifico che gli indichi dove dirigere l'attenzione e in che modo farlo.
GRAZIE….E….ATTENZIONE!