Scienza Politica (M-Z) A.A. 2016-2017 Filippo Tronconi Modelli di democrazia
Inquadriamo il lavoro di Lijphart (I) Anni 50-60 del novecento: la decolonizzazione e la teoria dello sviluppo politico americana Molti nuovi stati di fronte al cammino incerto verso la democratizzazione Dove è più probabile che si consolidino le istituzioni democratiche? Quali insegnamenti dai paesi occidentali?
Inquadriamo il lavoro di Lijphart (II) G. Almond «Comparative Political Systems» (1956): Democrazia Anglo-Americana… Cultura politica omogenea; bipartitismo; governi monopartitici; alternanza Processi decisionali efficienti; democrazie solide …vs. Europea-Continentale (Weimar-Fra-Ita) Cultura politica eterogenea; multipartitismo; governi di coalizione; immobilismo Processi decisionali inefficienti; democrazie a rischio
Inquadriamo il lavoro di Lijphart (III) Lijphart (1936), olandese, ma studia a Yale all’inizio degli anni 60; tornerà poi a lavorare negli USA nella seconda metà dei 70 1968: The Politics of Accommodation: Pluralism and Democracy in the Netherlands La democrazia olandese non corrisponde a nessuno dei due modelli: plurale ma stabile ed efficiente …esiste una «buona» democrazia fuori dal modello maggioritario?
Inquadriamo il lavoro di Lijphart (IV) Nei decenni successivi, estensione del modello “alternativo” dall’Olanda ad altre democrazie… Nelle società plurali la democrazia maggioritaria ha minori probabilità di sopravvivere, perché rischia di creare permanent losers, minoranze senza possibilità di accesso al potere 1977 Democracy in Plural Societies 1984; 1999 Patterns of Democracies
Inquadriamo il lavoro di Lijphart (V) Le domande fondamentali di “Modelli di democrazia” Concettualizzazione: Quali caratteristiche individuano i due tipi ideali di democrazie? Descrizione: Come collocare le democrazie contemporanee fra i due tipi ideali? Spiegazione/Prescrizione: C’è differenza fra i rendimenti dei due modelli? Quale democrazia funziona meglio?
Un passo indietro: Cos’è la democrazia? Shumpeter + Dahl: Competizione elettorale (libera, equa, ricorrente e decisiva, ovvero da essa dipendono le istituzioni preposte a prendere le decisioni collettivizzate e sovrane) Tutela dei diritti politici (suffragio universale) e civili (libertà di espressione, organizzazione, accesso alle informazioni, governanti sottoposti alle leggi)
Ma responsabilità verso chi? La possibilità di sanzione elettorale al termine del mandato produce responsabilità (responsiveness) dei governanti nei confronti dei governati Ma responsabilità verso chi? Che succede se nella società sono presenti preferenze non solo diverse ma inconciliabili?
I due modelli di democrazia (I) Due possibili risposte: Verso la maggioranza o Verso «quanta più gente possibile»? Da qui, in sintesi, discendono i due modelli di democrazia, maggioritaria e consensuale In questi termini è una distinzione teorica, ma Lijphart operazionalizza queste due idee di democrazia, rendendole osservabili empiricamente
I due modelli di democrazia (II) Quanto più il potere è concentrato nelle mani di pochi decisori, tanto più siamo vicini ad un modello maggioritario Quanto più il potere è disperso fra molti attori con potere di veto, tanto più siamo vicini ad un modello consensuale Concentrazione/dispersione del potere: Fra attori diversi dentro il governo Fra istituzioni Dieci variabili, suddivise in due dimensioni, descrivono due modelli ideal-tipici di democrazia: maggioritaria e consensuale
Le dimensioni: esecutivo-partiti Maggioritaria Consensuale Sistema partitico: due partiti Sistema partitico: molti partiti Esecutivo: governi monocolore Esecutivo: coalizioni multipartitiche Relazioni esecutivo/legislativo: dominio dell’esecutivo Relazioni esecutivo/legislativo: equilibrio Sistema elettorale: maggioritario Sistema elettorale: proporzionale Rappresentanza degli interessi: pluralismo Rappresentanza degli interessi: neo-corporativismo
Le dimensioni: federale/unitaria Maggioritaria Consensuale Accentramento/decentramento: stato unitario Accentramento/decentramento: stato federale Struttura del parlamento: monocameralismo Struttura del parlamento: bicameralismo Costituzione: flessibile Costituzione: rigida Controllo di costituzionalità: parlamento Controllo di costituzionalità: Corte costituzionale Banca centrale: sottomessa all’esecutivo Banca centrale: indipendente
La “mappa concettuale” delle democrazie Perché due dimensioni? Le variabili sono relativamente omogenee all’interno di ciascuna dimensione (correlate fra loro); ma le due dimensioni sono “autonome” una dall’altra I tipi “puri”: governo controllato da pochi attori e istituzioni accentrate (UK); governo condiviso fra molti attori e istituzioni decentrate (Svizzera) Ma esistono anche tipi “misti”: Paesi Commonwealth vs. Nord Europa
La mappa concettuale M C